I WEDDING AWARDS PREMIANO I PROFESSIONISTI DEL SETTORE IN UN ANNO DA RECORD PER I MATRIMONI
Leonardo Nuccio vince il Wedding Award 2023 di Matrimonio.com e si conferma come una delle migliori imprese di servizi per matrimoni in Italia.
Quest'anno celebriamo l'edizione numero 10 dei prestigiosi premi Wedding Awards assegnati da Matrimonio.com alle imprese del settore wedding.
Le oltre 68.000 aziende che fanno parte della directory di professionisti di Matrimonio.com hanno le stesse possibilità di vincere questo premio.
Nel 2022 abbiamo assistito a un boom di matrimoni dall'inizio della pandemia e questa edizione vuole essere anche un omaggio al duro lavoro svolto dalle imprese per la ripresa del settore nuziale.
I Wedding Awards sono gli unici premi assegnati in base alle recensioni delle coppie sposate.
Leonardo Nuccio è tra le imprese premiate in questa edizione dei Wedding Awards 2023 nella categoria Sposo e accessori, avendo ricevuto un numero cospicuo di recensioni positive da parte delle coppie iscritte a Matrimonio.com.
Leonardo Nuccio, insieme a tantissimi altri professionisti dei matrimoni in Italia, ha appena concluso un anno memorabile per il settore. Le cerimonie rimandate a causa del COVID, sommate a quelle già previste per il 2022, hanno provocato un boom di matrimoni senza precedenti. Tutte le imprese di servizi per i matrimoni hanno lavorato senza sosta durante questa stagione abbastanza insolita e hanno reso possibile la ripresa del settore.
Adesso, Matrimonio.com, sito di riferimento per i matrimoni e parte del gruppo TheKnot Worldwide, grazie alle recensioni delle coppie che si sono sposate lo scorso anno, ha annunciato i nomi dei vincitori dei Wedding Awards 2023, che ogni anno premiano i migliori professionisti dei matrimoni. Quest'anno, inoltre, vogliono essere un omaggio a tutto il settore per il duro lavoro svolto. Uno di questi premi è stato assegnato a Leonardo Nuccio nella categoria Sposo e accessori. Leonardo Nuccio, ha ottenuto un totale di 32 recensioni nella vetrina digitale pubblicata sul sito Matrimonio.com e un punteggio di 5.0 su 5.0 assegnato dalle coppie che hanno usufruito dei suoi servizi per il loro matrimonio. Da oggi è anche visibile nel suo profilo su Matrimonio.com il bollino che ne riconosce la vincita di un Wedding Award 2023, un premio più che meritato e che include l'azienda tra le migliori del settore wedding in Italia, con un valore significativo per le coppie impegnate nei preparativi di nozze, in quanto rappresenta una garanzia e può fare la differenza nella scelta dei fornitori. Matrimonio.com, portale di riferimento del settore nuziale e parte del gruppo The Knot Worldwide, è giunto all'edizione numero 10 di questi prestigiosi premi conosciuti come Wedding Awards, che quest'anno sono stati celebrati in anticipo rispetto agli scorsi anni, a fine gennaio, sorprendendo gli addetti ai lavori con l'annuncio delle imprese vincitrici del premio più importante del settore nuziale di questo 2023.
Tutte le edizioni sono speciali, eppure questa ha una ragione d'essere persino maggiore. Secondo José Melo, vicepresidente dell'Ufficio Vendite per l'Europa a Matrimonio.com -dopo due anni di pandemia molto difficili per il settore, in cui i professionisti sono stati costretti a fermare l'attività subendo gravi perdite, quest'anno possiamo finalmente parlare di un'edizione in cui i matrimoni sono stati celebrati in grande stile. Le imprese e il loro staff hanno lavorato senza sosta, weekend compresi, e hanno allungato la stagione dei matrimoni praticamente per tutto il 2022; per questo, oltre al riconoscimento individuale, Wedding Awards 2023 vogliono essere un omaggio a tutti i professionisti e le imprese che hanno lavorato duramente per mettere in moto la ripresa del settore-. Così, all'obiettivo di ogni anno di riconoscere l'eccellenza del servizio offerto dal settore wedding in Italia, si è aggiunto quello di mettere in risalto lo straordinario impegno delle imprese durante e dopo la crisi sanitaria. Quest'anno, come abbiamo detto, segnato da un boom dei matrimoni, i premi sono stati assegnati in base alle più di 8 milioni di recensioni delle coppie pubblicate sul sito. Una cifra importante e in continuo aumento e che rende i professionisti premiati molto orgogliosi e li induce a fare sempre del loro meglio per vincere il premio anno dopo anno. Oltre al numero di recensioni e al punteggio di ciascuna categoria, tra le più di 68.000 imprese presenti su Matrimonio.com, si prende in considerazione anche la qualità e la professionalità del servizio offerto. Per questo, il ruolo più importante è quello delle coppie che, con le loro recensioni e dopo aver usufruito dei servizi per il loro matrimonio, decidono chi merita di vincere il premio. Proprio per questo motivo, - “questo premio è diventato un punto di riferimento e una garanzia per le coppie che, anno dopo anno, organizzano il proprio matrimonio” - afferma Melo.
I Wedding Awards vengono assegnati alle seguenti categorie: Banchetto, Catering, Fotografia, Video, Musica, Auto matrimonio, Trasporto invitati, Partecipazioni, Bomboniere, Fiori e decorazioni, Animazione, Wedding Planner, Torte nuziali, Sposa e accessori, Sposo e accessori, Bellezza e benessere, Gioielleria, Luna di miele e Altri servizi. L'elenco completo dei vincitori è disponibile qui: http://www.matrimonio.com/wedding-awards
A proposito di Matrimonio.com
Matrimonio.com è un portale parte del gruppo di riferimento del settore nuziale, The Knot Worldwide, pensato per aiutare le coppie a organizzare il giorno più felice della loro vita. Grazie alla sua presenza internazionale ha creato la community nuziale e il mercato virtuale di nozze su Internet più grandi a livello mondiale. Dispone di un database con oltre 700.000 professionisti del settore nuziale e offre alle coppie strumenti per preparare la lista di invitati, gestire il budget, trovare fornitori, etc. The Knot WorldWide opera in 16 paesi tramite diversi domini come Matrimonio.com, WeddingWire.com, TheKnot.com, Bodas.net, Mariages.net, Casamentos.pt, Bodas.com.mx, Casamentos.com.br, Matrimonio.com.co, Matrimonios.cl, Casamientos.com.ar, Matrimonio.com.pe, Hitched.co.uk , Hitched.ie, Casamiento.com.uy, Weddingwire.ca e Weddingwire.in.
Per maggiori informazioni:
Telf.: +390833771747
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Giovedì, 26 gennaio 2023
di Pino GRECO
Tricase- Non si placa il botta e risposta tra Pd e sindaco sulle deleghe assessorili.
Il sindaco De Donno: “ La riflessione su deleghe ai consiglieri e sistemazione deleghe assessorili è iniziata da tempo”.
Francesca Longo capogruppo del Partito democratico e consigliere di maggioranza: “In questi giorni stiamo lavorando con il circolo del partito per risolvere le criticità che avevamo evidenziato nel documento indirizzato al sindaco a fine ottobre”.
Giovanni Carità del gruppo consiliare, "Tricase, che fare?": "La "crisi" è iniziata…”.
Andiamo con ordine. Era lo scorso ottobre quando il Partito Democratico di Tricase con un comunicato chiedeva al sindaco Antonio De Donno una verifica in seno all’amministrazione, in pratica delle valutazioni che portino eventualmente ad un rimpasto di Giunta.
Siamo ai nostri giorni - dopo 3 mesi arriva la risposta del sindaco Antonio De Donno:“ La riflessione su deleghe ai consiglieri e sistemazione deleghe assessorili è iniziata da tempo e ha periodicamente riempito le nostre riunioni di maggioranza. Abbiamo rinviato il tutto al momento in cui avremmo presentato i nuovi settori e firmato i decreti ai relativi dirigenti, cosa che avverrà probabilmente in questi giorni. E poi- “il documento del Pd si inserisce quindi in questo processo, e , aldilà della forma pubblica che non ho condiviso , è uno stimolo a migliorare le funzionalità della compagine amministrativa, così come assessori e consiglieri del Pd hanno sempre sostenuto”. Ed ancora il primo cittadino- “ho chiesto a tutti maggiore presenza ed impegno, perché la molteplicità delle azioni attivate in ogni settore ed i numerosi finanziamenti ottenuti che cambieranno il volto della nostra Città necessitano del massimo dell’impegno e della disponibilità”. Ed infine – “capendo gli impegni lavorativi di tutti, sono certo che questa amministrazione rappresenterà la svolta tanto attesa per la nostra città in ogni settore, e questa responsabilità richiede impegno e presenza quotidiana. Altre logiche non ne conosco e mi appassionano poco, la città merita rispetto, coraggio e coerenza. Al di là delle sorti politiche di ciascuno di noi”.
Giovanni Carità del gruppo consiliare, "Tricase, che fare?”
In merito alle vicende interne alla maggioranza che ha eletto il Sindaco Antonio De Donno la posizione del mio gruppo consiliare, "Tricase, che fare?", è nota da tempo. Lo abbiamo più volte chiarito in Consiglio Comunale, luogo preposto al dibattito e al confronto politico. Noi siamo convinti che qualsiasi crisi di maggioranza debba e possa risolversi esclusivamente nei confini della coalizione che ha candidato e poi eletto De Donno. Qualsiasi altra soluzione, a nostro parere, non è perseguibile. Le recenti vicende e le dichiarazioni del Sindaco lasciano intendere che la "crisi" è iniziata e finita con il documento della segreteria del Partito Democratico. Appare, difatti, evidente una scollatura tra le dichiarazioni del segretario cittadino e l'atteggiamento del gruppo consiliare del PD. Molto probabilmente si risolverà tutto in una sterile dialettica interna che al massimo potrebbe avere ripercussioni all'interno della Giunta Comunale, con le dimissioni concordate di qualche assessore. Altrettanto evidente appare il sostegno mal celato di alcuni componenti della minoranza, spesso e volentieri allineati se non partecipi nelle decisioni del Sindaco e dei suoi assessori. Per quanto ci compete noi ribadiamo ancora una volta la nostra totale lontananza dal modus operandi di questa Amministrazione Comunale, sempre più distante dalle reali problematiche della popolazione.
di Pasquale FERRARI
Nei giorni scorsi, a Roma, nel grande Salone del Ministero della Cultura, si è svolta una conferenza stampa alla presenza del Ministro Gennaro Sangiuliano nel corso della quale sono stati presentati 60 reperti archeologici rimpatriati dagli Stati Uniti, dov’erano stati commercializzati da trafficanti internazionali, ad opera dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC).
di Ercole MORCIANO
Ricordare l’avv. Gennaro Ingletti per me significa ripercorrere una serie di flashback che partono sin dalla fanciullezza.
foto di Alfredo De Giuseppe
Il primo risale all’estate del 1956. Ero un bambino, avevo 9 anni ed ero vicino alle case delle mie nonne, all’inizio di via Stella d’Italia e la strada era strapiena di gente. Dal palazzo Ingletti, al suono mesto del campanone, nel silenzio totale, si avviava il corteo funebre per accompagnare in chiesa la mamma di Gennaro, Donata Turco, prematuramente scomparsa. Solo chi subisce una perdita così grave, specialmente se piccolo – Gennaro aveva circa 13 anni – può capire la sofferenza interiore, la ferita, che accompagnerà quel ragazzino per tutta la vita.
L’altra immagine di quell’epoca che mi torna alla mente mi fa vedere Gennarino con suo padre Mario – lo storico direttore dell’ACAIT– partecipare alla Messa del fanciullo sempre al medesimo posto: nel transetto, ai piedi dell’altare di S. Vito.
Lo incrociai, non di persona, nei primi anni ’60 a Lecce. Lessi il suo nome in calce ad un bell’articolo sull’abbazia del Mito, pubblicato sulla “Tribuna del Salento”, diretta da Ennio Bonea ed esposto nella bacheca vicino alla sede del periodico in una viuzza del centro storico di Lecce, città dove studiavo. Un articolo, in seguito donatomi in copia, scritto con eleganza ma privo di retorica e ampollosità, lo stile detto della scuola “attica”, che avrebbe caratterizzato l’avvocato e il giornalista-opinionista per tutta la vita: precisione nelle argomentazioni, sobrietà nelle descrizioni, chiarezza nelle enunciazioni.
Le altre immagini sono comuni a molti altri tricasini e non: noto avvocato in grado di difendere nei vari ambiti e gradi della giustizia civile, penale e amministrativa; avvocato apprezzato da magistrati e colleghi dal quale i giovani tirocinanti si facevano guidare nei loro primi passi; fondatore con Carlo Cerfeda e altri tricasini di “Nuove Opinioni”; socialista all’antica, per nulla incline alle battaglie correntizie; cultore della musica jazz; lettore assiduo di giornali, riviste, libri e quant’altro potesse interessare la sua già vasta cultura; co-fondatore di varie associazioni tricasine culturali e sportive (Palla a volo Virtus, Pro-Loco, Società di Storia Patria e altre).
Onesto per principio, generoso per formazione, rispettoso per temperamento, al primo approccio poteva sembrare altero e distaccato; aveva invece una ricchezza interiore fatta di delicate sensibilità mai ostentate, eppure colte da chi aveva modo di conoscerlo meglio. Amava Tricase e lo dimostrava concretamente con i suoi scritti su “Nuove Opinioni” riguardanti argomenti di storia o di attualità, su cui prendeva chiara posizione: la sorte della Pretura e i problemi della giustizia, il depuratore EAPP e l’inquinamento del “Rio”, la tabacchicoltura, gli abusi edilizi, palla a volo e gli altri sport.
Negli ultimi anni l’avv. Ingletti ha vissuto con dignità la malattia, amorevolmente assistito dalla moglie M. Elisa e dai figli Claudia e Mario. Concludo con un passo preso dall’articolo “Itinerario della memoria” che il Pretore di Tricase, dr. Giuseppe Tuccari, scrisse su “Nuove Opinioni” nel 1979. in seguito al suo trasferimento a Lecce per promozione; benché non nominato l’avv. Ingletti vi compare indubbiamente: “…qui [a Tricase] è stato possibile celebrare un processo penale sotto un ulivo in aperta campagna; …qui sopravvive una grande tradizione di avvocati che lavorano artigianalmente e perciò sono gli ultimi strenui difensori mal ripagati dei diritti individuali… [quigli avvocati] hanno tutti una cultura umanistica fortemente personalizzata e alcuni di essi scrivono magnificamente; nobiltà d’animo e generosità d’affetti li rendono inclini all’amicizia; fondatori di giornali che esprimono opinioni rispettose delle altrui, essi sono libere individualità al servizio della crescita culturale e sociale dei concittadini.”
di Pino GRECO
Il sindaco Antonio De Donno annuncia investimenti per più di 3,8milioni di euro
Più di 3,8milioni di euro per rifare il centro storico e la piazza di Caprarica a Tricase. A breve la parte della Città più antica cambierà volto. A mutare, però, non sarà solo il “salotto”, ma anche un rione del Comune di Tricase.
La Giunta Municipale del sindaco Antonio De Donno, dopo 2 anni di amministrazione -ha approvato il progetto definitivo dei lavori per la rigenerazione urbana del “centro storico di Tricase e di Caprarica” per un importo complessivo di € 3.850.000.
Gli interventi di rigenerazione interesseranno via Stella d’Italia, via Immacolata, via Liborio Romano, piazza V. Ciardo, via F.lli Allatini, il completamento di via Thaon de Revel, largo S. Lucia, via Caputo, via Conce,via Acquaviva, Mito Cusi, Voluro, Menderano, via Trunco, via Campane. E poi piazza Sant’Andrea del rione Caprarica. Dunque, gli interventi consentiranno una rigenerazione urbana non solo nel centro storico o “ salotto” cittadino ma anche in uno dei più grandi rioni, Caprarica – dove la centralissima piazza Sant’Andrea avrà un nuovo “look”.
Il sindaco Antonio De Donno: “ I lavori di recupero del basolato nel centro storico, ( Piazza Pisanelli, rione Puzzu, via San Demetrio, via Tempio), inizieranno nel mese di febbraio- da via Tempio ed a seguire piazza Pisanelli per poi interrompersi in estate e proseguire in via San Demetrio a settembre. I lavori della rigenerazione urbana inizieranno nel 2024, e completeranno il centro storico oltre al resto del progetto da 3500000 di euro. Invece 1500000 per il completamento capannoni Acait. Questo è attualmente il cronoprogramma salvo imprevisti”.
Pertanto, un’aria di ripresa, un’agenda di cantieri piena per i prossimi mesi, in particolar modo per il centro storico, luogo sempre poco valorizzato e abbandonato. Insomma, iniziare a “riqualificare” un’area strategica della Città per lo sviluppo turistico e paesaggistico dell’intera comunità pensando all’importanza che i centri storici hanno per l’economia e per l’immagine del Paese