di Alessandro Distante         

Nell’ultimo numero abbiamo annunciato l’incontro organizzato dal FAI “De Finibus Terrae” che si è poi svolto, sabato scorso, presso le Scuderie di Palazzo Gallone. Ho risposto al gentile invito rivoltomi dalla presidente prof.ssa Rosy Mele e mi sono portato alle Scuderie. Non affronto i temi trattati, se non per sottolinearne l’importanza e la ricchezza di spunti; mi soffermo, piuttosto, su un dato sociologico e, senza esagerazioni, storico.

Le Scuderie erano piene di donne mentre gli uomini erano una piccola e sparuta minoranza. Questo, tra il pubblico; ma, ancora “peggio”, quando è stato presentato l’organigramma del FAI locale e quando si sono succeduti i relatori. Tutti donne con un’unica eccezione.

Insomma: un vero e proprio ribaltamento di quello che era lo scenario consolidato delle iniziative pubbliche dove, a farla da padrone, erano sempre e prevalentemente gli uomini.

Se a questo si aggiunge che in rappresentanza dell’Amministrazione comunale vi era una donna e questa ha annunciato che la Giunta ha approvato un progetto teatrale curato da un’altra donna che intende ridare vita, a fini turistico-culturali, alla storia di donne tricasine del Novecento e non solo, il cerchio si chiude!

Verrebbe da dire che ormai tutto viaggia sulle lunghezze d’onda al femminile!

E’ casuale quanto accaduto sabato scorso? Non direi, se è vero –come è vero- che l’apparato amministrativo comunale è in mano alle donne che ricoprono la maggior parte dei posti di responsabilità; se è vero –come è vero- che la più grande azienda del territorio è guidata da una donna; se è vero –come è vero- che gli Istituti scolastici sono diretti, per la grande maggioranza, da donne; se è vero -come è vero- che a comandare il Corpo della Polizia Locale è una donna.

Ma torniamo all’incontro del FAI: la conduzione della serata, ovviamente al femminile, ha viaggiato sulle ali della gentilezza, della simpatia e dell’accoglienza; le donne relatrici sono entrate tutte nel vivo delle questioni ambientali. Ben venga quindi questa rivoluzione al femminile, anche perché l’unico relatore al maschile, soffermandosi più sull’Organismo che sull’ambiente, ha messo in crisi un’altra tradizionale certezza, e cioè che il guardarsi allo specchio sia proprio delle donne.

Insomma, tempi difficili per il genere maschile; viviamo in un’epoca dove –FAI e fai- siamo testimoni, nostro malgrado (?), di un cambiamento radicale.

 

GRANDE SUCCESSO A TRICASE PER LA CAROVANA DELLA PREVENZIONE

Effettuati oltre 130 prestazioni in 7 ore e consegnati 140 voucher per prestazioni gratuite Tricase, 14 Marzo 2024. Grande successo per la Carovana della Prevenzione, il programma nazionale itinerante di Promozione della Salute Femminile, che il 14 marzo ha fatto tappa a Tricase per offrire attività gratuite di sensibilizzazione e prevenzione delle principali patologie oncologiche di genere. L’iniziativa è arrivata nella provincia leccese grazie alla collaborazione tra Komen Puglia e l’Inner Wheel Club Di Tricase S. Maria di Leuca ed è dedicata a donne che vivono in condizioni di disagio sociale ed economico che non rientrano negli screening della Regione Puglia.

Promuovendo in modo concreto la prevenzione nelle sue diverse forme. In poco più di 7 h sono state effettuate: - 14 visite senologiche - 12 ecografie - 31 mammografie - nessun caso sospetto Ginecologia: - 20 visite con eco TV - nessun caso sospetto Nutrizione: - 14 visite Vaccinazioni HPV: - 51 Consegnati voucher gratuiti per: - 50 visite ginecologiche con o senza Pap test - 40 visite senologiche - -50 visite nutrizionali Raccolti dati per pap test successivi a 40 pazienti. In questa giornata ha vinto la prevenzione, ma soprattutto hanno vinto le donne e tutti coloro che le sostengono.

INNER WHEEL CLUB DI TRICASE S. MARIA DI LEUCA Distretto 210 C.a.r.f. - Italia 2023/2024 International Inner Wheel Presidente: Rossana Rossoni C.F. 0000090046480753 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La Carovana è la grande dimostrazione che quando si fa squadra si ottengono grandi risultati. Un grazie speciale va a: - Komen che ci ha dato la possibilità di essere parte del progetto e di portare anche sul nostro territorio un appuntamento così importante per la salute della donna e che speriamo possa essere il punto di partenza per sensibilizzare alla prevenzione. - all’Azienda Ospedaliera “Card. G. Panico” Tricase per l’integrazione, entro i prossimi due mesi, di voucher gratuiti per donne in linea con il progetto. - Asl Lecce – Puglia Salute – Ambulatorio mobile Vaccinazioni HPV - Ai medici che ci hanno supportato: Dott. Stefanelli, Dottoresse Coluccia e Scarnera - All’Amministrazione Comunale di Tricase che ci ha supportato e affiancato in tutte le fasi del progetto. Un grazie Speciale al Sindaco Antonio De Donno per la collaborazione. Inoltre voglio ringraziare tutte quelle persone che ci hanno sostenuto per la buona riuscita di questo appuntamento: Grita Caffe’- Ristorante, Hotel Callistos, Trattoria Iolanda, Le Mille Voglie di Giuseppe Zippo, La Folgore, Gianfranco Gioffreda Studio Stampa Maglie, Caritas Diocesi di Ugento S. Maria di Leuca e Tricasemia. “Come Inner Wheel continueremo a sostenere tutte quelle iniziative che sono di supporto alla comunità” dichiara Rossana Rossoni, Presidente Inner Wheel Club Di Tricase S. Maria di Leuca.

Ringrazio tutte le socie del mio Club per il grande lavoro svolto.

Ringrazio in particolar modo la Dott.ssa Tatiana Bisanti con me in prima linea

di Giuseppe R. PANICO

Come già ampliamente pubblicizzato sul Volantino, sui social e su altra stampa e con la partecipazione di molte associazioni, si è svolto, nel pomeriggio del 3 marzo, in zona “rena” a Tricase Porto, il pubblico incontro su “Abbattiamo l’ecomostro” (Villa Sauli), organizzato dalla omonimo Comitato Promotore rappresentato da  Alfredo De Giuseppe. La rilevante presenza di pubblico  ha indicato un crescente interesse verso il potenziale sviluppo di tale nostra così pregevole marina.

Gli interventi sono stati molteplici, in particolare di Marcello Seclì - Italia Nostra -, a sostegno del recupero del paesaggio, di un programma di interventi e demolizioni di altri ecomostri sparsi nel Salento e dell’eccessivo consumo di suolo nella nostra provincia. Come anche su come noi Salentini, nel decantare, anche troppo, le nostre bellezze, non ci rendiamo conto delle tante brutture che abbiamo intorno e che, ormai assuefatti, continuano a far crescere.

Gli interventi dei consiglieri di opposizione, Carmine Zocco e Giovanni Carità, nonché del segretario PD, Gianluigi Forte, hanno rimarcato i valori dell’ambientalismo e l’orientamento a fare dell’ecomostro un bene collettivo, acquisendolo dai proprietari, per poi farne un proficuo e attrattivo uso pubblico.

È indubbio che quel promontorio, trasformato in un verdeggiante e panoramico Parco sul Porto, darebbe una ben maggiore valenza alla nostra costa, al nostro benessere e frequentazione ed alle attrattive turistiche ed economiche.

Servirebbe inoltre a decongestionare, il tratto di litoranea che affianca il solito muretto.

Con l’occasione, è stato illustrato dall’arch. Enzo Ruberto un vecchio progetto, teso proprio alla fruizione di tale promontorio, anche con un sentiero lungo l’intero suo perimetro. Sono state altresì evidenziate le problematiche tecniche da affrontare, per risanare l’intera area da degrado e macerie. 

Non sono inoltre mancate opinioni che, un po’ “fuori dal coro” dalle tante voci ambientaliste, propongono in tale area nuovo cemento e parcheggi (grave carenza affrontabile però con altre vicine aree private). Come altri pareri che, eccessivamente conservativi, sminuiscono l’importanza del moderno turismo, di un sostenibile sviluppo costiero e della produttiva economia (Tricase ne soffre tanto), nel sostegno di un passato o “trapassato”, tenuto ora in vita da pubblici finanziamenti.

Non poteva mancare anche un breve accenno alle proposte già indicate dal sottoscritto su “il Volantino” e alla balneazione “cementizia” sulle banchine del porto, pur avendo due pregevoli aree di bassa scogliera (antistante la rotonda e sottostante l’ecomostro.) Accanto al vivo e corale apprezzamento per quanto fatto dal movimento “Abbattiamo l’Ecomostro”, si è ormai diffusa l’idea di indurre il Comune ad acquisire l’intera proprietà.

Ma, finito il tempo delle tante parole da “sabbia e spiaggetta”, a volte ridondanti, si attende ora qualche fatto concreto da “dura scogliera”. Oltre al solito PUG, che sembra rimanere oltre l’orizzonte, un rapido “Atto Unitario” dei consiglieri di opposizione convenuti, necessario a dare forza, credibilità e visibilità al proprio orientamento. Come anche alla loro richiesta di pubblico sostegno nell’ acquisire tale “ecomostro” e farne oggetto di discussione e, auspicabilmente, unanime approvazione da parte di tutto il Consiglio Comunale”.

di Pino GRECO

IL CALCIO A TRICASE? CI SONO GLI UOMINI MA NON CI SONO I CAMPI

Gli uomini di calcio, esperti e intenditori nella nostra Città ci sono, e sono tanti. Mentre i campi da calcio “regolamentari” in base alle esigenze e alla programmazione sportiva di ogni società sono un vero problema. Infatti la carenza di strutture, la mancanza di manutenzione, l’assenza di soggetti che le gestiscano in modo strutturato e continuativo è sicuramente un problema che persiste da tempo.

LE STRUTTURE

NESSUNA RISPETTA I REQUISITI

Per ottenere l'agibilità gli impianti sportivi devono rispettare le norme CONI, che dettano i requisiti igienico sanitari, quelli riguardanti la tipologia di terreno da gioco, le caratteristiche degli spalti, ecc. Quando il numero di spettatori è superiore alle 100 presenze gli impianti devono fare i conti anche con le norme di prevenzione incendi, in quanto luoghi di pubblico spettacolo. Ad oggi, sembrerebbe che nessuna struttura rispetti tutti i requisiti necessari e pertanto nessuna è dotata di agibilità; lo svolgimento delle partite di calcio si svolge perciò dietro autorizzazione e assunzione di responsabilità da parte del sindaco pro-tempore.

STADIO SAN VITO COSA CI COSTA E COSA E’ PREVISTO

“Il sostegno del Comune per lo stadio San Vito è di circa 12.000 euro per l’anno 2023 per il pagamento delle utenze di acqua e luce”, dichiara l’ing. Vito Ferramosca, il quale aggiunge: “Per il rifacimento del manto erboso e per l’efficientamento della illuminazione si è in attesa di circa 700 mila euro dai fondi Sport e Periferie, fondi che sono stati già riprogrammati”.

I CAMPI IN CONCESSIONE

Sono due i campi sportivi che il Comune ha affidato in concessione a due Società per venti anni in cambio di grossi investimenti.

Una concessione riguarda il campo di Via Matine, dato in concessione ventennale alla “Associazione sportiva Tricase A.S.D.”. L’importo dei lavori di valorizzazione dell’impianto sportivo è di € 700.000,00, a spese del concessionario, con un anone annuo € 2.500,00. Il progetto prevede i seguenti interventi: trasformazione della pavimentazione di gioco del campo da calcio a 11 da terra stabilizzata ad erba artificiale con impianto di irrigazione; realizzazione di nuovo campo da calcio a 5 in erba artificiale; realizzazione di impianto di illuminazione e di recinzione perimetrale dei campi da calcio; realizzazione di nuovo blocco servizi per atleti e giudici di gara; realizzazione di gradinata e di servizi di supporto spettatori per il campo da calcio a 5; revisione della recinzione esterna dell’intero impianto sportivo; opere di completamento e di abbattimento delle barriere architettoniche.

L’altra convenzione riguarda il campo sportivo di Depressa. Qui la concessione, anch’essa ventennale, è con la A.S.D. Granturismo. L’importo dei lavori di valorizzazione è € 385.000,00, a spese del concessionario, con un canone annuo € 1.200,00

Il progetto, in corso di realizzazione, prevede la realizzazione di un campo di calcio a 7, 4 campi di Padel, un campo di beach-volley, la ristrutturazione dei fabbricati esistenti adibiti a servizi e spogliatoi, opere di sistemazione delle aree esterne e di abbattimento delle barriere architettoniche. La manutenzione delle strutture realizzate, in entrambe le concessioni, è a carico del concessionario che è tenuto, alla fine del contratto di concessione, a restituirle in stato di efficienza e funzionalità al Comune di Tricase. Sono altresì a carico del concessionario le spese per le utenze.

LE SOCIETA’ CHE FANNO CALCIO

Presentiamo tutte le squadre di calcio con sede nella Città di Tricase

ASD ATLETICO TRICASE - L'associazione sportiva dilettantistica Atletico Tricase, è la principale società calcistica della Città di Tricase. Milita nel campionato regionale di Promozione e disputa le partite interne allo stadio San Vito di Tricase. La capienza è di 3mila posti. Colori sociali: Rossoblù. La rosa della prima squadra che milita nel campionato regionale di Promozione è composta per la prima volta nella storia del calcio tricasino da otto atleti stranieri

“La situazione finanziaria dell’ASD Atletico Tricase è sana. Non ci sono debiti. I vecchi “sospesi” sono stati pianificati. Disputare un campionato di Promozione “tranquillo” costa intorno ai 100mila euro. Gli spettatori inizialmente erano circa 300; in queste ultime gare si aggirano intorno alle 100/150 persone per un incasso di circa 500-600 euro a partita” dichiara il cassiere della società Lino Peluso.

I gruppi organizzati che sostengono l'Atletico Tricase sono i Rum Boys e i Tricase Fans, radunati sotto la dicitura comune di gradinata est. I gruppi ultras organizzati hanno avviato una dura contestazione sin dallo scorso campionato chiedendo all'attuale presidente Alfredo Stefanelli di rassegnare le dimissioni. A partire da questo campionato 2023/24, i tifosi hanno deciso di disertare tutte le gare interne ed esterne come segno di contestazione

L’ASD TRICASE SECONDA SQUADRA DELLA CITTA’

L’ASD Tricase milita in Seconda Categoria. Si allena a Lucugnano ma disputa le gare interne al “Vecchio“ comunale di via Matine. Gli spettatori presenti ad ogni gara sono circa 100. Ingresso offerta libera. I costi della gestione del campionato si aggirano intorno ai 15 mila euro. I calciatori e i dirigenti non sono retribuiti.

IL SETTORE GIOVANILE

AS TRICASE ASD 2001 ELITE - Scuola Calcio d'Elite è nell’eccellenza tra le società di settore giovanile; è un riconoscimento conferito dalla Federazione Gioco Calcio Italiana solo ad alcune scuole calcio, a quelle, cioè, che rispondono a specifici requisiti per la tutela dei ragazzi e per l rispetto della "Carta dei Diritti dei Bambini". Sono ben 22 gli istruttori; circa 370 i ragazzi da 5 a 17 anni di cui 30 ragazze nel progetto Ast girls che costituiscono fiore all'occhiello della Tricase calcistica. I ragazzi si allenano e giocano in 5 strutture diverse presenti in Città.

SCUOLA CALCIO SAN LUCIANO

E’ la seconda scuola calcio che collabora con l’Atletico Tricase. Nel progetto sportivo educativo si prefigge, come obiettivo generale, quello di contribuire ad una sana crescita dei giovani. Il tutto in un contesto in cui il divertimento, lo spirito combattivo con generoso impegno è posto alla base del lavoro quotidiano. Del progetto “San Luciano” fanno parte 200 ragazzi da 5 a 18 anni. I giovani atleti si allenano e giocano in 3 strutture: Club 178, stadio San Vito e campo di Castiglione. I ragazzi sono quotidianamente seguiti da 15 istruttori

IL CALCIO AMATORIALE?

Anche gli amatori (un esercito di circa 200 persone), hanno una sfida da vincere prim’ancora di scendere in campo. Riguarda gli impianti sportivi esistenti che non riescono a garantire la possibilità di fruire dell’attività sportiva. Non è una sorpresa, secondo le norme entrate in vigore gli ultimi anni la maggior parte dei campi non è in regola, le strutture a Tricase e dintorni risultano poche, datate, a volte addirittura obsolete. Le strutture che ospitano le quattro squadre tricasine sono: Lucugnano, Alessano e Castiglione

 

 

di Alessandro DISTANTE

Il volto di una Città si vede, ma si deve anche sentire!

Il Programma Triennale delle Opere Pubbliche, sul quale ci siamo soffermati nello scorso numero, è un documento importante per immaginare la Tricase del prossimo futuro. Sorprende, per esempio, che non sia stato previsto alcun intervento in tema di parcheggi, malgrado la grande penuria di posti auto e malgrado lo spettacolo di strade piene di auto che deturpano la vista delle case e delle vetrine.

Il volto di una Città si vede –e si deve anche sentire- sull’altra questione, anch’essa affrontata negli ultimi numeri del giornale: l’Ecomostro di Tricase Porto. Sorprende che, all’incontro organizzato da 13 associazioni ambientaliste, non si sia potuta sentire la voce del Sindaco o di altro rappresentante della maggioranza.

Il Programma delle Opere Pubbliche e l’Ecomostro hanno un punto di contatto: sono entrambi temi che meriterebbero una discussione ampia che coinvolga maggioranza ed opposizione e, ancora di più, l’intera Comunità tricasina (e non solo). In questo senso sono temi sui quali la Città si deve sentire!

Le occasioni ed il tempo non mancano: il Programma delle Opere Pubbliche deve passare all’esame del Consiglio comunale e quindi vi è tutto il tempo per ascoltare i cittadini, salvo poi decidere in Consiglio. L’Ecomostro deve definire il suo futuro perché la sentenza del Consiglio di Stato apre vari scenari tutti da riempire: demolire, acquisire, trasformare, valorizzare,….

Entrambe le questioni riguardano non solo lo sviluppo turistico e la bellezza del nostro paese, ma anche –e scusate se è poco- l’idea stessa di democrazia, avvilita, da un lato, da inconcludenti sedute di consigli comunali che si dilungano su interrogazioni ed interrogazioni che non risolvono alcunché, e, dall’altro, da una maggioranza –ed è veramente paradossale- che preferisce essere assente sull’Ecomostro facendosi sfilare una battaglia che l’aveva vista in prima fila difendendo l’ordinanza di demolizione innanzi ai Giudici amministrativi.

Ed allora perché l’Amministrazione che guida la Città non favorisce e non partecipa alle occasioni di confronto?

In fondo, sarebbe un modo per dare fiato alla partecipazione, quella che –se esercitata- contribuisce a delineare il miglior volto della Città. Oppure si pensa che i cittadini debbano soltanto votare ogni cinque anni e, per il resto, sospendere ogni pratica di cittadinanza attiva? Perché, se così fosse, significherebbe –al di là delle solite frasi di circostanza- non credere nella democrazia! E questo non può essere!

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