Bel gesto della società tricasina di pallavolo che dona 500 euro in favore della ASL Lecce per contribuire all’acquisto di materiale contro il coronavirus.

Il generoso contributo è stato voluto dagli atleti della squadra Libellula Fulgor Tricase di pallavolo che milita nel campionato nazionale di serie B maschile.

Un contributo con lo scopo di scendere in campo a favore dei professionisti sanitari del posto che stanno lavorando insieme senza sosta e dietro le quinte per affrontare una situazione veramente difficile che sta mettendo in ginocchio tutti noi.

Il presidente Francesco Cassiano:”Abbiamo raccolto la modesta somma di 500 euro. Sarà una piccola goccia ma, la sensibilità dimostrata dai miei ragazzi mi riempie di orgoglio. Siamo certi che quanto prima ne usciremo ma per adesso stiamo tutti a casa

I risultati per l’Albero Europeo dell’anno 2020 sono arrivati!

10.730 voti

16º posto per la Quercia Vallonea

I vincitori sono:

1 - Il guardiano del villaggio allagato, Repubblica Ceca
2 - Il Ginkgo di Daruvar, Croazia
3 - Il pioppo solitario, Federazione Russa

POLITRIC Politica Tricasina

Non si ha certezza di niente: non si sa se il Sindaco ha la maggioranza; non si sa se il Sindaco si candiderà alle regionali; non si sa se si andrà a nuove elezioni; non si sa quando si voterà. Nell’incertezza più assoluta, si naviga a vista. L’unica certezza è che è venuto meno lo spirito di squadra e la voglia di novità che aveva portato circa tre anni fa Chiuri alla carica di sindaco e ad un Consiglio con tanti giovani, qualcuno anche bravo, e ad una Giunta con molti volti nuovi.Il tutto all’insegna della pacificazione cittadina e del cambiamento.Sia la pacificazione che il cambiamento sembrano ormai vecchi ed irraggiungibili obiettivi.

Siamo così al punto che la (ex) maggioranza ha perso pezzi importanti, dapprima nell’Esecutivo (con la defenestrazione della Vice Sindaco Piccinni e dell’Assessore Turco); poi con il passaggio del Consigliere più suffragato e Presidente del Consiglio (Martina) dalla maggioranza alla opposizione; quindi alle prese di distanza di altri due Consiglieri (Peluso ed Esposito).

Se a questo si aggiunge una minoranza a sua volta lacerata, con una Consigliera (Sodero) che, pur stando in minoranza, appoggia la (ex) maggioranza, la frammentazione e la confusione è grande.

Una confusione che si è ulteriormente aggravata perché la Sodero ha sospeso l’appoggio che aveva dato pur di giungere ad una pronta adozione del PUG.

Ma ora, che una candidatura del Sindaco alla Regione porterebbe allo scioglimento del Comune, ecco che l’appoggio viene sospeso fino a quando Chiuri non deciderà cosa fare.

E se le elezioni non fossero a giugno ma dopo l’Estate (per l’emergenza coronavirus), si potrà rimanere sospesi per così lungo tempo?

E se la vera questione non fosse il PUG?

Tricase non può attendere e dipendere dalle scelte di una persona, per quanto sia il Sindaco o dalle altalenanti iniziative dei singoli Consiglieri.

Oltre alla pacificazione sembra venuto meno anche il tanto annunciato cambiamento e, soprattutto, la convinzione che chi è stato eletto sia utile al bene comune. A.D.

L’associazione Sunrise Onlus – SMAISO – che si occupa di persone con sclerosi multipla in questi giorni ha attivato un nuovo servizio che mira a facilitare eventuali richieste di persone che hanno la sclerosi multipla. Nello specifico l’associazione presieduta da Maria De Giovanni, ha creato un ponte logistico con i due centri di sclerosi multipla, quello che si trova presso l’ospedale di Lecce Vito Fazzi e quello che si trova in ospedale a Casarano. L’obiettivo principale è quello di rispondere alle esigenze di chi per forza di cose, si deve recare in farmacia presso l’ospedale per ritirare il farmaco.

Un altro progetto fortemente voluto da Maria De Giovanni da sempre impegnata nel sostegno di questa categoria con vari progetti sul territorio. In questo grave momento – dichiara – mi sento di fare qualcosa che sia davvero utile e d’aiuto, che possa evitare alle persone con SM di uscire di casa.

In questo periodo stiamo ricevendo numerose chiamate, le persone sono spaventate e cercano comunque un supporto, sia logistico, rispetto al disbrigo di pratiche, come effettuare pagamenti di utenze, andare in ospedale a ritirare i farmaci, fare la spesa.

Ieri dopo aver risolto un altro caso, una richiesta segnalataci dall’ospedale Vito Fazzi di Lecce dal reparto di sclerosi multipla, la persona interessata ci ha fatto pervenire una lettera su cui c’è scritto: Cari amici, sono una persona affetta da Sclerosi Multipla, grazie all’impegno vivo dell’associazione SMAISO - SUNRISE che si occupa di persone con SM, oggi ho avuto il mio farmaco, ritirato in ospedale e recapitato direttamente a casa mia, lasciato fuori dalla porta .

Grazie all’associazione, grazie perché creando un ponte con il centro SM l’infermiera mi ha parlato di questo servizio - speciale - ringrazio la presidente Maria De Giovanni per il suo impegno celere nel risolvere la questione e per il suo impegno verso noi tutti.

Avere una malattia e sapere che qualcuno si offre per aiutarti è davvero incoraggiante. Grazie a Maria De Giovanni e alla sua idea che aiuta gli altri. Ecco questa è una delle tante manifestazioni di riconoscenza che riceviamo, sono felice e

soddisfatta e dico ancora a tutti non uscite di casa conclude Maria.Insomma chi ha bisogno ringrazia in un momento difficile, dove vince chi resta a casa, onorabile l’impegno di questa donna verso chi soffre e fa di tutto gratuitamente agli altri pur di preservarli. Un altro esempio di grande solidarietà.

Da tempo l’area è meta di incivili che abbandonano spazzatura.

Gli imprenditori:“Qui mancano persino i servizi essenziali

di Pino Greco

Ancora l’intera zona sfregiata dalla spazzatura.Ancora la zona ASI,che già risulta senza servizi di prima necessità (acqua potabile,fogna e gas).

Come dire:Inciviltà e disservizi

Tutti scenari già visti da queste parti. Infatti era maggio 2018 quando ci fu segnalata anche la presenza di un gommone per strada.

Sono passati meno di due anni, questa volta la segnalazione arriva da alcuni cittadini che indicano la presenza di rifiuti a cielo aperto e tra la verde e folta vegetazione una barca “ormeggiata”.

Ma andiamo per gradi. Nella zona ASI ci sono circa 25 aziende: “La situazione è sempre grave, basti pensare che non abbiamo ne l’acqua ne fogna, ne internet, oltre al fatto che siamo circondati da rifiuti. Non possiamo più andare avanti in questo modo. Diventa anche difficili lavorare serenamente” fanno sapere alcuni imprenditori.

Infatti l’area è da sempre anche crocevia del “turismo del sacchetto”, la pratica secondo la quale i residenti delle zone confinanti arrivano in zona a scaricare ogni genere di rifiuto.

E infatti tra i rifiuti è possibile rinvenire di tutto,dai grossi tubi in cemento ai rifiuti ingombranti come vecchi elettrodomestici e mobili, sacchi di cemento e altro materiale proveniente da cantieri edili.

E poi buste nere contenenti immondizia domestica, polistirolo, eternit, gomme di auto,lamiere, segnali stradali,scarti di ogni genere, dalla plastica al vetro.

Insomma una discarica a cielo aperto che cresce giorno dopo giorno con un peggioramento dello stato delle cose.

La superficie complessiva dell’agglomerato della zona industriale Miggiano, Specchia,Tricase,misura complessivi 173 ettari.

Una superficie dove finora si è proceduto con soluzioni approssimative e temporanee, con la conseguenza di non raggiungere mai quella soluzione concreta che chiedono tutti coloro che nella zona industriale ci lavorano.

Insomma, oltre ad orientare i cittadini ad assumere una mentalità differente, che possa garantire un futuro più roseo, per gli uomini e per l’ambiente, serve l’aiuto di tutti i soggetti interessati, siano essi pubblici o privati, che vogliono una zona industriale degna di questo nome.

 

Oltre alla donazione in denaro, un dolce regalo: in collaborazione con la Pasticceria Dolcemente Cakedesign di Tricase distribuite zeppole al personale del “Card. Panico” e ai Carabinieri in servizio presso la locale Compagnia

In questo momento delicato per tutti ma soprattutto per chi giorno dopo giorno combatte in prima linea per contenere il contagio da coronavirus e garantire un minimo di normalità a tutti noi, l’associazione “Gli Amici di Fabrizio Aspromonte ha voluto dare il suo piccolo ma significativo contributo.

L’associazione ha effettuato un bonifico di mille euro a beneficio dell’ospedale “Card. Panico”.

Certi di interpretare la generosità e l’impegno civile che hanno sempre contraddistinto Fabrizio”, ha detto il presidente dell’Associazione Paolo Musarò, “abbiamo voluto anche noi fare la nostra parte in questa fase concitata”.

L’Associazione dedicata al giovane dj salentino prematuramente scomparso nel 2018, in giornata ha provveduto anche a distribuire, in collaborazione con la pasticceria “Dolcemente” di corso Roma a Tricase, delle zeppole al personale del “Card. Panico” ed ai carabinieri in servizio presso la Compagnia di Tricase.

Il tutto ovviamente nel severo rispetto delle restrizioni anticontagio imposte dal DPCM. Un piccolo grande gesto che è un ringraziamento sentito a chi in questi giorni, pur nella difficoltà e nella paura, resta in strada o in ospedale per non lasciarci soli

di Alessandro Distante

Tutto sospeso: dalle Scuole, ai Tribunali, ai luoghi di divertimento, agli spettacoli, alle elezioni e persino alle Messe.

Tutto sospeso per difendere il diritto alla salute; del resto: “Quando c’è la salute c’è tutto”.

Le Ordinanze, siano esse del Presidente del Consiglio oppure del Sindaco, vanno ovviamente rispettate (oppure impugnate) e senza dubbio contengono misure drastiche ma necessarie.

Non era mai accaduto, prima d’ora, che si vietasse di celebrare le Messe, ritenendo insufficienti le precauzioni che invece, se rispettate,consentono di entrare nei luoghi di culto.

Pensare che una volta,contro le pestilenze, si invocava l’aiuto dei Santi e si incrementavano le funzioni religiose!Fondamentali diritti come quello di voto (vedi Referendum del 29 marzo e forse elezioni regionali) sono stati messi in secondo piano e sospesi a tempo indeterminato.

E stiamo parlando del voto, diritto che è la sostanza stessa della democrazia!D’ordine, sono state cambiate le modalità di salutarsi, di prendere un caffè, di fare la spesa e di studiare a scuola.

Accettiamo queste limitazioni, pur pesanti, per tutelare la salute nostra e degli altri, con indubbi danni economici dei quali i commercianti sono le prime vittime.

Al fondo, il crescere della paura alimentata anche da irresponsabili notizie allarmistiche. Ed è proprio la paura a prendere il sopravvento e ci fa riandare ad epoche di altri contagi, quale quello descritto dal Boccaccio nel Decameron allorquando, allo scoppio della peste, “l’uno cittadino l’altro schifava e quasi niuno vicino aveva dell’altro cura”.

A ben pensare, la paura del coronavirus riflette la paura, più in generale, di ciò che ci circonda, dell’altro, del futuro.Se il contagio unisce, la paura divide ed isola.

Trasformare l’emergenza causata dal virus in un’occasione per superare la paura diviene la sfida di oggi ed è una sfida non solo sanitaria ma anche culturale per sconfiggere quell’ingabbiamento –per dirla con il Papa-al quale il coronavirus, ma non solo, ci ha costretti.

Andiamo a vedere, questa settimana, cosa prevede il Piano Urbanistico Generale (PUG) per le Frazioni di Depressa e di Lucugnano.

Nella parte strutturale, e cioè la parte che fissa alcuni punti fermi, per l’abitato storico, ricomprendente i nuclei antichi e i borghi di espansione delle due Frazioni,

i termini che più ricorrono sono quelli di conservazione e mantenimento.

Più in particolare: per i detti nuclei antichi vanno mantenute le caratteristiche dell’assetto urbano e dell’impianto fondiario e gli spazi scoperti devono rimanere inedificati.

Per i borghi di espansione è prescritto il mantenimento della maglia insediativa, dell’assetto viario e del sistema degli spazi scoperti.

Questi devono rimanere inedificati solo se rispondenti alle caratteristiche dell’organizzazione territoriale, dell’assetto insediativo, dell’impianto fondiario oppure se destinati ad uso collettivo.

Per le destinazioni d’uso, e cioè come i fabbricati possono essere utilizzati, il PUG, nella parte programmatica, apre a differenti modalità di uso, a seconda che si tratti di Castelli ed Edifici civili speciali (come quelli già destinati a funzioni amministrative o musei e biblioteche che vengono confermate) oppure di Palazzi nel centro storico, dove si consentono anche usi alberghieri o per servizi e attrezzature pubbliche o produttivo-direzionali (servizi professionali, attività ricreative, culturali, sociali,…).

Per gli altri edifici (quelli realizzati fino al XIX secolo) sono consentite destinazioni residenziali (ivi comprese strutture ricettive di modesta entità) e, nei limiti del 50% della superficie, anche esercizi di vicinato e laboratori artigianali.

Nelle due Frazioni è previsto un Centro Servizi: quello immaginato a Depressa riguarda un’area tra la Chiesa Santi Medici (o forse meglio Sant’Antonio) e il Cimitero lungo la via Ettore Ciccotti; quello previsto a Lucugnano sarà posto al limitare della Frazione lungo la strada comunale S. Leonardo.

Entrambi gli interventi prevedono la realizzazione di una struttura integrata con impianto sportivo, attrezzatura scolastica di grado da definirsi e centro servizi di quartiere, disimpegnati da un’adeguata struttura di parcheggio e da una sistemazione a verde di contorno.

In più: l’intervento a Depressa comporta anche la sistemazione della strada interpoderale che prosegue da via Ciccotti oltre il Cimitero fino a raggiungere la rotatoria SP 335 Cosimina; l’intervento a Lucugnano prevede anche la sistemazione della strada comunale S. Leonardo fino a raggiungere la prevista variante della SS 275 ed il suo opportuno svincolo con questa.

Entrambi gli interventi potranno essere attuati con uno o più progetti d’iniziativa pubblica o privata.

L’idea di interventi specifici per le due Frazioni è un segnale importante, ma andare ad ipotizzare attrezzature scolastiche in un contesto che vede già numerosi edifici scolastici non utilizzati oppure poco utilizzati non esime da un giudizio di una previsione poco attenta alle reali esigenze delle Frazioni; tanto peggio se poi a Depressa si immagina un Centro Servizi vicino al Cimitero!

Malgrado le stringenti limitazioni dettate dal coronavirus, Il Volantino intende

continuare ad uscire, per assicurare quel minimo di “normalità” che deve pur

rimanere in un momento di eccezionalità e quella socialità che rischia di

essere soffocata dall’isolamento forzato imposto per i ben noti motivi di sicurezza

sanitaria.

Tuttavia, stanti le chiusure di molti punti di distribuzione e le difficoltà negli

spostamenti, usciremo,a partire da sabato prossimo e fino al termine dell’emergenza,

SOLTANTO ON LINE E NON IN FORMATO CARTACEO.

PER LEGGERE IL SETTIMANALE SARA’ SUFFICIENTE ANDARE

SUL NOSTRO SITO ilvolantinoditricase.it

Tricase,7 marzo 2020

TRICASE,ASSEGNATI 46 NUOVI ALLOGGI NELLA ZONA 167

Pronti 46 nuovi alloggi popolari nella zona 167 precisamente in via Costantino.

Il progetto è stato ripreso nell’ultimo mandato dall’Amministrazione comunale

guidata dal Sindaco Ing. Antonio Coppola (nella foto)

Il Coronavirus, in questo momento mette il “riparo” da una vera e propria sconfitta l’Amministrazione di Carlo Chiuri.

Soltanto perché è in atto in Italia un’emergenza ben più grande della decisione del Sindaco (candidatura o no alle regionali), il Consiglio comunale è stato rinviato. Dunque, il Consiglio Comunale è saltato.

Il Presidente Martina lo aveva convocato per il 12 marzo, ma poi, sentiti i Capigruppo, ha deciso di revocare la convocazione. Eppure la seduta era stata attentamente organizzata, con lo spostamento del luogo di riunione dall’Aula consiliare alla Sala del Trono e ciò per garantire quelle condizioni di sicurezza e di distanza tra i Consiglieri che avrebbero impedito il contagio; il Consiglio si sarebbe poi svolto a porte chiuse assicurando la diretta streaming. E’ del tutto ovvio che occorre osservare le precauzioni e le misure restrittive imposte dal Governo, ma tutto deve essere applicato tenendo conto anche di valori fondamentali, quale è l’esercizio della democrazia e l’espressione della volontà popolare attraverso i suoi rappresentanti. Se non vi fosse stata la possibilità di porre in essere misure precauzionali, in quel caso non vi sarebbe stata questione.

Ma nel momento in cui lo stesso Presidente –molto opportunamente- aveva fissato modalità di svolgimento del Consiglio idonee, non si comprende perché si debba impedire di vivere un momento importante per una Città, quale è (o dovrebbe essere) il Consiglio Comunale. Un Consiglio Comunale, quello del 12, che avrebbe potuto anche fare chiarezza sulla tenuta della maggioranza, considerato che questo non è un aspetto secondario, avendo la Città il diritto di sapere se l’Amministrazione ha ancora i numeri per governare. Il DPCM 9 marzo impedisce “ogni forma di assembramento”, ma non vi può essere assembramento se una ventina di persone si riuniscono in una Sala che ha una capienza di 120 posti! Del resto non mi risulta che si sia interrotta l’attività di altri corpi collegiali, come le riunioni di Giunta o siano state impedite altre assemblee cittadine, come quella con i rappresentanti dei commercianti, riunioni che, forse, hanno presentato rischi di contagio maggiori rispetto a come era stata organizzata l’Assise consiliare. Anche a Tricase tornano con forza le questioni di fondo, e cioè se il rischio di contagio possa giungere fino a mettere tra parentesi diritti fondamentali, quale è la vita degli Organi democratici. Ecco perché sarebbe stato opportuno -o forse doveroso- tenere il Consiglio e magari lanciare, con apposita comunicazione del Sindaco, parole importanti ai Cittadini, proprio in un momento in cui il coronavirus sta mettendo in ginocchio tante attività produttive e creando disagi alle famiglie, agli studenti e agli anziani. “Io resto a casa” ma con iudicio!

 

 

 

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