Voli di cantici, d'aromi e d'aria -

Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi"

Domenica 28 Luglio - Ore 21.30

Palazzo Comi - Via delle Grazie, 1 Lucugnano di Tricase (Le) - Ingresso Libero

Domenica 28 Luglio, nell'atrio di Casa Comi a Lucugnano con inizio alle ore 21.30, concerto dei Respiro (Lara Ingrosso - Voce, loop, multieffetto, multi-pad, tastierae Francesco Del Prete - Violino elettroacustico, loop, multieffetto) per il secondo appuntamento musicale di "Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi". La serie di appuntamenti culturali è organizzata e promossa dall'Associazione di Promozione Sociale "Tina Lambrini - Casa Comi" in collaborazione con a Regione Puglia - Polo Biblio Museale di Lecce, il Comune di Tricase e con il patrocinio della Provincia di Lecce. Media Partner della rassegna è Mondoradio Tuttifrutti.

Il cartellone culturale organizzato dall'Associazione "Tina Lambrini - Casa Comi" prevede concerti, proiezioni, presentazioni, mostre, visite guidate e si svilupperà nei mesi di luglio e agosto con una programmazione (in via di definizione) anche a settembre. Carmine Tundo, i Respiro, Dario Muci, Irene Scardia, Maria Mazzotta, Roberto Esposito, Yaraka Ensamble, Roberto Cotroneo, Giuseppe Goffredo, Alessandro Bozzi e altri ancora saranno ospiti delle iniziative organizzate nell'atrio, nel giardino e negli altri spazi di Casa Comi.

Prima del concerto (partenza ore 20.30) e dopo il concerto (partenza alle 23.00 ciurca) sarà possibile visitare la Casa Museo di Girolamo Comi accompagnati dai volontari dell'associazione "Tina Lambrini - Casa Comi" che collabora con Regione Puglia e Provincia di Lecce con l'obiettivo di valorizzare e rendere sempre più fruibile uno dei luoghi più suggestivi del Salento. E' consigliabile prenotare la visita guidata (obolo volontario di 3,00 €) ai numeri di telefono 380/4580810-328/4224666.

La biblioteca custodita nella casa di Comi rappresenta un archivio storico (una biblioteca di gusto) tra i più preziosi della Puglia, composto da circa 3000 volumi con oltre 1100 testi francesi. Arricchiscono questo luogo i preziosi manoscritti, l'epistolario, i fondi Valli, Fuortes e UDI Macare.

La visita a Casa Comi è un viaggio immersivo alla scoperta di uno personaggi più significativi e rappresentativi del '900 pugliese.

RESPIRO

Il progetto Respiro nasce dall'incontro tra due personalità forti e appassionate in continua evoluzione e sperimentazione, la voce di Lara Ingrosso e il violino di Francesco Del Prete.

Un soffio di note e parole che diviene pulsante con l’aggiunta di multi-pad e sequenze di elettronica. In una sola parola: Respiro.

Un violino elettroacustico e una voce, generano un insieme inaspettato di sonorità differenti, superando lo stereotipo che li identifica come strumenti prettamente melodici. La magia si compie sul palco, quando i musicisti sulla scena sono solo due ma nell'aria il suono è quello di un’orchestra: merito dell’uso sapiente di pedaliere multi-effetto, loop-machine, percussioni elettroniche e tastiere attraverso i quali Francesco e Lara propongono il loro repertorio di brani originali.

Il 28 Febbraio 2018 esce sugli store per Discographia Clandestina il loro secondo album di brani pop d'autore/ elettro-pop: Un POPositivo.

Il progetto ha ricevuto undici premi d'importanza nazionale ed ha alle spalle un importante storico di concerti in tutta Italia.

Tra i traguardi più importanti che il duo ha ottenuto dal 2013 ad oggi, vi sono undici riconoscimenti nazionali, il servizio di Vincenzo Mollica durante una puntata del suo programma “Do Re Ciak Gulp” su RAI1, il live per RSI (Radio Televisione Svizzera) durante l'ultima Fiera del libro di Torino, l’apertura del concerto dei Marlene Kunz al Fabrique di Milano a Marzo 2016, l’assegnazione della “Targa d’autore controcorrente” per il disco “A forma d’ali” nel 2016 e il 1° premio al Premio Mauro Carratta 2017 e il loro concerto Live presso gli studi di RSI (Radiotelevisione Svizzera) a Lugano nell'ottobre 2018.

Altri riconoscimenti: 1° premio al Limatola Festival (Caserta - luglio 2013); premio Rivelazione al Premio Lunezia (Carrara - luglio 2013); premio miglior arrangiamento Autore Controcorrente (Samuele Bersani) e premio miglior Personalità Controcorrente (Premio Endas), 3° Premio categoria inediti al Musica Controcorrente (Terni - luglio 2013); premio Radio Radiosa al Festival Frequenze Mediterranee (Matera - agosto 2013); 1° premio: Apertura concerto Earth Wind and Fire al Cool Movement (Terni - agosto 2013); 1° premio, Targa Siae dedicata a Sergio Endrigo per la miglior personalità artistica al Biella Festival (Biella- ottobre 2013); 1° premio assoluto a Suoni e Rumori Festival (Cosenza - ottobre 2015); premiazione del videoclip “Il verme” al V.I.C. (Videoclip Italia Contest - agosto 2016)

E’ tutto pronto per il campionato nazionale di serie B maschile di pallavolo 2019/20 .

Quest’anno siamo più forti. Questa società ha le carte in regola per ambire anche a risultati importanti. Lo sa bene anche il centrale Antonio Tridici:

A TU PER TU CON ANTONIO TRIDICI

di Guglielmo Casamassima

 

Buongiorno Antonio, la prima cosa che vorrei chiederti é: come è nato e come mai hai deciso di proseguire il rapporto con la Fulgor Tricase?

Il mio rapporto con Tricase nasce poco più di tre anni fa, con il campionato di serie C che è stato il primo di questa nuova società, e prosegue ininterrottamente da allora, tanto è vero che mi sento uno dei senatori, uno dei veterani della squadra, visto che la prossima sarà la mia quarta stagione consecutiva con la casacca della Fulgor. La maglia del Tricase, per me è come una seconda pelle, atteso che dopo aver militato nella file del Ruffano, mia città natale dove ho fatto tutta la trafila delle giovanili, ho praticamente giocato sempre qui, in questo ambiente familiare nel quale mi trovo molto bene.

Riguardo alla squadra allestita per la stagione 2019 2010 cosa pensi? Cosa pensi del campionato che inizierà a Ottobre?

Credo innanzitutto che con la mia conferma, insieme a quella di Muccio, Marzo e Bisanti, la società abbia voluto dare un’impronta solida alla prossima stagione, sia dal punto di vista tecnico tattico ma soprattutto dal punto di vista della tenuta del gruppo, atteso che dalla promozione in serie B, sarà il terzo anno consecutivo che giochiamo insieme e questo per noi rappresenta un segnale di fiducia importante. Negli ultimi anni e anche in questo che sta per iniziare, la società ha investito molto, ha lavorato bene e ogni anno cerca di migliorarsi, tanto è vero che affronteremo con una squadra importante e di ottimo livello, grazie anche ai nuovi arrivi, un campionato che sarà, ancora una volta, di altissimo livello. Sembra quasi che l’aggiunta di un nuovo campionato, quello di A3, non abbia minimamente influito sul livello tecnico del campionato, vedendo gli organici delle squadre che si apprestano a disputare la prossima stagione, che si sono tutte ben attrezzate. Le difficoltà del nuovo campionato è data dalla presenza di numerose squadre campane che si sono rinforzate tutte, sia dalle squadre pugliesi, in particolare Galatina e Casarano, che hanno allestito squadre di grandissimo livello. Non conosco invece ancora gli organici di Martina Franca e Taranto.

Quali le speranza per la prossima stagione?

Quello che mi sento di dire è che daremo il massimo e faremo di tutto per ben figurare. La mia speranza è che il pubblico di Tricase si appassioni sempre di più alla pallavolo e che ci sia sempre vicino, come ha fatto lo scorso anno e, se possibile, anche di più. Lo merita la società che ogni anno si sforza di lavorare sempre meglio per dare soddisfazioni al pubblico tricasino e dei paesi limitrofi.

Tricase,25 luglio 2019.

La dott.ssa Rita De Iaco è il “nuovo” quarto assessore della Giunta Chiuri che amministra la Città di Tricase. La De Iaco è senza deleghe.

Dottore in Legge ha accettato l’incarico proposto dal sindaco Chiuri .

La dott.ssa De Iaco  è alla sua prima esperienza amministrativa .

L’ Esecutivo oggi è quindi così formato: Concetto Scuderi (vice sindaco, unico ad avere deleghe al verde pubblico, igiene ambientale, servizi cimiteriali, protezione civile, patrimonio e manutenzione e Polizia Locale),Rita De Iaco, Lino Peluso e Sonia Sabato, senza deleghe.

di Giuseppe R. Panico

Per una località in crisi economica, quasi esistenziale, per la fuga dei giovani, per la bassa natalità, per essere lontani dalle grandi vie di comunicazione e per la assenza di insediamenti industriali e più avanzate capacità imprenditoriali, la buona politica e il buon “capitale sociale” costituiscono garanzia di sopravvivenza e sviluppo.

A maggior ragione quando, oltre ai finanziamenti per attività statali/assistenziali, spesso superflue e costose o di sola facciata elettorale, rimangono principalmente le marine ed il turismo.

Da noi tale sviluppo è da tempo condizionato dalla presenza del depuratore e nuove costose appendici, dalle acque reflue nella insenatura del Rio, dai vincoli del parco Otranto- Leuca e relative pesanti restrizioni ai fini turistici-insediativi e dal disinteresse verso nuovi significativi servizi (viabilità, parcheggi, discese a mare, posti barca, porti a secco etc.).

Prevale inoltre una cultura del mare troppo conservativa, rivolta alla resurrezione del passato e finanziata dallo Stato o che vede la costa come luogo di abbronzatura, frescura e shows vari e non come stimolo a sport nautici, moderna economia e imprenditoria del mare, benessere anche sanitario, o più avanzate attrattive. Comunque lontane da cementificazione e turismo incolto e massivo, oggi facilitato dal basso costo dei trasporti.

Ci si limita spesso ad affollarsi e solo galleggiare in “paluni”, anfratti e piscine costiere ove, nelle ore di punta, l’igiene ambientale e le troppe creme solari, ben poco lasciano al sapore di mare. Non si spiega diversamente la chiusura alla nautica del porticciolo di Marina Serra, avvenuta per volontà politica (Piano Coste), e carenze tecniche e gestionali mai adeguatamente affrontate Non vi sono barche ora nel porto, lo scalo ed i pochi spazi a terra sono in balia di bagnanti, in acque basse, racchiuse e poco igieniche anche per assenza di adeguato ricambio.

Ma la balneazione non dovrebbe essere nemmeno consentita lungo quello che tuttavia rimane un corridoio di varo ed alaggio. Una ulteriore conferma della nostra abitudine ad una balneazione portuale povera e ristretta (come anche al Porto fra banchina, barche e boe) con divieti spesso violati o “addomesticati”.

Non accolta (nel recente passato), anche l’attivazione “No Cost” al Porto di avanzati servizi a favore delle persone diversamente abili, così apprezzati altrove ambito Lega Navale.

Si preferisce ora indirizzarle (o confinarle) proprio nelle acque interne dell’antico porticciolo, privo di ogni servizio, ma essenziale per la nautica di Marina Serra che non trova posto nel già affollato Porto.

Per i disabili altro che facilitare l’accesso ai comuni siti balneari, come anche a Stabilimenti Balneari e Spiagge Libere con Servizi previsti dal Piano Coste. Purtroppo, per il secondo anno, tale piano ha fatto “Flop”, anche per assenza di quanto la relativa legge consente (nuovi parcheggi, bagni pubblici e posti di pronto soccorso).

Servizi che incentivano ovunque imprenditoria privata, investimenti e occasioni di lavoro, oltre che benessere locale, credibilità e qualità turistica. Non ci resta che augurarci una sua revisione, visto che il turismo salentino è principalmente nautico-balneare.

In tale attesa è auspicabile che a Marina Serra si attivi una corretta gestione dei residui servizi nautici (varo/alaggio, stazionamento, assistenza terra etc), favorendo anche l’iniziativa privata; come pure il coinvolgimento della comunità locale sul Piano Urbanistico costiero o PUG.

Ne è prevista la consegna entro fine anno ma della attuale amministrazione, ancora in crisi assessorile, non si conoscono gli orientamenti. Il tutto lungo una costa vietata in gran parte alla balneazione per “caduta massi” o falesie, anche su scogliere ove i massi in acqua o in testa, bisogna portarseli da casa.

A Marina Serra, Tricase può ora dire di avere una seconda, ma superflua e “innaturale” piscina, in aggiunta a quella ben nota e “naturale”. Le tombe dei nostri nonni che, circa 70 anni fa, decisero con lungimiranza di costruirci e lasciarci un porticciolo, sembrano intanto scoperchiarsi per dare spazio a un ben diverso uso dei loro picconi.

Necessaria/opportuna al Porto, e in grande stile, sul vasto pianoro, già dotato di spiaggetta, sul retro di Punta Cannone, la nostra politica la piscina l’ha invece trovata a Marina Serra, svilendone il potenziale economico e turistico. Intanto, alle scuole professionali locali orientate al mare, si affiancano al Porto corsi di nautica e vela per ragazzi (Lega Navale, Magna Grecia Mare etc) che per il loro futuro sognano il mare per lavoro, sport o cultura. Sogni realizzabili solo con la disponibilità di porti, porticcioli e posti barca, come peraltro di recente sostenuto dalla stessa Commissione Europea, e non certo con la loro chiusura.

Fra i 28 paesi d’Europa l’Italia è il paese che cresce meno e fra i meno acculturati; forse perché anche Tricase offre un valido contributo alla “decrescita infelice” ed alla immigrazione.

Non quella in arrivo via mare da altrove, ma quella di nostri figli e nipoti, da noi spinti lontano dal loro mare per emigrare altrove

"Voli di cantici, d'aromi e d'aria -

Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi"

Dario Muci in concerto a Casa Comi

Mercoledì 24 Luglio - Ore 21.30

Palazzo Comi - Via delle Grazie, 1 Lucugnano di Tricase (Le) - Ingresso Libero

Mercoledì 24 luglio, nell'atrio di Casa Comi a Lucugnano con inizio alle ore 21.30, concerto di Dario Muci che presenterà il suo spettacolo presenterà il suo spettacolo "Sulu", un repertorio tradizionale ed originale che apre uno spaccato sulla società contadina e operaia del Salento e sulle disparità sociali che, oggi come ieri, la caratterizzano. Nei brani di Muci sono presenti richiami alla Resistenza, all’eccidio di Parabita, alla tragedia di San Donaci e alle occupazioni delle terre, oltre che all’Emigrazione, “il Sud di ieri che somiglia al sud di oggi, immobile, inesorabilmente sempre uguale”.

"Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi" è la serie di appuntamenti culturali è organizzata e promossa dall'Associazione di Promozione Sociale "Tina Lambrini - Casa Comi" in collaborazione con a Regione Puglia - Polo Biblio Museale di Lecce, il Comune di Tricase e con il patrocinio della Provincia di Lecce. Media Partner della rassegna è Mondoradio Tuttifrutti.

Il cartellone culturale organizzato dall'Associazione "Tina Lambrini - Casa Comi" prevede concerti, proiezioni, presentazioni, mostre, visite guidate e si svilupperà nei mesi di luglio e agosto con una programmazione (in via di definizione) anche a settembre. Carmine Tundo, i Respiro, Dario Muci, Irene Scardia, Maria Mazzotta, Roberto Esposito, Yaraka Ensamble, Roberto Cotroneo, Giuseppe Goffredo, Alessandro Bozzi e altri ancora saranno ospiti delle iniziative organizzate nell'atrio, nel giardino e negli altri spazi di Casa Comi.

Durante la serata sarà possibile visitare la Casa Museo di Girolamo Comi accompagnati dai volontari dell'associazione che collabora con Regione Puglia e Provincia di Lecce con l'obiettivo di valorizzare e rendere sempre più fruibile e dinamico uno dei luoghi più suggestivi del Salento.

La biblioteca custodita nella casa di Comi rappresenta un archivio storico (una biblioteca di gusto) tra i più preziosi della Puglia, composto da circa 3000 volumi con oltre 1100 testi francesi. Arricchiscono questo luogo i preziosi manoscritti, l'epistolario, i fondi Valli, Fuortes e UDI Macare.

La visita a Casa Comi è un viaggio immersivo alla scoperta di uno personaggi più significativi e rappresentativi del '900 pugliese.

Prenotazione di visite guidate e informazioni ai numeri 380/4580810 - 328/4224666

 

L’Associazione “Vito Raeli” di Tricase, con il “Premio Turris Magna” – Città di Tricase, che ne è propaggine della stessa,vara anche per l’edizione 2019 il “Premio Salento Arte” per l’Arte Contemporanea.

La Giuria è presieduta dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea. Come per le scorse edizioni, sono stati invitati artisti provenienti da tutta Italia, che hanno prodotto delle monografie sul tema: Omaggio a Don Tonino Bello.

Gli artisti partecipanti di questa edizione sono: Mario Benedetto, Tiziana Coccia, Francesco Cutugno, Annamaria Fazio, Sergio Gimelli, Bruno Mangiaterra, Marco Mariano, Alessandro Nastasio, Camillo Pennisi, Patrizia Quadrelli, Antonio Rizzello, Eugenia Serafini, Marisa Settembrini, Paola Scialpi, Chiara Silva, Laura Stringini, Francesco Toniutti.

La Giuria del Premio ha indicato come vincitore del concorso il prof. Marco Mariano, da Copertino. Laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, il prof. Mariano attualmente è docente, titolare della cattedra di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, dove insegna anche Tecniche di Fonderia e Metodi di Scultura Sacra Contemporanea.

Le opere rimarranno esposte dal 27 luglio al 16 agosto, nella Chiesa di San Domenico in Tricase.

Dopodiché, come ci dice il Presidente dell’Associazione Giuseppe Colazzo, le opere entreranno a far parte di una istituenda Pinacoteca dell’Associazione.

di Ercole Morciano

È il titolo che il vescovo Vito Angiuli ha dato al suo discorso in occasione della cittadinanza onoraria conferitagli a Palazzo Gallone il 4 luglio scorso.

Un bel discorso che rischia di passare inosservato, considerata la scarsa pubblicizzazione dell’evento, annunciato alla cittadinanza dal semplice avviso di convocazione del consiglio comunale, quando forse avrebbe meritato almeno un manifesto per rendere pubbliche le motivazioni.

Lungi da me fare polemica; il mio solo intento è “storicizzare” l’evento e pertanto tenterò una sintesi del discorso – 8 cartelle dense di contenuti – chiedendo scusa in anticipo se non vi riuscirò appieno, perché lo spazio è sempre tiranno.

In apertura il vescovo afferma di sentirsi già “cittadino onorario di fatto” e di nutrire per Tricase – come per gli altri popoli della diocesi – un “amore personale” dimostrato per noi in tutte le occasioni – e sono veramente molte – che lo hanno visto presente nella nostra città, il cui territorio comunale comprende ben otto parrocchie e la cappellania ospedaliera.

Per mons. Angiuli essere cittadino onorario “non è solo un titolo di onore ma un invito a sentirsi parte viva della città” vista come un “organismo vivente che si è costruito con le sue alterne vicende, consapevole di essere inserito in una storia più grande”.

Ogni città ha una sua fisionomia, ha “i suoi valori e i suoi tesori”, ha insomma una “sua identità” grazie alla quale i suoi abitanti si identificano e si distinguono.

L’identità non è comunque data una volta per sempre – ha affermato il presule – essa è “una realtà vivente” che deve essere sempre aperta e – come l’aveva immaginata Giorgio La Pira, il profetico sindaco di Firenze – collegata alle altre città per formare un “unico grandioso organismo vivente”.

Anche Tricase deve avere una “identità aperta e plurale” che vuol dire “identità popolare” in quanto unisce più persone che hanno una storia comune e si “sentono parte di un unico destino”. Anche Tricase ha generato “eroi, modelli e guide che interpretano, rafforzano, innovano la comune identità…fari luminosi per orientare tutti, verso ciò che è patrimonio comune”.

Per dimostrare tale assunto, il vescovo Angiuli ha scelto tre illustri “padri nobili” che con la loro opera “hanno esaltato la comune identità di questa città” e non si può che condividere la sua scelta: l’on. Giuseppe Codacci-Pisanelli, il card. Giovanni Panico e don Tonino Bello.

Ovviamente – mi permetto di aggiungere – ve ne sono altri, anche meno caratterizzati dal punto di vista della fede, ma pienamente rispondenti al vissuto dei valori umani e cristiani respirati nel nostro ambiente, perché trasversali ai ceti sociali e alle altre differenze; di molti, compresi i tre testimoni scelti dal vescovo, io stesso ho raccolto le biografie nel mio libro “Tricasini” del 2005.

L’on. Giuseppe Codacci-Pisanelli ha dimostrato che “la contrapposizione tra cultura ‘alta‘ e cultura popolare è fuorviante”, perché la prima è una “elaborazione intensiva” della seconda.

Il card. Giovanni Panico “è l’emblema dell’amore per il proprio paese…e incarna la virtù per eccellenza del cristiano, la carità”.

Don Tonino “è l’insuperato esempio di unità tra cultura e carità”.

Essi hanno pertanto tracciato “la vera identità culturale di Tricase, qualificandola come città di cultura e di carità.

Gli insegnamenti di questi tre profeti e testimoni “di gioia, gratitudine e gratuità” durano per sempre: essi non vogliono “parate celebrative”; li dobbiamo ricordare per poterli imitare affinché “il loro esempio diventi forza propulsiva per dare futuro al tempo presente”.

Ci invitano a pensare in grande e “sulle loro spalle” ci fanno intravedere come la Puglia, il Mezzogiorno e il Mediterraneo costituiscono il contesto in cui discernere i segni dei tempi. Significativo l’appello finale di mons. Angiuli: “questa cerimonia avrà un senso se risveglierà in noi la necessità di promuovere un nuovo ed entusiasmante protagonismo del nostro Sud.

Saldamente ancorati sulle spalle di questi tre giganti, noi cittadini di Tricase, dovremmo ritornare, insieme con loro, sul molo a fissare lo sguardo sul Mediterraneo, per fare memorie di antiche melodie che accarezzano l’animo e leniscono le ferite, per guardare in lontananza orizzonti sconfinati e sognare insieme primavere cariche di futuro”. Mons. Vito Angiuli è il secondo vescovo, dopo don Tonino, a ricevere la cittadinanza onoraria di Tricase ed è il primo vescovo della diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca a onorarci della sua cittadinanza: siamo certi che egli conserverà per sempre nel suo cuore un posto di speciale affetto e preghiera per noi e per la nostra città, che gli è grata per la sua benefica azione di Pastore e di Uomo.

Consiglio la lettura integrale del discorso pubblicato dall’11 luglio scorso sul sito www.diocesiugento.org

Ci sono momenti in cui si sente il bisogno di correre in avanti, di sognare mete nuove, di progettare traguardi coraggiosi. Ci sono momenti in cui anche le pagine più belle devono essere voltate perché non vedi l’ora di sapere come va avanti la storia…

E così, dopo cinque anni di attività sul territorio, pochi giorni fa la società sportiva rugbistica più a sud della Puglia, il Tricase Rugby, ha voltato ufficialmente pagina, iniziando un nuovo capitolo della sua storia con una nuova veste, nuovi progetti, un nuovo nome: “I Messapi Rugby Club”.

 

“Abbiamo scelto questo nome per dimostrare ancora di più il legame con il nostro territorio, inteso in senso più ampio, e non circoscritto a un singolo Comune: riferendoci ai Messapi, popolo guerriero presente nella Puglia meridionale già dall’VIII secolo, noi rendiamo omaggio alla storia della nostra terra, alla forza, al coraggio e alla determinazione dei suoi abitanti.

Ogni volta che prendiamo in mano la palla ovale, è come se avessimo tutto il Mondo nelle nostre mani, ma allo stesso tempo sentiamo che questo sport ha le stesse radici del nostro Salento, gli stessi valori della nostra gente: saper lottare per raggiungere la meta, sostegno ai più deboli, condivisione, perseveranza nelle difficoltà”.

Perciò la società è già al lavoro per definire la programmazione sportiva della prossima stagione, saranno riproposti i progetti di team building in collaborazione con “AKKA-formazione” di Sergio ZORZI, ci saranno importanti occasioni di formazione e aggiornamento per i ragazzi della scuola rugby e per lo staff tecnico grazie alla rete che la Federazione Italiana Rugby sta incentivando su tutto il territorio nazionale ed estero, si realizzeranno progetti ed eventi di promozione umana e sociale. Perché il rugby non è solo uno sport…è uno stile di vita!

Si prospetta una stagione impegnativa, ma i principi che la società ha posto come basi della propria mission sono "Avanzare, sostenere e continuare ad avanzare", con coraggio e determinazione, proprio come un guerriero. “Vogliamo continuare a portare avanti questi valori, vogliamo continuare a promuovere il gioco del Rugby perché diventi parte integrante della storia del nostro Salento, per i bambini, gli adulti, donne e uomini, senza lasciare indietro nessuno”.

Tra poco partirà la nostra campagna di tesseramento: seguiteci su Facebook, continuate a sostenerci, partecipate ai nostri open-day, venite a giocare con noi!

“I Messapi Rugby Club”… dalle nostre radici il nostro futuro.

 

di Alessandro Distante

La nomina del dott. Scuderi ad assessore del Comune di Tricase risponde alla esigenza, evidentemente ravvisata dal Sindaco Chiuri, di avere in Giunta tecnici esperti, profondi conoscitori della macchina amministrativa comunale.

Si tratta della nomina di una persona di indubbie capacità alla quale auguriamo buon lavoro. Quello che, invece, sorprende è che il neo Assessore sia stato nominato anche Vice Sindaco, che è un ruolo di sicuro peso politico.

In questo senso, la scelta fa emergere una evidente volontà di Chiuri di rimarcare la sua “neutralità” politica e partitica e di non creare o acuire possibili contrasti con le liste che lo appoggiano il cui equilibrio poteva essere alterato da una scelta in favore di esponenti dell’una o dell’altra.

L’incarico assessorile consolida quella che sembra essere una peculiarità delle Amministrazioni tricasine; dopo la sindacatura di Antonio Coppola, già responsabile dell’Ufficio Tecnico e dopo la quasi candidatura di altro Funzionario comunale, ora la nomina a vice sindaco di un ex funzionario comunale. Verrebbe da dire che a Tricase fare gestione amministrativa prepari a fare poi politica.

Ma tutto ciò pone interessanti questioni:

a) E’ opportuno che ad amministrare siano i funzionari, seppure in aspettativa oppure da poco collocati a riposo? Rischia di venire meno quella distinzione e separazione tra politica ed amministrazione che è alla base dell’attuale ordinamento degli Enti Locali che vede nel Sindaco e nella Giunta (e quindi anche negli assessori) la paternità e la responsabilità delle scelte politiche e nei Funzionari (tecnici) la responsabilità della attuazione di quelle scelte che è il campo proprio della gestione.

b) Un tecnico che viene dallo stesso apparato amministrativo non rischia di diventare un doppione del tecnico dipendente del Comune? E questo non rischia di creare sovrapposizioni o, peggio, gelosie e antagonismi e quindi disfunzioni?

c) Ma poi ed allargando lo spettro di analisi: se bastassero i tecnici per bene amministrare dove sarebbe lo spazio per i politici? E la domanda ne introduce una più radicale: vi è oggi uno spazio per la politica oppure tutto è tecnica e al posto dei politici vi sono i tecnocrati? In un contesto nel quale, anche a livello nazionale, si esalta il governo del “buon senso” che rifugge dalle appartenenze ideologiche, ben si inseriscono nomine di tecnici che prendono il posto dei politici.

d) Ma può essere questa la strada migliore? Un buon Comune ha bisogno di gestire ma ha anche bisogno di progettare e di volare alto. E’ per questo che la gestione è affidata ai tecnici/dipendenti e la programmazione e progettazione ai politici. Se salta questa distinzione, salta l’intero impianto di una buona amministrazione, con la riduzione degli spazi della politica e, in definitiva, della democrazia se è vero –come è vero- che i politici, a differenza dei tecnici, sono scelti attraverso il voto dei cittadini.

Ritorna anche quest’anno il prestigioso appuntamento con il “Premio Turris Magna – Città di Tricase” che si terrà il 25 luglio, presso la Sala Ricevimenti Aia Nova.

L’evento è organizzato dall’Associazione “Vito Raeli” con il patrocinio del Comune di Tricase, della Provincia di Lecce e dell’Università del Salento.

Come ci dice il presidente dell’Associazione, Giuseppe Colazzo: “Da oltre vent’anni, il Premio Turris Magna viene assegnato a personalità che si sono distinte nella loro storia professionale, artistica, culturale e sociale, per attaccamento alla terra e per la promozione del Salento”. Per l’edizione 2019, la giuria del Premio, presieduta dal prof. Hervé Cavallera, tra le tante segnalazioni ricevute, ha deciso di assegnare la prestigiosa targa realizzata dall’artista Ilaria De Marco, a:

Padre Gino Buccarello, Ministro Generale dell’Ordine della Ordine della Santissima Trinità

Massimo Giuseppe Viola, Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia generale e d’urgenza,dell’Ospedale “Cardinale Panico” in Tricase

Marcello Piccinni, amministratore unico di Fiusis srl;

Tonio Tondo, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”;

Giovanni Zappatore, cofondatore di BionIT Labs S.r.l.;

Azienda Vinicola Cantele;

Cosimo Turco, cofondatore di Expo Marmo Tricase.

Come per gli anni precedenti, anche quest’anno, verrà assegnato un premio speciale per la Sezione Arte Contemporanea; presieduto e curato dal prof. Carlo Franza, il “Premio Salento Arte”, richiama le opere monografiche di diversi artisti di levatura nazionale e internazionale, su un tema assegnato annualmente dalla giuria. Tema dell’edizione 2019 è: “Don Tonino Bello”.

Dopo la premiazione del vincitore, le opere rimarranno esposte dal 27 luglio al 16 agosto, nella Chiesa di San Domenico in Tricase.

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