Animali,se il padrone non pulisce multe da 50 euro. Sedici infrazioni in pochi giorni.

Linea dura in Città contro chi non pulisce le deiezioni dell’amico a quattro zampe.

E contro chi viene beccato non “attrezzato”.

 

La Polizia Locale, con il Comandante il dott. Angelo Lanzilotti nel corso di un servizio specificamente predisposto ed organizzato dal personale appartenente al Comando di Polizia Locale della Città di Tricase ha proceduto al controllo della corretta conduzione degli animali d'affezione, procedendo a contestare, agli incauti proprietari 16 infrazioni al vigente regolamento di Polizia Locale.

In più occasioni è stato riscontrato come gli animali venissero liberati sulla pubblica via, senza alcun controllo. Nella maggior parte dei casi i proprietari non provvedevano a recuperare e smaltire correttamente gli escrementi dei propri animali oppure, seppur recuperandoli dal marciapiede nell’immediatezza, provvedevano a disfarsene in altro luogo.

I servizi sono stati condotti, dal personale comandato, anche in borghese, sia nel capoluogo che nelle frazioni di Lucugnano e Depressa e nelle marine di Tricase Porto e Marina Serra.

Dunque, ci comunica il Comandante Lanzilotti “l'azione repressiva condotta contribuisca a sensibilizzare la cittadinanza ad una più fattiva collaborazione al rispetto ed al mantenimento del decoro urbano. Inoltre il regolamento precisa che tra gli obblighi introdotti per i proprietari c’è l’essere sempre forniti di strumenti idonei a raccogliere le eventuali deiezioni prodotte dai loro animali, quali palette, sacchetti o altre attrezzature necessarie, oltre a ciò c’è l’obbligo di raccogliere immediatamente gli escrementi prodotti dagli stessi su area pubblica o di uso pubblico sull’intero territorio comunale con idonei involucri o sacchetti chiusi a provata tenuta all’acqua”

 

di Ercole Morciano

Con un senso di tristezza ho assistito, la mattina di giovedì scorso 4 luglio, alla rimozione della statua di don Tonino Bello dalla sua sede di piazza Dell’Abate.

Pur non essendo il massimo dell’arte bronzea, ne apprezzavo la funzione di memoria affettuosa per i Tricasini verso il loro parroco e di stimolo alla preghiera di protezione giacché da subito l’abbiamo considerato santo, anticipando il processo canonico che giustamente previsto dalla Chiesa.

Tanti, specialmente persone del popolo, si segnavano semplicemente o sostavano per una breve preghiera d’intercessione. Ora del monumento è rimasta l’aiola e il masso informe, già basamento della statua.

È ovvio che dovendo risistemare l’area della piazza occorre pensare a nuove soluzioni.

L’idea che voglio condividere con i Tricasini è quella di collocare al centro dell’area ex monumentale, da ridurre se necessario, il busto dell’on. avv. (Ippazio) Antonio Dell’Abate,titolare della piazza.

 

Su di lui scrisse nel 1990 Giuseppe Pisanelli in uno dei suoi libri su Tricase e io stesso gli dedicai un’ampia scheda biografica sul mensile tricasino “Nuove Opinioni” n. 11/1192, pp. 6-8.

Nato a Tricase, “terra feconda di giuristi”, il 10 giugno 1864 da Ciro e Angela Greco di Nociglia, completati gli studi liceali, nel 1882 Antonio Dell’Abate s’iscrive alla facoltà di legge dell’università di Bologna.

Agli studi giuridici unisce interessi letterari e, all’età di 20anni, inizia a pubblicare suoi lavori con case editrici di livello nazionale. Laureatosi il 4 luglio 1886, si trasferisce da Tricase a Lecce per motivi professionali e diviene discepolo di Francesco Rubichi, gloria del Foro leccese, dal quale riceve un’amicizia affettuosa e costante che durerà per tutta la vita.

Nel campo politico Antonio Dell’Abate è un liberale vicino alle posizioni radicali di Francesco Rubichi, Antonio De Viti De Marco e Vito Fazzi. Giovanissimo consigliere provinciale di Terra d’Otranto (1889) e consigliere comunale di Tricase (1892), nel 1919 è eletto deputato in una lista d’opposizione e con Antonio De Viti De Marco aderisce al gruppo parlamentare “Rinnovamento” d’ispirazione radicale. L’impegno politico e sociale per il progresso della Terra d’Otranto e per la difesa dei ceti subalterni continua con passione costante anche nel parlamento.

Alla Camera interviene tra l’altro per stimolare la continuazione dei lavori dell’acquedotto pugliese sospesi dal governo; memorabile il lucido intervento nel 1920, in seguito all’eccidio di Monteroni e ai fatti di Otranto, per condannare la spietatezza della politica nittiana dell’ordine pubblico, perpetrata contro cittadini inermi che manifestavano per l’aumento del prezzo del pane.

Nell’ottobre 1920 è rieletto, per collegio di Lecce, consigliere provinciale di Terra d’Otranto.

Nella primavera del 1921 la Camera è sciolta e Antonio Dell’Abate non viene rieletto per pochi voti a causa del cinico gioco delle preferenze del sistema proporzionale. Tricase lo premiò con 2491 voti (secondo solo all’on. Alfredo Codacci-Pisanelli, candidato nella stessa lista, che ne ebbe 2534) ed egli le rimarrà grato per sempre. Antonio Dell’Abate lascia poco dopo la politica: il fascismo di cui aveva presagito il pericolo e al quale negherà sempre il sostegno, è alle porte ed egli decide di dedicarsi appieno alla sua vita di avvocato, di studioso, di oratore di letterato.

Se c’è un luogo elettivo nel quale lo spirito libero di Antonio Dell’Abate fa maggiormente rifulgere la sua arte oratoria, questo è senz’altro il Foro. Così lo ricordava il giudice Cataldo Motta senior poco dopo la morte:«…quando Egli si levava a parlare taceva ogni voce, e si acceleravano i battiti del cuore.

Da un esordio a mezza voce, calmo e sereno, si arroventava l’animo dell’oratore illustre quando si addentrava nel vivo della causa…e dopo aver tenuto l’uditorio attanagliato alla forza delle sue argomentazioni, sempre confortate da impeccabile dimostrazione, prorompeva il successo: e ne contò tanti». Indimenticabile resta per noi Tricasini la difesa dei carcerati per lo sciopero del maggio 1935 e il suo patrocinio gratuito per i più poveri. Antonio Dell’Abate rimase sempre legato a Tricase e al porto passava le sue ferie estive.

Qui aveva fatto costruire a fine Ottocento la bella villa di stile eclettico, in forma di castello, che si affaccia sull’area portuale; dedicata alla moglie Maria, è diventata il simbolo della nostra marina. L’avvocato Dell’Abate morì a Lecce l’8 ottobre 1942 e le sue spoglie riposano nel nuovo cimitero di Tricase nella tomba fatta costruire dal figlio adottivo Ciro Miranda Dell’Abate.

Vi sono molte altre notizie che qualificano lo spessore umano, civile e professionale di Antonio Dell’Abate che qui non ho potuto riportare per motivi di spazio.

La mia idea è iniziare una raccolta fondi per un busto da collocare nella piazzetta omonima. Comincio io la sottoscrizione con l’impegno di versare 50€ e invito coloro che aderiscono a sottoscrivere una qualsiasi somma, anche modesta, attraverso il mio indirizzo mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o telefonicamente (0833.544716).

Sono certo che i parenti rimasti non faranno mancare il loro apporto.

Appena sarà sufficiente il numero delle sottoscrizioni (che pubblicherò sul Volantino), sarà mia cura convocare l’assemblea degli aderenti per dar vita ad un’associazione temporanea ed eleggere il presidente e il cassiere.

In quella sede verseremo gli importi sottoscritti e prenderemo democraticamente le comuni decisioni

Palazzo Gallone, 15 luglio 2019. E’ arrivato il “nuovo” vicesindaco, il dott. Scuderi.

Manca una donna per completare la Giunta. 

Ma il sindaco Chiuri non accetta consigli da nessuno!

Neanche dal Padreterno!

 

Interviene l’opposizione

 

I CONSIGLIERI GRUPPO MISTO NUNZIO DELL’ABATE E VITO ZOCCO

Siamo di fronte ad una schizofrenia acuta ed irreversibile determinata da uno smisurato egocentrismo e non ci capacitiamo come i colleghi di maggioranza ed i due assessori risparmiati dalla mannaia ma spogliati delle deleghe ancora lo accompagnino, ne va di mezzo anche la loro dignità umana e politica se cedono al continuo ricatto “o si fa a modo mio o ce ne andiamo a casa”.

Ampia stima e da sempre nei confronti dell’ex funzionario comunale designato, che mi auguro abbia compreso con chi abbia a che fare, ma siamo fuori da ogni sensato ragionamento politico. Chiuri ha sancito il proprio fallimento, di cui per la verità abbiamo avuto sentore sin dai suoi primi passi, ed oggi nella scelta dell’esecutivo passa dal criterio dei “più suffragati” a quello “degli esterni”, come se nulla fosse, mandando a farsi benedire quel senso di pacificazione tanto propugnato in campagna elettorale e lasciando il posto al “tutti contro tutti”.

Infine proprio non ce la fa a costituire una Giunta rispettosa anche dei principi di diritto, quella di un mese fa non conteneva la figura del vicesindaco, questa il rispetto della quota rosa.

Di una cosa non possiamo dolerci, la novità della location e dei contenuti dell’Estate Tricasina, Palazzo Gallone,dove si alterna comicità e tragedia

 

PARTITO DEMOCRATICO TRICASE 

Ancora una volta il Sindaco ci da prova della sua totale incapacità politica e amministrativa, ancora una volta "sceglie di non scegliere".

Ha scelto un ex dirigente del Comune in pensione come nuovo assessore, e non uno fra gli 80 candidati che lo hanno sostenuto durante le amministrative del 2017.

Come se non bastasse poi, agli assessori Sabato e Peluso ancora nessuna delega assegnata, a differenza di quanto succede per il nuovo Vicesindaco.

Nessuna critica alla persona, stimata e apprezzata per il lavoro svolto negli anni di servizio, ma crediamo - da sempre - nel primato della politica sulla burocrazia.

Tricase e i tricasini meritano di meglio.

Non serve più la gestione dell'ordinario, ma un piano che proietti Tricase nel futuro.

E questo non può farlo Chiuri.

 

Con le recenti nuove nomine del vescovo mons. Vito Angiuli, don William Del Vecchio, parroco della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo di Caprarica di Tricase, sarà trasferito nella parrocchia “Santa Sofia” di Corsano.

Don William concluderà così il suo periodo di permanenza nella nostra parrocchia iniziato nel 2010. Proprio come accade in una famiglia, non è mai semplice dover salutare chi è prossimo a partire, chi, tra nuovi stimoli e qualche timore, è pronto a immergersi in una nuova esperienza.

A don William la nostra parrocchia sarà per sempre grata: a lui va il merito di essere entrato in punta di piedi in una realtà viva, riuscendo però a far emergere sin da subito quei valori che poi lo avrebbero contraddistinto durante tutti questi anni e cioè il rispetto, la voglia di fare ed una forte fede.

Grazie alla sua laboriosità, condita da un carattere gioviale e sempre pronto al dialogo, favorito anche dalla giovane età, è riuscito ad introdurre in parrocchia alcune novità importanti: l’attenzione per la preghiera su tutte, con la scelta di vivere, una volta a settimana un momento di adorazione eucaristica comunitario e la riscoperta di un’antichissima tradizione legata alla comunità di Caprarica e cioè la consacrazione delle famiglie al Sacro Cuore di Gesù, re introdotta da alcuni anni e che si rinnova ogni anno durante la celebrazione delle Quarantore Eucaristiche, nel periodo quaresimale.

Il tutto è stato sugellato da una costante attenzione per l’antica devozione da parte dei capraricesi per la Madonna di Fatima. E’ del 2013 la costruzione del “Viale dell’Angelo”, un sentiero ricavato dal boschetto situato in prossimità del Santuario, divenuto ormai un punto di riferimento non solo per i numerosi pellegrini, ma anche per tutta la cittadinanza, che ha scoperto un luogo semplice ma immerso nella natura, ideale per gite fuori porta, passeggiate o pic-nic in famiglia.

Di recente, lo stesso don William ha voluto fortemente che, all’interno dello stesso santuario, venissero traslati i resti mortali di don Tommaso Piri, colui che per primo volle l’edificazione della chiesetta dedicata alla Vergine. E’ già in cantiere, per di più, un progetto di ristrutturazione della casa del pellegrino, situata nelle vicinanze del santuario.

Il nome di don William Del Vecchio verrà per sempre ricordato dalla comunità di Sant’Andrea Apostolo anche per l’imponente restauro operato alla chiesa parrocchiale e ultimato nel 2013, un’opera che è stata realizzata grazie alla volontà e al contributo dei fedeli e attraverso la quale è stata data nuova linfa ad un prezioso, quanto storico, edificio. Da non dimenticare, inoltre, la ristrutturazione dell’auditorium parrocchiale, dedicato a don Eugenio Licchetta.

Quest’ultimo resta costantemente nei cuori di tutta la comunità di Caprarica di Tricase, nonché al centro dei ricordi e della preghiera dei fedeli. Non sono ancora iniziati i lavori di restauro della Confraternita dell’Immacolata, sebbene tutta la documentazione necessaria sia stata già stilata e pronta per l’inizio dei lavori.

Un giovane sacerdote come don William ha, inoltre, avuto sempre un occhio di riguardo per tutti i giovani della parrocchia di Sant’Andrea. Per loro ha restaurato e ampliato alcuni locali parrocchiali, facendo così nascere, nel 2015, l’oratorio “Il Cantiere e le Stelle”, un luogo sano dove i giovani hanno la possibilità di incontrarsi quotidianamente e crescere nella fede e nella persona, attraverso i settimanali incontri di formazione e attraverso iniziative che li vedono sempre protagonisti e con le quali gli stessi giovani vengono costantemente stimolati.

Come conseguenza di ciò, ha preso forma il progetto dell’oratorio invernale, giornate in cui i giovani si rendono disponibili all’animazione per i bambini e, soprattutto, l’esperienza del grest estivo, giunto quest’anno alla trentesima edizione nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo.

Parallelamente all’attenzione per il mondo giovanile vi è stata la cura e la vicinanza nei confronti degli anziani e degli ammalati della nostra comunità, periodicamente visitati e confortati dai sacramenti o solo da una parola.

In conclusione, desideriamo rivolgere il grazie più sincero al nostro parroco per il lavoro svolto in questi anni e per essersi prodigato al meglio delle proprie possibilità per la comunità di Caprarica di Tricase. Siamo felici di aver conosciuto una persona come don William e di aver trascorso insieme una parte della nostra vita parrocchiale.

A lui auguriamo il meglio per il prosieguo del suo cammino pastorale. Siamo convinti che riuscirà a portare la sua genuinità anche nella nuova parrocchia “Santa Sofia” di Corsano.

Sabato, 13 luglio 2019

Tricase.“ Accetto solo per la città di Tricase.Cercherò di fare del mio meglio.

E’ la mia prima esperienza in un amministrazione comunale”.

Si presenta così il dott. Concetto Scuderi, nuovo vice sindaco della città di Tricase.

Il sindaco Chiuri nomina suo vice l’ex dipendente comunale oggi in pensione.

Per l’ex responsabile dell’ufficio ambiente del Comune anche le deleghe al verde pubblico, igiene ambientale, servizi cimiteriali, protezione civile, patrimonio e manutenzione e Polizia Locale

 

di Alessandro Distante

Si chiude con un nulla di fatto la causa intentata dall’Amministrazione Chiuri contro le Ordinanze del Garante che irrogavano al Comune di Tricase sanzioni per circa 40 mila euro per violazioni della privacy.

La vicenda nasce dall’avvenuta pubblicazione nell’albo pretorio comunale di due determinazioni a firma del Responsabile dei Servizi Sociali, contenenti la prima i nominativi dei bambini di famiglie disagiate che usufruivano della mensa scolastica in forma agevolata mentre con il secondo atto si rendevano note le generalità di minori con invalidità civile esonerati dal pagamento della refezione scolastica.

Nulla di doloso, per carità, ma nondimeno sufficientemente grave per far insorgere i genitori degli interessati e alcuni cittadini che segnalarono il fatto all’Autorità garante per la protezione dei dati personali; questa, con distinte Ordinanze, irrogò al Comune di Tricase sanzioni per complessivi 40 mila euro.

Pronte le controdeduzioni dell’allora Amministrazione Coppola che, invano, cercò di giustificare l’errore segnalando la pronta rimozione dal sito istituzionale dei documenti “incriminati”.

Con deliberazione n. 31 del 02/02/2018, la Giunta Chiuri, in continuità con la linea tenuta dalla precedente Amministrazione, conferì incarico legale per proporre opposizione alle ordinanze.

Il Tribunale di Lecce, tuttavia, con decisione del 13 novembre 2018 ha solo ridotto la prima sanzione da pagare a 4000 euro (anziché 10000), rigettando l’opposizione con riguardo alla seconda violazione ritenuta più grave perché relativa alla diffusione di dati inerenti “le gravi condizioni di salute di diversi minorenni”.

Il Comune di Tricase, inoltre, è stato condannato a pagare le spese di giudizio liquidate in circa 2000 euro.

In conclusione, a conti fatti, fra spese legali del difensore comunale e spese di controparte, il conto è di circa 35.000 euro e non resta che da chiedersi chi li dovrà pagare: ancora i cittadini?

Intanto si registra il silenzio della politica che non ha ancora discusso del debito fuori bilancio in Consiglio Comunale, nonostante lo stesso sia afferente al precedente esercizio finanziario.

di Giovanni Calabrese

Artistiche armonie e la tappa salentina del Counterpoint

festival con ospiti da Francia e USA!

Artistiche armonie è una serata in cui in un delicato equilibrio si incontrano musica, letteratura e pittura, per il terzo anno consecutivo è partner del Counterpoint Festival, importantissimo festival di musica da camera e composizione con sede principale a New York.

Il sindaco di Tiggiano, Giacomo Cazzato, così si esprime in riferimento all’evento: “Credo che ospitare un evento di spessore internazionale sia motivo di vanto per il nostro paese che prova a strutturarsi come crocevia culturale ed artistico nel sud Salento.

Da quattro anni grazie all’instancabile lavoro di Giuseppe Alessio e Giovanni Calabrese giungono a Tiggiano artisti provenienti da tutto il mondo e con essi un numeroso pubblico. Anche quest’anno vivremo una grande serata all’insegna dell’arte con un programma di alta qualità”.

L’atrio di Palazzo Serafini Sauli sarà impreziosito dalle scenografie artistiche di Giuseppe Alessio e la voce di Pasquale Santoro darà anima ai racconti dello scrittore salentino Graziano Gala.

La serata vedrà la partecipazione straordinaria di Linda Wetherill accompagnata al pianoforte da Giovanni Calabrese.

L’appuntamento, in cui verrà presentato in prima mondiale il brano “Athique” di Filippo Zapponi vincitore del Counterpoint 2018, è patrocinato da Comune di Tiggiano, Unione dei Comuni

Terre di Leuca è inserito nella stagione della Camerata Musicale Salentina ed è una proposta del progetto EXPE365 della Diocesi Ugento S.M. di Leuca.

Domenica 14 luglio ore 21.00 Palazzo Serafini Sauli di Tiggiano.

Ingresso libero con sorpresa finale!

Mercoledì 10 luglio, nell'atrio di Casa Comi a Lucugnano con inizio alle ore 21.30, concerto dei Respiro (Lara Ingrosso - Voce, loop, multieffetto, multi-pad, tastierae Francesco Del Prete - Violino elettroacustico, loop, multieffetto) per il secondo appuntamento musicale di"Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi". La serie di appuntamenti culturali è organizzata e promossa dall'Associazione di Promozione Sociale "Tina Lambrini - Casa Comi" in collaborazione con a Regione Puglia - Polo Biblio Museale di Lecce, il Comune di Tricase e con il patrocinio della Provincia di Lecce. Media Partner della rassegna è Mondoradio Tuttifrutti.

Il cartellone culturale organizzato dall'Associazione "Tina Lambrini - Casa Comi" prevede concerti, proiezioni, presentazioni, mostre, visite guidate e si svilupperà nei mesi di luglio e agosto con una programmazione (in via di definizione) anche a settembre. Carmine Tundo, i Respiro, Dario Muci, Irene Scardia, Maria Mazzotta, Roberto Esposito, Yaraka Ensamble, Roberto Cotroneo, Giuseppe Goffredo, Alessandro Bozzi e altri ancora saranno ospiti delle iniziative organizzate nell'atrio, nel giardino e negli altri spazi di Casa Comi.

Durante la serata sarà possibile visitare la Casa Museo di Girolamo Comi accompagnati dai volontari dell'associazione che collabora con Regione Puglia e Provincia di Lecce con l'obiettivo di valorizzare e rendere sempre più fruibile e dinamico uno dei luoghi più suggestivi del Salento.

La biblioteca custodita nella casa di Comi rappresenta un archivio storico (una biblioteca di gusto) tra i più preziosi della Puglia, composto da circa 3000 volumi con oltre 1100 testi francesi. Arricchiscono questo luogo i preziosi manoscritti, l'epistolario, i fondi Valli, Fuortes e UDI Macare.

La visita a Casa Comi è un viaggio immersivo alla scoperta di uno personaggi più significativi e rappresentativi del '900 pugliese.

RESPIRO

Il progetto Respiro nasce dall'incontro tra due personalità forti e appassionate in continua evoluzione e sperimentazione, la voce di Lara Ingrosso e il violino di Francesco Del Prete.

Un soffio di note e parole che diviene pulsante con l’aggiunta di multi-pad e sequenze di elettronica. In una sola parola: Respiro.

Un violino elettroacustico e una voce, generano un insieme inaspettato di sonorità differenti, superando lo stereotipo che li identifica come strumenti prettamente melodici. La magia si compie sul palco, quando i musicisti sulla scena sono solo due ma nell'aria il suono è quello di un’orchestra: merito dell’uso sapiente di pedaliere multi-effetto, loop-machine, percussioni elettroniche e tastiere attraverso i quali Francesco e Lara propongono il loro repertorio di brani originali.

Il 28 Febbraio 2018 esce sugli store per Discographia Clandestina il loro secondo album di brani pop d'autore/ elettro-pop: Un POPositivo.

Il progetto ha ricevuto undici premi d'importanza nazionale ed ha alle spalle un importante storico di concerti in tutta Italia.

Tra i traguardi più importanti che il duo ha ottenuto dal 2013 ad oggi, vi sono undici riconoscimenti nazionali, il servizio di Vincenzo Mollica durante una puntata del suo programma “Do Re Ciak Gulp” su RAI1, il live per RSI (Radio Televisione Svizzera) durante l'ultima Fiera del libro di Torino, l’apertura del concerto dei Marlene Kunz al Fabrique di Milano a Marzo 2016, l’assegnazione della “Targa d’autore controcorrente” per il disco “A forma d’ali” nel 2016 e il 1° premio al Premio Mauro Carratta 2017 e il loro concerto Live presso gli studi di RSI (Radiotelevisione Svizzera) a Lugano nell'ottobre 2018.

Altri riconoscimenti: 1° premio al Limatola Festival (Caserta - luglio 2013); premio Rivelazione al Premio Lunezia (Carrara - luglio 2013); premio miglior arrangiamento Autore Controcorrente (Samuele Bersani) e premio miglior Personalità Controcorrente (Premio Endas), 3° Premio categoria inediti al Musica Controcorrente (Terni - luglio 2013); premio Radio Radiosa al Festival Frequenze Mediterranee (Matera - agosto 2013); 1° premio: Apertura concerto Earth Wind and Fire al Cool Movement (Terni - agosto 2013); 1° premio, Targa Siae dedicata a Sergio Endrigo per la miglior personalità artistica al Biella Festival (Biella- ottobre 2013); 1° premio assoluto a Suoni e Rumori Festival (Cosenza - ottobre 2015); premiazione del videoclip “Il verme” al V.I.C. (Videoclip Italia Contest - agosto 2016).

CRISI APERTA A PALAZZO GALLONE…

IL CENTRO DESTRA A TRICASE?

Serve un nome forte per ripartire…In tanti vogliono l’avv. Claudio Pispero

Sono passati i dieci giorni entro i quali il Sindaco avrebbe dovuto nominare i nuovi Assessori,

ma nulla è accaduto.

Intanto il centro destra si muove…

In Città i discorsi politici si ampliano.

Da più parti ci si rende conto che la crisi è mancanza di vera politica.

Tra gli assenti anche le forze di centro destra.

Un centro destra che serve nella nostra Città.

Purtroppo interlocutori non se ne vedono e da più parti si sta cercando di trovare un senso comune attorno ad un nominativo forte che potrebbe essere l’avv. Claudio Pispero

Associazione Tricasèmia

Tricasèmia: il Tricase calcio è la squadra della città, c’è bisogno di voltare pagina .

L’associazione Tricasèmia, sin dalla sua fondazione ha come scopo principale, quello di sostenere e coordinare, nei limiti delle proprie possibilità il mondo sociale e associativo della città di Tricase, che abbraccia una grande varietà di ambiti tra i quali vi è quello sportivo e calcistico.

Noi associati, agiamo nella consapevolezza che qualsiasi associazione, società sportiva o gruppo di volontariato che opera nel e per il nostro territorio sia un patrimonio della città e ne promuoviamo con convinzione la “vera” collaborazione, in quanto l’unità d’intenti ha sempre portato solidità e forza a un qualsivoglia progetto.

Motivo per cui lo scorso anno, viste le evidenti ed enormi difficoltà in cui versava la società “Asd Atletico Tricase” che rappresenta calcisticamente la nostra città, spinti da un gruppo di sostenitori e membri del tifo organizzato abbiamo deciso di coordinare il progetto dell’Azionariato popolare, in attesa della nascita di un autonomo e specifico comitato.

Il progetto, è partito tra mille intemperie: una su tutte la poca disponibilità di tempo che ne ha impedito la nascita dello stesso comitato ma non la raccolta fondi che è servita a mandare avanti l’intera stagione calcistica, andando a colmare scadenze vitali per il prosieguo dello scorso campionato di Promozione.

Tricasèmia, oltre a coordinare insieme ad alcuni tifosi e appassionati il progetto, si è presala responsabilità (in particolare il presidente Gianluca Errico) di mettere a disposizione il proprio conto corrente associativo per il passaggio dei versamenti (tutti certificati e verbalizzati) dei “sostenitori” prima di essere versati alla società calcistica per i motivi sopra citati.

Un ruolo impegnativo, importante e delicato che però non sembra essere stato accolto con particolare entusiasmo dal gruppo dirigente dell’Asd Atletico Tricase che ha fatto partire la scorsa stagione calcistica in totale autonomia, pur non avendo le disponibilità economiche e uno stralcio di programmazione per poterlo   fare come successivamente si è avuto modo di vedere nell’arco dell’intera annata.

Purtroppo tra gli stessi dirigenti, se ne è constatato persino un certo malcontento circa l’esito della raccolta fondi ritenuta da alcuni “insufficiente”.Condividiamo buona parte del contenuto dei due comunicati emanati dai gruppi della tifoseria organizzata come “Tricase Fans” e “Rum Boys” in quanto, esprimono in modo inequivocabile il malcontento che si respira in città tra tifosi e appassionati, sintomo di sofferenza che per quanto ci riguarda deriva anche dall’incapacità del gruppo societario di rapportarsi con il cosiddetto “mondo esterno”, un “mondo” invece prezioso per i valori della nostra associazione.

Noi associati, pensiamo che la società calcistica del club che rappresenta la nostra città debba aprirsi alla stessa città ed accogliere con entusiasmo tutto ciò che di buono possa derivare dalla piazza.

Sono anni che cerchiamo, invano di trasmettere questo tipo di messaggio e che lanciamo proposte per mettere in atto tutto ciò, come ad esempio l’idea di una sede sociale in città e non nello sgabuzzino che costeggia lo spogliatoio, la stessa idea dell’azionariato popolare, la collaborazione (vera) con le scuole calcio presenti sul territorio e via dicendo.

Proposte fatte con l’intenzione di fare crescere il sodalizio sportivo l’interesse e l’avvicinamento dei tricasini alla squadra, salvo poi accorgercene che il gruppo dirigente, oltre lo spazio antistante la porta d’ingresso degli spogliatoi dello stadio, proprio non riesce (o non è interessato) a vedere.

Da parte nostra, comprendiamo, come abbiamo sempre fatto, tutte le problematiche che ci possono essere e ringraziamo sinceramente e sentitamente, tutti i membri della dirigenza per quanto di buono fatto in passato per la squadra. Ma allo stesso tempo, non possiamo non constatare che la stessa dirigenza negli ultimi anni stia rendendo oramai l’aria “irrespirabile”.

Il dolore della retrocessione in Prima Categoria, ci aveva illusoriamente aperto la speranza di poter per davvero ricominciare daccapo, con persone nuove, con una dirigenza completamente rinnovata, all’indomani di quelle che a tutti noi parevano “ovvie” dimissioni dell’intero direttivo che fino ad allora aveva fatto parte della società e che aveva gestito il tutto navigando a vista.

Purtroppo, i nostri auspici e le nostre speranze, da ovvie si sono rivelate utopiche e non riusciamo a farcene minimamente una ragione, in quanto, tale modo d’agire si contrappone nettamente con i principi fondanti della nostra associazione, che mettono in primo piano il bene collettivo rispetto a individualismi di vario genere.

L’associazione Tricasèmia ha “promosso” la stessa società anche attraverso il progetto “Tricasèmia sport”, in quanto con i propri canali social ha raccontato il Tricase ai tricasini che vivono in altre città d’Italia e del mondo, accompagnati dalla passione e dall’emozione di raccontare la nostra terra e quindi anche il nostro Tricase a chi per vari motivi è lontano dalla nostra città. Il motto del nostro progetto è “raccontiamo emozioni” e le uniche che siamo riusciti a raccontare, sono state trasmesse da un gruppo di ragazzi encomiabili che scendendo in campo guidati da un signor allenatore hanno dato il massimo per salvare la faccia del Tricase, di tutti noi e persino della dirigenza.

A quest’ultima però, chiediamo per quanto possibile, di completare l’opera rassegnando le dimissioni e lasciando libero lo spazio a potenziali nuovi protagonisti.

C’è bisogno di voltare pagina, respirare aria nuova e il Tricase ha necessità di riacquistare dignità e credibilità e (spiace metterlo in evidenza) ciò non può avvenire con le stesse persone che nell’ ultima stagione hanno tradito patti e promesse, mettendo a rischio l’intero campionato e l’immagine del calcio tricasino.

Ci piacerebbe iniziare a respirare aria nuova, ce lo meritiamo noi tifosi ed appassionati, se lo merita la nostra città.

di Alessandro Distante

Parla l’ex assessore Mario Turco

...un’affermazione molto grave e che porterebbe

alla luce enormi questioni e responsabilità

Una lettera inviata dall’ex Assessore Turco al Sindaco

con la quale sollecitava la Giunta a proporre appello

contro ben 72 sentenze del Giudice di Pace ….

La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso secondo l’ex assessore Turco sarebbe stata una lettera da egli inviata al Sindaco con la quale sollecitava la Giunta a proporre appello contro ben 72 sentenze del Giudice di Pace. La lettera riprendeva un invito del Comandante della Polizia Municipale che aveva chiesto al Sindaco e all’Assessore al ramo, per l’appunto Mario Turco, di appellare quelle sentenze. L’oggetto del contenzioso erano le sanzioni che la Polizia Municipale aveva comminato alle ditte che avevano fatto affiggere manifesti pubblicitari su cartelloni gestiti dalla società concessionaria.

Il dato sorprendente spiega Turco è leggere nelle sentenze che, come si evince dalla corrispondenza intervenuta tra il Comando di Polizia Locale e il responsabile del settore del Comune Assetto del territorio e Lavori Pubblici e il responsabile SUAP, è lo stesso Comune a non essere a conoscenza della presenza o meno di autorizzazioni alla collocazione dei cartelloni”.

Detta così, è un’affermazione molto grave e che porterebbe alla luce enormi questioni e responsabilità.

A fronte di tutto questo continua Turco ho ritenuto doveroso prendere carta e penna e scrivere al Sindaco; dovevamo proporre appello anche perché in questo senso si era espresso il Comandante della Polizia Municipale. Non capisco perché questa mia lettera abbia potuto scatenare la reazione del Sindaco fino alla mia revoca. Il Comandante aveva scritto anche a me e, dopo aver più volte sollecitato il Sindaco a convocare la Giunta per decidere per l’appello, mi è sembrato giusto ed anzi doveroso chiedere formalmente e per iscritto al Sindaco di esaminare la questione anche perché stava per scadere il termine per l’impugnazione”.

Eppure il Sindaco ha affermato che su quella questione la Giunta si era già espressa ed anzi aveva valutato le ragioni per decidere di non proporre appello.

La Giunta decide con le delibere e nel caso di specie era stata predisposta una delibera ma era favorevole all’appello. Quindi non solo la Giunta non ha mai deciso di non proporre appello ma tutto era stato preparato per l’appello”.

Io ritenevo prosegue Turco di dover aderire all’indicazione del Comandante della Polizia Municipale che, scrivendo al Sindaco e a me, aveva sottolineato che si doveva proseguire nella lotta all’abusivismo dopo anni di lassismo; e poi dal mancato appello potevano derivare responsabilità anche erariali per il mancato introito delle somme rinvenienti dai verbali di contestazione ed è anche per questo che ho invitato formalmente il Sindaco a decidere per l’appello”.

Quando hai scritto quella lettera e cosa è successo dopo?

La mia lettera è stata protocollata il 14 giugno ed il 22 giugno il Sindaco mi ha risposto, spedendo la sua lettera anche agli altri Assessori, evidenziando che l’appello avrebbe avuto un costo notevole per le casse comunali e che in tante altre occasioni, a fronte di sentenze del Giudice di Pace il Comune non aveva proposto appello. Ma quel che non posso accettare è che il Sindaco affermi che dell’argomento si fosse discusso in Giunta. Ciò non è vero”.

Perchè metti in collegamento la questione del mancato appello con la tua revoca?

E’ un dato testuale: la lettera di risposta del Sindaco si chiude con una frase inequivocabile: <<tale comportamento non può non avere pesanti ricadute sul rapporto di fiducia che costituisce il fondamento del rapporto tra Sindaco e Assessore delegato”.

Al di là dell’appello da proporre o da non proporre, come è mai possibile leggere che il Comune non è in grado di sapere se i cartelloni pubblicitari sono autorizzati?

Già il vecchio Comandante Muci aveva cominciato a porre la questione ed a chiedere notizie; il nuovo Comandante ha proseguito su questa strada ma ancora ad oggi la situazione è confusa. Malgrado le ripetute richieste ancora ad oggi non vi sono certezze. Ecco perché ho insistito nella proposizione dell’appello; la questione non può passare nel dimenticatoio”.

Ed è per questo che hai pagato?

Lo dice la lettera del Sindaco. Penso anche alla mia battaglia sul crollo dell’ACAIT. Anni di incuria e di abbandono che hanno portato ad un rudere o quasi. Anche su quello avevo chiesto che si facesse luce per accertare responsabilità e responsabili. Anche lì ho notato lentezze e ritardi fino al punto che al Comune ha ricevuto un atto giudiziario da parte della Ditta che ha montato i pannelli solari”.

Cioè?

Il Comune avrebbe dovuto agire tempestivamente per accertare se, per esempio, il montaggio dei pannelli poteva aver concorso a causare pericoli per la struttura. Ora il Tribunale ha finalmente nominato un Tecnico per accertare le cause del crollo, ma ciò è avvenuto su iniziativa della Ditta che chiede i danni per i pannelli e per il mancato guadagno. Avrei preferito che l’iniziativa partisse dal Comune e non che subissimo una chiamata in giudizio”.

Eppure sei stato in Giunta per circa due anni.

E’ vero, anche se fin dall’inizio sono stato poco gradito al Sindaco. Quel che ribadisco è che non vi è stato mai un confronto sereno e aperto sulle varie problematiche. Sempre a rincorrere l’emergenza e sempre a rincorrere le notizie. Vuoi sapere l’ultima?”

Sì, quale è?

“Il Sindaco parla tanto del prossimo grosso intervento sull’ACAIT e dei milioni che arriveranno. Io che ero assessore non ne conosco i dettagli e apprendo queste notizie dalle dichiarazioni del Sindaco. E’ questa una gestione collegiale?”

Cosa prevedi per il futuro politico dell’attuale Amministrazione Chiuri?

Il cambio degli assessori non sarà facile. I gruppi di maggioranza devono essere coinvolti e non è detto che gradiscano nomine di assessori esterni. Anche il mio gruppo è chiamato a valutare con attenzione perché non può essere indolore che il suo assessore sia stato mandato a casa. I Consiglieri mi hanno espresso solidarietà; per loro, se proprio si doveva fare un cambiamento, questo avrebbe dovuto riguardare l’intera Giunta e non solo due assessori e poi, magari dopo l’estate, gli altri due”.

Il tuo giudizio sul sindaco Chiuri?

All’inizio ha attaccato i dirigenti comunali, oggi se la prende con gli assessori. Un leader si assume le responsabilità e difende la squadra. Non mi sembra che Chiuri sia stato all’altezza del compito che i cittadini gli hanno assegnato”.

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