Depressa di Tricase, 5 luglio 2019. Una strada al Vescovo Martella.
La piccola comunità di Depressa si ritroverà oggi alle 18:30 nella chiesa parrocchiale per ricordare l’amato Mons. Luigi Martella. La celebrazione sarà presieduta da S.E. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento S.M. Leuca, che proprio ieri ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal nostro Consiglio
Comunale. A termine della celebrazione eucaristica, verso le 19:30, si scoprirà una targa che intitola una via al vescovo figlio di questa terra.
Il ricordo mai spento e la prematura scomparsa hanno segnato i cuori dei suoi concittadini e di quanti conoscendolo hanno potuto apprezzare le sue doti.
Alla celebrazione parteciperanno il Sindaco e il Presidente del Consiglio, Dario Martina, il quale lo ricorda attraverso una lettera che lo stesso don Gino, appena nominato vescovo, indirizzò alla sua comunità “diletta”, ringraziando Depressa perché da lei aveva assorbito “i genuini sapori della vita, i valori umani e cristiani che gli avevano permesso di conservare il desiderio delle cose semplici come fascino di una terra bagnata dal sudore dei suoi contadini”.
Perché Depressa, per don Gino,era ed è “terra di volti prima che di nomi, una comunità dove l’indifferenza è realtà lontana e l’anonimato non gli appartiene”. E le conclusioni di quella lettera, ricorda commosso il Presidente, furono un dichiarazione d’amore per la sua comunità:
“Ancora una volta, cara Depressa, ti dico ti voglio bene!”
Serata estiva in cui a farla da padrona sono state l'amicizia e la solidarietà, quella trascorsa domenica 30 giugno presso l'Hotel Resot "Messapia" a Santa Maria di Leuca. Promotore l'International Inner Wheel Club di Tricase S.M. di Leuca che ha celebrato "Il passaggio del collare" per la chiusura dell'anno sociale 2018/2019.
Passaggio che è stato solo simbolico perché tutti gli incarichi sono stati riconfermati: dalla Presidente Tina De Francesco, alla sua vice Graziana Aprile e alla segretaria Anna Rita Musio con la tesoriera Rossana Rossoni. Riconfermati anche tutti gli altri incarichi con l'inserimento fra le consigliere di Angela Ciccolella e Roberta Piccinni.
Al tradizionale suono della campanella ed esecuzione degli inni, sono seguiti i saluti istituzionali per le autorità innerine, rotariane, civili e religiose presenti e i numerosi ospiti.
La Presidente Tina De Francesco ha ringraziato il Direttivo, le socie tutte, ed ha illustrato quanto è stato svolto in splendida sinergia e unità di intenti: acquisto di una stazione di terapia intensiva per il reparto di ematologia dell'Ospedale "Card. Panico" di Tricase all'interno del service "Insieme doniamo un'emozione", potenziata con la vendita dei panettoni in collaborazione con la pasticceria "Mille voglie" di Specchia, realizzato anche grazie alle donazioni volontarie; organizzazione del Convegno sul tema "Le stagioni della vita, dall'adolescenza alla menopausa" col contributo di medici specialisti; presentazione del libro "Sulle orme della sclerosi multipla, la rinascita" che ci ha consentito di conoscere la giornalista Maria De Giovanni insignita del titolo di socia onoraria: con lei il club ha collaborato all'acquisto di un pulmino all'interno del progetto "Il mare di tutti" da destinare ai malati che vogliono usufruire della fisioterapia in mare.
A tal proposito e accompagnata da due padrini d'eccezione, l'editore Paolo Pagliaro e la nostra amica Rosa Nesca, Maria ha sottolineato quanto sia importante l'impegno di tutti per aiutare le persone con disabilità. Ha sottolineato quanto la sinergia tra associazioni e semplici cittadini che lottano per una finalità comune permetta di raggiungere grandi obiettivi.
La Presidente ha sottolineato come questo progetto sia stato realizzato anche con la collaborazione e il sostegno della manifestazione "Pizza nel pallone" che ha visto sul campo la squadra Nazionale attori 1971, L'Associazione Nazionale Pizzaioli, la squadra locale Vintage friends e l'Amministrazione Comunale di Tricase.
Gli ospiti hanno potuto, inoltre, partecipare all'ingresso di tre nuove e visibilmente emozionate socie: Monica, Maria Rosaria e Claudia che hanno fatto propri i principi innerini e ricevuto la spilletta e la rosa dell'amicizia unitamente agli auguri della Presidente Incoming del Club di Bari Carf Daniela De Franciscis.
La serata ha visto anche la partecipazione dei rappresentanti della Banca Fineco che insieme al Club hanno voluto sostenere il progetto "Il mare di tutti" e offrire agli ospiti la possibilità di partecipare a un concorso il cui premio sarà un viaggio a scelta fra quelli proposti.
Sempre durante la serata è stata consegnata, alla Prof.ssa Anna Rita Musio, la Menzione Speciale ritirata dalla Presidente il 22 giugno a Manfredonia, durante la Distrettuale Innerina, conferita agli alunni della classe 2^ A del Liceo di Scienze Umane "Girolamo Comi" di Tricase, per aver partecipato con un video al concorso " Educare al rispetto " promosso dall'International Inner Wheel, nella persona della Governatrice Matilde Gasparri Zezza Di Pietro, per le Scuole Secondarie di primo grado e biennio delle Scuole Secondarie di secondo grado, con la seguente motivazione: "Video in perfetta sintonia con lo spirito e la finalità del Concorso" , cioè sono stati abbracciati tutti e tre i temi del rispetto delle persone, delle cose e dell'ambiente.
La Presidente, il Direttivo e le socie tutte del Club Inner Wheel Di Tricase - S.M. di Leuca ringraziano affettuosamente tutti coloro che ci hanno dimostrato fiducia e sostegno, augurandoci che si consolidi nel tempo e consentirci di raggiungere INSIEME traguardi sempre più ambiziosi nel segno della solidarietà.
di Francesco Accogli
Un volume di poesie di Marinella Protopapa
È già nelle librerie di Tricase il volume di poesie di Marinella Protopapa (Ophelia), edito da Georgiani editore, Giugno 2019, pp. 84, euro 10,00. Si tratta della prima antologia di poesie, circa una quarantina, alcune delle quali graziosamente abbinate con disegni in quadricromia ed in bianco e nero, creati e voluti dalla stessa autrice che non ha alcuna difficoltà ad utilizzare contemporaneamente linguaggi diversi per esprimere al meglio la sua personalità umana ed artistica. Ma chi è Marinella Protopapa?
Nella seconda aletta della terza di copertina apprendiamo che è nata a Glarus da genitori (Patrizia ed Umberto) emigranti in Svizzera e che alla tenerissima età di tre anni ritorna in terra natia, Corsano, una piccolo paese del basso Salento. Marinella, sin da piccola, è “catturata” dal mondo dell’Arte; infatti, trasportata dal ritmo della passione, giovanissima si trasferisce a Roma per studiare danza, allontanandosi dai suoi affetti più cari. Consegue la maturità scientifica presso il “Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II” della capitale, ma, sfortunatamente, è costretta, per motivi di salute, a ritornare a Corsano, nonostante avesse raggiunto un ottimo livello di preparazione e un disciplinato perfezionamento tecnico nella danza classica.
Prosegue comunque gli studi e continua a coltivare le sue passioni (danza, poesia, disegno…) e, nel frattempo, si laurea in Scienze infermieristiche. L’anno scorso ha iniziato a partecipare a concorsi letterari e di poesia ed è stata già premiata nella XXVI Edizione del Premio Letterario Internazionale Margherite Yourcenar 2018, risultando seconda classificata finalista con l’opera “Ed è subito sogno”, con attestato e pubblicazione della poesia sull’Antologia del Premio Sezione Poesia e su Internet www.club.it . Marinella Protopapa, in questa raccolta di componimenti in versi, dal titolo “Comemarinella”, premette una brevissima non menzionata presentazione affermando: Questo è il viaggio della rinascita / di un verso sepolto / nella compassione delle stelle / questo è il fiore schiuso / dalla terra umida / per tutte le piogge / cadute / questo è / il mio corpo / il mio sangue / il mio tormento / questo è il mio morire / per fiorire / poi / nella bellezza. Segue una brevissima dedica: Per Ophelia / che mi stringe / ancora. Il “viaggio della rinascita”, per fermarsi solo all’incipit del testo di presentazione, a me sembra, non solo di carattere letterario e poetico, ma anche esistenziale ed umano, cioè come momento che restituisce a nuova forma di vita, come una “catarsi aristotelica”, una “metamorfosi kafkiana”, una liberazione da un malore indicibile e travolgente che viene battuto e superato dalla poesia e, soprattutto” dalla magnificenza del creato (la compassione delle stelle…) e dalla grazia della natura (fiore schiuso; terra umida; piogge… cadute; il morire… per fiorire… nella bellezza). Altrettanto la breve ed enigmatica dedica ad Ophelia.
Ma Ophelia è colei “che assiste”, “che aiuta” o, rappresenta l'amore nei suoi aspetti più vari: “devozione”, “passione”, “affetto” e “follia” o, più semplicemente, è il nome di una carissima amica? Rimane il mistero, non privo di fascino arcano. Seguono le poesie e come le ciliegine una tira l’altra; senza titolo, corte e medie, mai lunghe, con metrica sciolta ed irrelata, tipica della poesia novecentesca. Non è difficile intravedere richiami crepuscolari, riferimenti espressionistici, ma soprattutto affinità ermetiche (in particolare Salvatore Quasimodo): Anneghi nelle tue lacrime! / La sua assenza: / due polmoni mancanti (pag. 37); ed ancora: Sorreggimi / quando sto per crollare / ti prego, non mollare / tu sei nel midollo / del mio canale vertebrale (pag. 67). Potrei continuare ancora, ma non intendo tediare oltre.
Due sole annotazioni finali: è giusto evidenziare che nelle liriche di Marinella Protopapa sono menzionati scrittori, poeti e pittori. Essi sono: Franz Kafka, pag,. 47; Guido Catalano, pag. 56; Edgar Degas, pag. 39; Claude-Oscar Monet, pag. 62 e, soprattutto, Vincent Willem van Gogh, pag. 71, il suo preferito da sempre. La seconda annotazione si riferisce essenzialmente agli aspetti tecnici e tipografici: la bella ed elegante veste tipografica con carta riciclata certificata; i disegni che sono tutti di Marinella Protopapa; il progetto grafico e l’impaginazione a cura di Marinella Protopapa e di Carlo Accogli; la prima di copertina prodotta in collaborazione con Cinzia Degiovanni e Augusto Schimera e la rilettura testi che ha visto il contributo di Francesca Casciaro.
Non ci resta altro da dire: il buongiorno si vede dal mattino!
Domani, giovedì 4 luglio 2019 il presidente del Consiglio Comunale convoca nella sede consiliare,sita presso la sede municipale di Palazzo Gallone per le ore 18.30 la trattazione dell’argomento sotto riportato:
CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA A S.E. MONS.VITO ANGIULI VESCOVO DI UGENTO-S.M.DI LEUCA.
La cerimonia si svolgerà alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose della Città
L'Associazione Sportiva Dilettantistica Atletico Tricase, meglio nota come Atletico Tricase o più semplicemente Tricase, la principale società calcistica di Tricase non avrà più il suo “ storico “ segretario.
Forse poca chiarezza ,forse poco “ gioco di squadra ”,lo storico segretario ha deciso di lasciare la società rosso blu dopo più di 40 anni di “ onorato servizio”.
“Ringrazio tutti, i tifosi in particolar modo”.
"Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi"
Carmine Tundo in concerto a Casa Comi
in apertura la presentazione di "Se tu fossi una brava ragazza" di Osvaldo Piliego
Mercoledì 3 Luglio - Ore 21
Palazzo Comi - Via delle Grazie, 1 Lucugnano di Tricase (Le) - Ingresso Libero
Mercoledì 3 luglio, nell'atrio di Casa Comi a Lucugnano con inizio alle ore 22, Carmine Tundo inaugurerà ufficialmente "Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi". La serie di appuntamenti culturali è organizzata e promossa dall'Associazione di Promozione Sociale "Tina Lambrini - Casa Comi" in collaborazione con a Regione Puglia - Polo Biblio Museale di Lecce, il Comune di Tricase e con il patrocinio della Provincia di Lecce. Media Partner della rassegna è Mondoradio Tuttifrutti.
Il concerto del cantante e chitarrista pugliese, leader de La Municipàl, sarà preceduto dalla presentazione di "Se tu fossi una brava ragazza" nuovo libro di Osvaldo Piliego edito da Manni. La presentazione del libro avrà inizio alle ore 21 circa con la partecipazione di Dario Goffredo che dialogherà con l'autore.
Il cartellone culturale prevede concerti, proiezioni, presentazioni, mostre, visite guidate e si svilupperà nei mesi di luglio e agosto con una programmazione (in via di definizione) anche a settembre. Carmine Tundo, i Respiro, Dario Muci, Irene Scardia, Maria Mazzotta, Roberto Esposito, Yaraka Ensamble, Roberto Cotroneo, Giuseppe Goffredo, Alessandro Bozzi e altri ancora saranno ospiti delle iniziative organizzate nell'atrio, nel giardino e negli altri spazi di Casa Comi.
Durante la serata sarà possibile visitare la Casa Museo di Girolamo Comi accompagnati dai volontari dell'Associazione "Tina Lambrini - Casa Comi" che collabora con Regione Puglia e Provincia di Lecce con l'obiettivo di valorizzare e rendere sempre più fruibile e dinamico uno dei luoghi più suggestivi del Salento.
La biblioteca custodita nella casa di Comi rappresenta un archivio storico (una biblioteca di gusto) tra i più preziosi della Puglia, composto da circa 3000 volumi con oltre 1100 testi francesi. Arricchiscono questo luogo i preziosi manoscritti, l'epistolario, i fondi Valli, Fuortes e UDI Macare.
La visita a Casa Comi è un viaggio immersivo alla scoperta di uno personaggi più significativi e rappresentativi del '900 pugliese.
Carmine Tundo
Nasce a Galatina il 26/12/87, comincia a scrivere le sue prime canzoni da bambino, nell’adolescenza entra in una band ska punk,i Cruska con la quale gira l’Italia suonando nel circuito alternativo aprendo tra gli altri i concerti di Negramaro,Sud Sound System,Punkreas ,pubblicando anche un Ep per l’etichetta Camion records.
Intanto prende forma il suo progetto solista, Romeus e viene scoperto da Corrado Rustici, produttore di fama mondiale(Ligabue,Zucchero,Elisa,Negramaro,ecc), con il quale comincia a lavorare al suo primo album,supportati da Caterina Caselli,che da subito sposa il progetto.
Da qui nasce la collaborazione con l'etichetta Sugar, che porta alla pubblicazione del suo album d'esordio "Romeus". L'album, registrato da David Frazer in California, e masterizzatro da George Marino allo Sterling sound studios di New york esce nel febbraio 2010.
Nel frattempo vince Sanremolab,che lo fa accedere a Sanremo giovani 2010, dove si esibisce con il brano "Come l'autunno",che andrà in alta rotazione in tutte le radio nazionali.Da qui parte un tour che lo porterà ad esibirsi anche nei teatri più belli d’italia,come L’auditorium parco della musica a Roma e lo Sferisterio di Macerata.
Continua la sua attività da produttore,arrangiatore e autore,che lo porta a scrivere canzoni per artisti emergenti e non, come Malika Ayane.”Il tempo non inganna” scritta per Malika durante il tour insieme diventa singolo dell’album.
Nel 2011 è stato il vincitore assoluto della XXII edizione di Musicultura con “Caviglie Stanche”, brano premiato inoltre con il Premio della Critica.
Comincia da qui un percorso artistico che lo porta a sperimentare nuove strade e collaborare con artisti provenienti dalle diverse arti.
Scrive la colonna sonora per un opera teatrale "La pescatrice di scarpe" e dà vita a un progetto cinematografico con il regista Antonio Passavanti incentrato sulla raccolta di storie in giro per l'Europa,dove scrive anche la sceneggiatura e la colonna sonora.
Nel 2013 dà vita a NU-SHU,un duo noise rock, insieme al bassista Giuseppe Calabrese,dove suona anche la batteria,e pubblicano il primo singolo "Funky superstar", e nel 2015 pubblicano l’album d’esordio “NU-SHU” ,aprendo i concerti di gruppi affermati come Subsonica.
Nel 2013 nasce anche "LA MUNICIPàL" progetto di pop d'autore in cui coinvolge anche la sorella isabella,dove raccoglie le canzoni più ironico,romantiche scritte negli ultimi anni,volendo affrontare temi quotidiani con leggerezza,e spensieratezza.Pubblica sei singoli in attesa dell'album in uscita nel 2016 e apre i concerti di Niccolò Fabi,Roberto Angelini,Le luci della centrale elettrica.
Nel 2014 entra nella Sofia Brunetta band in veste di batterista/corista,con cui suonano in vari festival aprendo concerti di artisti del calibro di Cat power,sud sound system,ex csi
Nel novembre 2015 arriva ai vertici della classifica dance con "Purple mexico"con "The sun doctors",progetto con il dj produttore Danilo Seclì e il bassista Valerio Combass Bruno degli après la classe, e pubblica due feat di brani con "Nel Blu" contenuto nell'album dei Mutante e "Chemical lover" contenuto nell'album dei Moods.
Nel 2016 con il progetto La Municipàl, arrivano in finale al Premio Fred Buscaglione 2016, aggiudicandosi il Premio MEI.
l 27 maggio 2016 uscirà il loro primo LP “Le nostre Guerre Perdute”, prodotto dallo stesso Carmine Tundo.
Parte "Le nostre guerre perdute tour" che vede La municipàl impegnata in numerose date e festival, che li porta a condividere il palco con artisti del calibro di Skunk anansie, Daniele Silvestri, I ministri , Subsonica.
Nel settembre 2016 si esibiscono su Rai1 nella trasmissione "Il caffè di Rai 1",presentando il singolo "Discografica Milano".
Numerosi sono riconoscimenti all'album, che viene inserito in numerose classifiche tra gli album più belli del 2016, i singoli "Lettera dalla provincia leccese" e "George il mio ex penfriend" sono inseriti nella INDIE ITALIA, playlist di spotify con il meglio dell'indie italiano e "George il mio ex penfriend" arriva in TOP 10 della classifica VIRAL ITALIA.
Nel dicembre Giuliano Sangiorgi dei Negramaro reinterpreta "Discografica Milano",il video diventa virale il brano entra nelle classifiche spotify tra i brani più ascoltati di dicembre.
Nel febbraio 2017 Il singolo "L'universitaria fuori sede" viene trasmesso in alta rotazione nei canali televisivi tra i quali VH1 e MTV, rimanendo anche per settimane nella classifica Indie ITalia di Spotify dei brani più ascoltati.
Ad ottobre pubblicano il singolo "Vecchie dogane" su etichetta Discographia Clandestina, il singolo , anteprima del secondo lavoro ufficiale della band viene presentato in mondovisione nel programma "Community" di Rai international
Nel 2018 La municipàl dopo più di 150 date de "Le nostre guerre perdute tour" pubblica l'EP "B SIDE" su etichetta Discographia Clandestina, il disco contiene dei brani scritti nel periodo di nascita de La municipàl che sono rimasti fuori dalla tracklist ufficiale de "Le nostre guerre perdute"
A maggio suona sul palco del Concertone de Primo Maggio Roma e con il brano Lampadine si aggiudica il premio 1 m next e il premi Siae.
Osvaldo Piliego
E' nato nel 1978, vive a Lecce. Operatore culturale, è tra i fondatori di CoolClub, agenzia di comunicazione e organizzazione di eventi. Per anni ha scritto di musica su varie testate. Ha pubblicato i romanzi Fino alla fine del giorno nel 2011 e La città verticale nel 2015, entrambi per Lupo Editore, e un racconto nell'antologia Inchiostro di Puglia (Caracò 2015).
A una spanna da me, occhi negli occhi, sento la flessione del tuo petto, il battito accelerato, il respiro affannato dalla danza, la mia mano ti cinge il fianco, l’acqua straborda sui fornelli, il gatto sbadiglia, il sugo sta bruciando, è tutto perfetto.
Marco ha quarant'anni, e ha deciso di prendere le distanze da tutto, dalla famiglia, dalle donne, dagli amici. Conduce una vita silenziosa, divisa tra la mania per i vinili dei cantautori italiani e il lavoro di ausiliario del traffico. L'unico legame con il mondo è il bar, quello del caffè la mattina, quello della birra la sera. E se nel primo incontra Lidia, timida, solare, dolce, nel secondo incappa in Aspra, che come un meteorite spazza via tutto, lo travolge con i suoi tormenti e la sua passione, lo restituisce alla vita – e gli toglie ogni centro. Ma in questo percorso di allontanamento da sé, di ricerca di un equilibrio nuovo, Marco scopre nuovi porti, e approda a una serenità che, alla fine, è quella più pura cui ha sempre teso.
di Giuseppe R. Panico
Vivere in una comunità e interfacciarsi con gli altri comporta anche il rispetto di regole sociali oltre che sentire il senso di appartenenza ed il valore del bene comune.
Il tutto possibilmente nobilitato da un minimo di etica e morale che trascende l’interesse personale e favorisce lo sviluppo collettivo. Molte regole sono diffuse anche nel regno animale e nella jungla; vengono inculcate dalla nascita e dall’ambiente formativo/educativo in cui si cresce e servono a disciplinare la vita, la sopravvivenza e la riproduzione.
In fondo fra gli esseri umani con i piedi per terra e chi razzola con mani e piedi ancora sugli alberi non vi è molta differenza se non che gli umani, vivendo in società ben più complesse e in continua evoluzione, hanno bisogno di dotarsi di più regole, conoscerle ed applicarle.
Ed è per questo che abbiamo bisogno di buoni politici, amministratori, burocrati etc. come anche di educatori e tutori dell’ordine per svolgere azioni educative e repressive, soprattutto nel campo della sicurezza e nei trasporti.
Se molti comportamenti riguardano il confronto con pochi altri (famiglia, lavoro, scuola etc.) l’uso dell’auto o moto ci mette a confronto proprio con tutti, su strade e piazze sempre più invase da automezzi. In presenza di senso civico e prudenza nella guida, tutto filerebbe più liscio con meno incidenti, lacrime, funerali e vedove ed orfani improvvisi.
Lo sanno pure i nostri lontani e più pelosi parenti che per evitare incidenti nel viaggiare fra gli alberi ben si aggrappano ai rami e dunque alla vita. Pare che da noi non tutti lo sappiano o che molti si sentono più “smart” quando al volante su quattro ruote e quattro lamiere.
Al codice della strada, se lo conoscono, ci fanno una pernacchia, purtroppo seguita a volte dal
proprio e/o altrui funerale.
Il valore civico di un paese si dimostra attraverso molti fattori(smaltimento dei rifiuti, parità fra i sessi, cura degli anziani, cultura, giustizia, interesse politico, senso del bene pubblico etc. etc.), ove di certo non eccelliamo, ma un voto in “civismo” lo si può dare pure in base alla qualità del traffico.
Anche nella nostra Tricase che, ricordiamo, ha per strada circa diecimila mezzi e non tutti in regola come assicurazione e collaudo. Ma fuori regola è troppo spesso chi guida.
Non si sa bene se è per colpa delle scuole guida che non insegnano in modo più incisivo almeno a fermarsi (o rallentare) ai tanti stop e a mettere la freccia in caso di svolta a Ds o Sn.
Dovrebbe essere quest’ultimo un atto quasi istintivo; basta solo un ditino, se non impegnato col telefonino, e meno neuroni in testa che per vivere sugli alberi. Di neuroni ne servono invece un po’ di più per non parcheggiare agli incroci o lontano dai marciapiedi su tante strade già troppo strette.
O forse la mancanza di quel potere educativo/repressivo/preventivo delle forze dell’ordine o educatori vari in famiglia e a scuola viene inteso come invito a dar poi sfogo anche ad automobilistiche o motociclistiche intemperanze.
Ne seguono le tristi cronache, ormai così quotidiane e così giovanili nel nostro Salento.
O forse ancora istituzioni e cittadini non si pongono nemmeno il problema di “civiltà” nell’adeguare segnaletica, viabilità, servizi e educazione stradale ai più avanzati criteri di sicurezza dettati, in particolare nella stagione turistica, dalla opportunità di dare anche al traffico una migliore immagine.
Prossimamente pare che verrà ripristinata nelle scuole l’Educazione Civica, sperabilmente comprensiva anche di un po’ di Educazione Stradale. In fondo negli USA, che di sicurezza e senso civico ne masticano un po’ di più, la patente viene data a 16 anni, anche attraverso la scuola, con scuola guida fatta dai genitori, esami fatti dalla Polizia Stradale e costo di ben pochi dollari.
E se per i giovani qualcosa si può fare, per tanti meno giovani, sarebbero forse utile riaprire le scuole serali ove la prima lezione dovrebbe essere “come fare a meno dell’auto” e la seconda “come riconoscere gli stop e come fare uso della freccia”.
Quest’ultima pare proprio in grave e immotivato declino. Forse per la “privacy” sul proprio percorso o per quel “valore” che, scomparso su chi vive fra gli alberi, è sempre più diffuso fra gli automobilisti.
Tutti lo possono ben notare osservando auto in movimento o in parcheggio, targhe e guidatori.
E’ quel misto di inciviltà e stupidità che fa male a sé stessi ed anche agli altri.
di Alfredo De Giuseppe
Carlo Chiuri è un uomo fortunato e quindi a due anni di distanza dalla sua elezione sfida di nuovo la sorte. Breve cronistoria della fortuna: nel 2017, per una serie di valutazioni personali e coincidenze astrali, tutti i possibili candidati del centro-destra non partecipano alle elezioni: rimane un campo aperto dentro il quale è facile tuffarsi.
Diventa candidato unico del suo schieramento senza colpo ferire e senza dover promettere niente a nessuno.
Dall’altra parte invece tutti sentono di poter competere e quindi ecco tre candidati sindaco della sinistra. Conclusione scontata: nel giugno 2017 il nuovo Sindaco si insedia a Palazzo Gallone, dopo aver comodamente vinto il ballottaggio con il candidato del PD, Fernando Dell’Abate.
Per sua fortuna viene eletto insieme ad un gruppo di ragazzi inesperti, quasi tutti alla prima esperienza politica, in alcuni casi alla prima esperienza civile. Per elaborare al suo interno una qualche seria, ipotetica contrapposizione programmatica ci vorrà del tempo.
La giunta viene formata con i più votati delle sue liste: in questo modo l’esperto Mario Turco (ora in quota Lega-Salvini) viene messo nelle condizioni di non nuocere in Consiglio, così come il più suffragato di tutti, Dario Martina (ora vicino al PD), viene relegato in quel ruolo semi-istituzionale che è il Presidente del Consiglio: insomma premiando i più votati, li ha anche imbavagliati.
Sabato 22 giugno 2019, Chiuri revoca il mandato assessorile a Turco e Piccinni: forse iniziavano a formare un fronte d’opposizione politico e amministrativo? In questi due anni cosa abbiamo notato come costante dell’azione di governo?
Un uomo solo al comando, con una giunta impalpabile, alla ricerca della fortuna anche nella disgrazia. Nel febbraio 2018, una parte del vecchio tabacchificio Acait crolla, un’intera città grida allo sfregio della memoria.
Ed ecco che un fabbricato sostanzialmente dimenticato e senza alcuna prospettiva seria di riutilizzo, venga valutato con un’altra ottica da vari Enti fra cui il CNR, l’Istituto Agronomo Mediterraneo e la Regione Puglia.
Allo stesso modo il tornado del 25 novembre 2018 che alle marine ha distrutto alberi, case e muretti, gli ha permesso di emettere un’ordinanza di demolizione per motivi di sicurezza di quell’ecomostro del porto che è villa Sauli.
Un gesto ecologista, condivisibile, senza un costo di schieramento ideologico.Non ha idee portanti da difendere e quindi è un attendista. Un grande passista, senza la paura di sentirsi dare dell’indeciso.
Ad esempio sulla questione 275 non avendo una sua precisa soluzione, né avendo mai studiato davvero tutto il dossier, è riuscito a dilatare ogni decisione per circa 2 anni.
Poi quando ha optato per la soluzione est, inimicandosi alcuni Sindaci dei paesi limitrofi, qualcuno dall’alto ha pensato bene di tirarlo fuori dall’impaccio, proponendo una terza via che quasi non tocca Tricase.
Non sa che cosa potrebbe diventare la sua città, né gli interessa espandere molto oltre lo sguardo: i suoi concittadini non sono abituati e lui conosce bene l’indole del tricasino medio.
Non ha dimestichezza con sistemi tecnici complessi, il famoso Piano Regolatore è una chimera, il Piano Coste già un flop, quindi si accontenta di concedere qualche nuova lottizzazione, di fare una ridottissima isola pedonale (dalle 21 alle 5 di mattina), di sistemare qualche strada e qualche piazza.
Infatti ha avuto la fortuna di vedere allentati dal governo centrale i vincoli del patto di stabilità avendo quindi la possibilità di spendere alcuni avanzi amministrativi.
Alcune piazze saranno sistemate con mutui delle amministrazioni precedenti, ma tutto fa brodo e consenso, compreso il manifesto della Lega che “regala” a Tricase centomila euro (roba da anni ’50).
Ha diverse fortune, come quella che attualmente non vi sono vertenze sul lavoro (tipo quelle di Adelchi che hanno attraversato oltre 10 anni di vita amministrativa) per il semplice motivo che non ci sono più aziende.
Di lavoro non si parla più, ogni amministrazione se ne tira fuori, tranne chiedere in continuazione finanziamenti per zone industriali, artigianali e strade collegate.
Nessun disoccupato spera più in un lavoro fisso e quindi nessuno chiede: il problema non esiste più.
Ha la fortuna di non avere personali conflitti d’interesse e anche quella di non essere iscritto a nessun partito e quindi amico di tutti. E l’amicizia, si sa, è un valore da conservare, anche con i pochi oppositori.
Insomma in questi due anni Carlo Chiuri più che l’esercizio della programmazione, della chiarezza, della visione, ha valutato con attenzione, con un suo personalissimo metro, la gestione astrologica dei problemi, delle sciagure e delle soluzioni.
Il nostro Carlo è un uomo fortunato e la fortuna, si sa, è un valore da tenersi stretto, molto stretto. Ora la scelta dei nuovi assessori chiarirà alcune cose, ci dirà anche se quest’esperienza avrà un futuro.
Nel frattempo, noi, cittadini sempre meno profondi, coltiviamo un breve pensiero: se il sindaco è fortunato siamo felici e contenti.
Purché parte della sua fortuna si riversi su questo paese, su questo Salento, su questo sud.
“Spazio 3000”- Venerdi 5 luglio-Piazza Pisanelli- Ore 22
L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo. Ad affermarlo è Papa Francesco.
Ad apprezzarlo e farne filosofia di vita è certamente il clown Lacoste che venerdì 5 luglio in Piazza Pisanelli alle ore 22.00 presenterà il suo nuovo spettacolo dal titolo “Spazio 3000”.
L’artista immagina la vita del futuro. Corre l’anno 3000 e la terra rimane ancora l’unico pianeta del sistema solare dove la vita è possibile.
Dopo anni di guerre, lotte anche violente, divisioni e discriminazioni è finalmente la pace a governare il mondo ...e a garantirla è lei, la donna, finalmente riconosciuta nel suo ruolo di madre affettuosa è creatura preziosa.
Ma qualcosa di terribile sta per accadere: il mentauro, razza aliena proveniente dalla costellazione di Orion giunge sulla terra. Ha ordine di annientare ogni forma di vita e rapire la donna... per poi tornare a dileguarsi fra le stelle.
Sul pianeta terra tutto è morto, distrutto... non ci sono più alberi che si muovono al vento, fiumi che scorrono, bambini che corrono e giocano felici... non vi sono più uomini che lavorano e donne che amano e sopportano. Ma quando ormai tutto sembra finito, in realtà c’è sopravvivenza.
Sulla terra sopravvivono la favola e la fantasia; la cultura, la saggezza; e non ultima la comicità e l’ironia. Saranno questi elementi, impersonificati da una compagnia di quattro uomini sopravvissuti, a far sì che l’unica donna, prigioniera del mentauro possa essere salvata e consentire la rinascita.
12 Bambini e 7 adulti coinvolti in uno spettacolo esilarante e fantastico, che nasce dalla fervida creatività del clown che guida e dirige in modo impeccabile i suoi malcapitati e allo stesso tempo fortunati “volontari” presi come sempre fra il pubblico che ancora una volta diviene protagonista indiscusso dello spettacolo.
Da non perdere, venerdì 5 luglio in piazza Pisanelli a Tricase, alle ore 22.00 “SPAZIO 3000”, il nuovo lavoro del clown Lacoste.
di Alessandro Distante
Le revoche di due Assessori e la revoca delle deleghe per gli altri due hanno fatto scoppiare una crisi amministrativa nell’Esecutivo comunale tricasino.
Questo giornale più volte aveva, talvolta scherzosamente tal’altra in maniera più seria, parlato di sfilacciamento della maggioranza e di difficoltà, anche relazionali, tra il Sindaco ed i componenti della Giunta, preannunciando le revoche oggi in effetti verificatesi.
I fatti recenti e le dichiarazioni dei diretti interessati pongono in crisi uno degli obiettivi fondamentali del Sindaco ed una delle volontà maggiormente espresse dagli elettori: riportare Tricase ad un clima di sereno confronto attraverso quella che il Sindaco ha sempre chiamato pacificazione.
Le ragioni della revoca, come pure traspare dai decreti sindacali, sono quelle del metodo di azione che, a sentire gli uni e gli altri, ruota attorno al mancato confronto interno ed esterno, alla mancanza di collegialità, elementi, questi, che sono alla base di qualsivoglia processo di pacificazione, a meno di intendere la “pacificazione” come quel “volemose bene” che mal sopporta i disturbatori di turno o di professione.
L’altro elemento di riflessione è che la Giunta era stata costituita con la nomina dei Consiglieri più votati per ciascuna delle Liste che, in campagna elettorale, avevano sostenuto il candidato sindaco Chiuri.
La Giunta quindi aveva una forte connotazione politica e, di riflesso, una forte rappresentatività del corpo elettorale. Le revoche oggi disposte sconfessano questo criterio di scelta ed incidono sul peso elettorale dell’intera maggioranza.
Il criterio di scelta (i più votati di ogni lista) non era certo il criterio migliore per garantire un Esecutivo capace ed attrezzato per amministrare il Comune, anche se non può certo dirsi che i due ex Assessori revocati fossero meno capaci o meno bravi degli altri, considerate anche la preparazione professionale e le esperienze, in un caso anche amministrative, maturate in passato.
Piuttosto quel che viene fuori è che amministrare una Città non è facile e che il primo investimento deve essere quello di non subire scelte altrui, e ciò fin dalla formazione della Giunta.
Il sindaco, eletto direttamente dai cittadini, è chiamato a svolgere il suo compito e ad assumersi le sue responsabilità operando con grande determinazione sia nella elaborazione e gestione del programma, sia nella scelta dei suoi più stretti collaboratori.
Le esigenze elettorali non possono prevalere su scelte di efficienza dell’azione amministrativa e, venendo a quanto accaduto, la nomina di un assessore deve essere fatta dal sindaco e non da altri; diversamente, prima o poi, i rischi di incomprensioni e di difficoltà relazionali possono portare alla paralisi di interi settori della macchina amministrativa e poi alla crisi vera e propria.
Sarebbe quindi semplicistico ed ingiusto far passare il messaggio che i revocati abbiano specifiche e personali responsabilità; le cause remote di quanto accaduto ma questo è il pensiero del direttore di una testatina sono quelle di una male intesa pacificazione e di un approccio che non ha preso in adeguata considerazione le difficoltà della gestione di una complessa macchina amministrativa quale è un Comune.
Le cause remote sono nella assenza della politica e nella diffusa convinzione che si possa separare l’avventura amministrativa da una conoscenza della realtà che passa attraverso una vita politica che si deve nutrire di passione e di impegno civico al di là della carica affidata dagli elettori
Tricase,26 giugno 2019
Tricase Punto e a Capo, lista civica di cui è stato eletto Mario Turco, assessore defenestrato dal sindaco Chiuri ha annunciato di revocare la propria fiducia a sindaco a e maggioranza.
“Con riferimento al Suo decreto n. 26 datato 21/06 e notificato in data 22/06 c.a. con all’oggetto revoca dell’assessore comunale Mario Turco”, si legge nella lettera aperta destinata al sindaco, “il gruppo politico Tricase Punto e a Capo, considerato il venir meno del rapporto di fiducia con l’assessore Mario Turco e con il consigliere Giuseppe Peluso, decide di revocare tale appoggio fino a quando non venga chiarito, tale provvedimento, nelle sedi opportune“.
Revoca immediatamente annullata con un comunicato stampa del consigliere Peluso che conferma il suo appoggio alla maggioranza.
Tricase,26 giugno 2019
IL CONSIGLIERE PELUSO:” RESTO ALLA FINESTRA”
Io, Giuseppe Peluso, nella qualità di consigliere di maggioranza, prendo le distanze da tutto quanto fino ad ora dichiarato dal gruppo “Tricase punto e a Capo” in quanto mi sembra prematuro prendere qualsiasi decisione sul mio futuro appoggio politico.
Sono l'espressione di tanti elettori che hanno creduto in me, ed è mio dovere mettere al primo posto gli interessi della collettività e non del singolo.
In questo momento, ritengo che la cosa più giusta sia quella di “Restare alla finestra”, rimanendo dove gli elettori mi hanno collocato, cioè in maggioranza.
Ciò detto, ritengo, senz'ombra di dubbio, che l'assessore Mario Turco abbia assolto il suo mandato egregiamente, ma saprò valutare, e lo farò con assoluta serenità, se questo sarà il punto di ripartenza per l'amministrazione tutta di Tricase, per tirare le somme e fare un mea culpa generale ed avere un futuro più collaborativo ed un nuovo spirito di squadra.
Oggi,27 giugno ore 15.30 ....è previsto un " caldo" consiglio comunale