a Silvana, cittadina esemplare
di Alessandro Distante
Il film più bello di quest’anno, a detta di tanti spettatori oltreché di buona parte della critica, è stato quello di Paola Cortellesi.
Le ultime scene di “C’è ancora domani” sono le file lunghissime e la “fatica” di tante donne che, tessera alla mano, si recavano, per la prima volta, ad esercitare il conquistato diritto di voto.
Era il riscatto della protagonista del film ed era la vittoria di tutte le donne e, in definitiva, la speranza che il diritto di voto poteva essere il modo e il mezzo per far valere il proprio pensiero e riscattare le quotidiane angherie.
Di acqua ne è passata sotto i ponti come pure sono passati i ricordi delle file davanti ai seggi.
E’ forte la paura che l’imminente appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo passi nella disattenzione dei più. Già la volta scorsa a votare si recò la metà degli aventi diritto. E sabato e domenica prossimi? Chi lo sa.
A giudicare da come ci stiamo preparando c’è da temere un flop. La scelta, fatta da molti leader nazionali, di candidarsi ammettendo esplicitamente che poi non andranno al Parlamento perché già impegnati in Italia, la dice lunga sulla “serietà” della richiesta di voto e lascia intravedere l’asservimento della elezione europea a logiche nazionali o, meglio, alla ricerca di affermazioni elettorali e personali, sganciando il voto dal fine del voto stesso.
Il vuoto degli spazi elettorali è emblematico e il vuoto registrato a Tricase in occasione dell’unico comizio svoltosi (sino ad ora) in Piazza Pisanelli è altrettanto significativo. Malgrado la celebrità dell’Oratore, a sentirlo solo in pochi.
Eppure l’Europa è il futuro; è il continente tradizionalmente inteso (forse a torto) come la culla della civiltà e del diritto che mai, come in questo momento di crisi e di guerre, potrebbe svolgere un ruolo di pacificatore.
Un Parlamento debole, perché poco rappresentativo, indebolirebbe qualsivoglia voce europea, ammesso che il rinnovato Parlamento riesca a dare peso al suo esistere e sappia porsi non solo come proiezione di forze ed interessi nazionali ma come luogo di crescita o, per dirla con la Cortellesi, come luogo che ci faccia credere che c’è ancora un domani.
di Alessandro DISTANTE
Strisce blu e strisce bianche; dietro questa colorazione vi sono precise scelte politiche. “Esagerato!” direte voi. “Ancora con questa storia che ogni scelta è politica. Non è così!” No?!?
Ed allora: se, per esempio, si mettono le strisce blu in una zona è del tutto ovvio che sarà più facile trovare parcheggio, ma sarà altrettanto ovvio che la sosta costerà il prezzo del biglietto e questo potrà scoraggiare il passeggero dal fermarsi in quella zona e sceglierne un’altra dove si parcheggia senza pagare.
La questione –dovete convenire con me- non è di poco conto.
Se, ad esempio, su una strada il Comune mette tutte strisce bianche, seppure con disco orario, è evidente che gli avventori dei negozi troveranno comodo e conveniente fermarsi su quella strada e fare shopping.
Al contrario, un negozio situato su una strada dove vi sono tutte strisce blu sarà svantaggiato, perché il potenziale cliente dovrà considerare che, oltre a pagare la merce acquistata, dovrà pagare il biglietto per la sosta.
E non ci sarà soltanto il prezzo della sosta, ma vuoi mettere il fastidio di dover trovare la macchinetta che stampa il biglietto e trovare gli spiccioli e … perdere tempo?
Quanto sin’ora detto può sembrare banale ma basta considerare quanto accade a Tricase per rendersi conto di come si possa indirizzare lo sviluppo commerciale e quindi economico verso una zona della Città oppure verso un’altra.
In altre parole, come si possa fare politica economica con un colore piuttosto che con un altro.
Nella nostra Città, infatti, su via Roma e su via Aldo Moro vi sono tutti parcheggi con le strisce bianche con disco orario. Si tratta delle due arterie dove più che in ogni altra parte della Città è cresciuto il commercio e si sono aperti tanti negozi; il passeggio dei potenziali clienti si sviluppa proprio su quelle strade, specialmente su via Roma, dotata di un marciapiede che, seppure ridotto nel tempo, è comunque percorribile da una coppia se non addirittura da una coppia con figli.
Un’altra scelta fin troppo evidente è che si preferisce “dare addosso” a chi viene da fuori e, ancora meglio (o peggio), a chi è costretto a venire a Tricase. Emblematica al riguardo è la zona Ospedale: Piazza Panico, via Leone XIII, via Pio X e il Piazzale di fronte all’Ospedale sono tutti parcheggi a pagamento. Una Città che ha proprio nell’Ospedale il suo fiore all’occhiello e che si definisce, con tanto di cartello, “Città del sollievo”, non è che proprio sia accogliente e dia tutto questo sollievo a chi ci mette piede, non per scelta ma, purtroppo, per necessità.
Ed è ancora una scelta di politica quella, altro esempio, di non far pagare la domenica. E’ giorno di festa ed allora perché rovinarlo con il pagamento della sosta? Ma, anche quella scelta, è una scelta di politica economica: la domenica i negozi, gli uffici e le scuole sono chiusi. Chi viene a Tricase viene per divertirsi e la politica vuole favorire il divertimento e punire il lavoro. Ed allora: quando di domenica e nei giorni festivi si gira in auto, tutto gratis; quando nei giorni feriali si lavora … addosso ai lavoratori!
Sto volutamente esagerando, ma lo faccio per dimostrare come il colore delle strisce non è banale, ma è uno strumento non solo per disciplinare i parcheggi ed il traffico, non solo per incassare soldi da parte del Comune e di chi gestisce il servizio, ma anche per indirizzare in un verso oppure in un altro lo sviluppo del Paese.
di Cosimo RIZZO
Continuano le richieste di chiarimento sull’argomento a dimostrazione di notevole interesse sia da parte di operatori del settore, intenti ad offrire servizi migliorativi e di maggior convenienza per i propri clienti, che da parte di consumatori sempre più attenti alle soluzioni di risparmio energetico.
Grande fermento anche tra gli enti locali, dove si registra maggiore apertura alle proposte di investimento nel settore delle rinnovabili. Non mancano difatti incontri informativi, con il coinvolgimento di cittadini e imprese, organizzati dalle stesse amministrazioni con l’intento di promuovere azioni incisive attraverso una strategia locale di sviluppo sostenibile e di incentivazione alle forme di autoconsumo.
Tra le soluzioni percorribili, il Comune può scegliere di aderire a una o più comunità già costituite o costituende sul proprio territorio, promosse da associazioni di cittadini, altre istituzioni pubbliche e/o società partecipate, stakeholder locali, etc. Questo consentirebbe all’ente locale di valorizzare i propri consumi laddove non abbia le risorse per investire in impianti a fonti rinnovabili, o viceversa di incrementare la valorizzazione energetica del proprio patrimonio situato in aree distanti e/o isolate rispetto ai principali centri di consumo dell’ente.
In questo caso, il Comune non sarà gravato dai costi di progettazione, di sviluppo e di costituzione della CER, ma sarà parte dell’iniziativa offrendo il proprio contributo in un momento successivo e nella modalità più confacente alle proprie circostanze: come consumatore, facendo ingresso nella configurazione con uno o più dei POD di titolarità comunale in cui si registrano solo prelievi di energia; come prosumer (ovvero produttore e consumatore), mettendo a disposizione della comunità uno o più impianti fotovoltaici di cui è proprietario, partecipando pertanto sia come produttore che come consumatore tramite POD diversi; e/o come produttore, i cui impianti siano nella disponibilità e sotto il controllo della comunità.
Nell’ambito delle attività di governo del territorio, il Comune può inoltre contribuire tramite la ricognizione delle aree e delle superfici utili all’installazione di impianti a fonte rinnovabile, in base alle caratteristiche del territorio, alle esigenze di preservazione del valore dell’economia locale e ai fabbisogni della comunità, bilanciando le esigenze di tutela paesaggistica e salvaguardia degli assetti idrogeologici del territorio con i fabbisogni di settori produttivi quali agricoltura, industria manifatturiera, turismo, etc.
Informazione promozionale te. 349 1678196 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
di Pino GRECO
Si è svolta venerdì 17 maggio, presso la Sezione Arbitri di Casarano, la cerimonia di intitolazione della sala riunioni al tricasino Ippazio Ferraro, alla presenza della sua famiglia e dei rappresentanti del Comitato Regionale Arbitri Pugliese e degli associati casaranesi. La proposta, avanzata in assemblea a tutti gli associati dal Presidente di Sezione Roberto Scolozzi e dal suo direttivo sezionale, è stata accolta all’unanimità anche perché proprio in quell’aula Ippazio Ferraro ha formato centinaia di giovani arbitri, sempre pronto a dispensare consigli e a dare delucidazioni sul regolamento del gioco del calcio.
Ippazio Ferraro (Pippi), oltre ad aver calcato da arbitro i campi della “Serie D” e della “Serie C”, si è distinto particolarmente come dirigente, ottenendo già nel 1997 la “Benemerenza”, prestigioso riconoscimento dato dall’AIA agli associati che più si distinguono per impegno e dedizione, ed in più 50 anni di tesseramento ha ricoperto tutti i ruoli dirigenziali sezionali ed in particolar modo è stato per oltre 20 anni Designatore e Vicepresidente durante le presidenze di Giacomo Rizzo e Marcello De Luca. Ora la sua sala riunioni, la parte più importante della Sezione di Casarano, quella in cui si formano i giovani arbitri e si confrontano tutti gli associati, lo ricorderà per sempre con la presenza di una targa d’intitolazione a far sì che il suo ricordo viva per sempre anche tra le future generazioni di arbitri.
IPPAZIO FERRARO
ARBITRO DAL 1971
1972 ARBITRO CRA
1979 ARBITRO CAI
1981 ARBITRO CAN D
1984 ASSISTENTE ARBITRALE CAN C
1991 OSSERVATORE CRA
1995 OSSERVATORE CAI
1996 OSSERVATORE CAN D
1997 ARBITRO BENEMERITO
20 ANNI DA VICEPRESIDENTE SEZIONALE
50 ANNI DI TESSERA DEDICATI AI SUOI ARBITRI
Approfondimento sui parcheggi a pagamento
COME FUNZIONA IL SERVIZIO A TRICASE
A Tricase il servizio parcheggi a pagamento non prevede la custodia.
La concessione riguarda la gestione di circa 600 stalli a pagamento ed inoltre l’attuazione di un servizio bus navetta da realizzarsi mediante due linee cittadine giornaliere ed una, nel periodo estivo, per il collegamento del capoluogo con le marine, con otto corse giornaliere con frequenza di un’ora per i mesi di luglio e agosto.
Con deliberazione n. 193 del 25 luglio 2017 (amministrazione Chiuri) si diede incarico al Responsabile dell’Ufficio di reperire 5 stalli per consentire ai disabili il parcheggio nei pressi delle discese a mare e si decise di potenziare le corse per il collegamento tra il capoluogo e le marine per i mesi di luglio ed agosto prendendo atto, allo stesso tempo, che, al contrario, il servizio di collegamento tra via Pio X ed il Cimitero, proposto in sede di gara, non aveva portato ad una fruizione che giustificasse il permanere del servizio stesso.
Le tariffe sono di € 0,80 all’ora con il pagamento minimo di € 0,80
Le modalità di pagamento sono quelle di fare il biglietto presso le apposite “macchinette” oppure di utilizzare l’app.
Gli automobilisti hanno la possibilità, oltreché di pagare di volta in volta il parcheggio, anche quella di fare l’abbonamento mensile.
Il versamento dell’abbonamento viene effettuato direttamente in favore dell’Ufficio Economato del Comune. Delle somme incassate, il Comune trattiene il 35,01%, mentre la restante parte è di spettanza della Società che gestisce i parcheggi.
Nel mese di Aprile 2024 le entrate per parcheggi, pagati in abbonamento, sono state pari ad € 2.939,00 IVA compresa; di questa somma –come detto- il 35,01% è rimasto nelle Casse comunale e la restante parte (€ 1.9010,06) è stata trasferita a Gestam Group.
LA CONCESSIONE A GESTAM GROUP
Il servizio è affidato alla società Gestam Group srl con sede in Tricase; tanto a seguito di gara pubblica alla quale ha fatto seguito il contratto del 23 luglio 2015. Alla gara parteciparono sette Ditte, tra le quali anche il vecchio gestore del servizio parcheggi a Tricase e cioè la Cooperativa sociale Apulia. Al termine dell’affidamento disposto dal Comune alla vincitrice della gara, Gestam Group, sorse un complesso contenzioso sia in sede amministrativa, che civile ed anche penale.
I Giudici Amministrativi respinsero sia il ricorso di primo grado proposto innanzi al TAR di Lecce che l’appello proposto al Consiglio di Stato così riconoscendo la legittimità dell’operato del Comune relativamente alla procedura di scelta, a seguito di gara, della Gestam Group; nella graduatoria finale la Cooperativa Apulia si classificò al secondo posto.
Anche il Giudice Penale, dopo cinque anni di processo, ha assolto i rappresentanti della Società riconoscendo la insussistenza di qualsivoglia ipotesi di reato (sentenza del Tribunale del 2022)
Diversamente il Tribunale civile di Lecce condannò Gestam al risarcimento dei danni in favore della Apulia per € 115.000, ritenendo che l’affidamento del servizio fosse stato conseguenza di alcune dichiarazioni non rispondenti al vero sui servizi in precedenza svolti.
La sentenza del Tribunale è stata appellata da Gestam e la Corte d’Appello ha completamente ribaltato la decisione di primo grado, così rigettando definitivamente la richiesta risarcitoria avanzata dalla cooperativa Apulia.
In conclusione: tutti i Giudici, amministrativi, penali e civili hanno esaminato l’affidamento del servizio a Gestam Group decretandone la piena legittimità.
di Alessandro DISTANTE
In questo numero abbiamo voluto fare un approfondimento sui parcheggi a pagamento. Abbiamo passato in rassegna le scelte “politiche” sulla collocazione delle strisce blu (parcheggi a pagamento) e quelle bianche (con disco orario); abbiamo dato spazio alle strisce “sociali”, quelle cioè che sono riservate a particolari categorie quali i portatori di disabilità oppure che hanno particolari necessità come genitori di piccoli oppure donne gestanti. Già in precedenza questo giornale aveva trattato delle questioni della viabilità, del traffico e dei “costumi” ed abitudini degli automobilisti.
Al fondo, la convinzione che una Città è bella ed attrattiva, anche in termini turistici, se si vive bene. Ed allora l’altra faccia della medaglia di ogni questione di soste per parcheggi, siano essi blu oppure bianchi, è quello dell’uso smisurato delle auto. Una politica di disincentivazione all’uso delle auto passa certamente attraverso interventi afflittivi quale può essere anche il prevedere parcheggi a pagamento con tariffe elevate (specialmente nelle zone prossime al centro storico), ma passa soprattutto attraverso un cambio di mentalità. Sempre più le Città si orientano a vietare l’accesso al centro attraverso zone pedonali oppure e, quanto meno, attraverso Zone a Traffico Limitato.
Il formare e l’educare i cittadini a condividere e salvaguardare il bello ed il ben-essere si può estrinsecare in vari modi, a partire dall’uso delle auto e dei parcheggi a pagamento fino … al ritiro della spazzatura.
Pubblichiamo in questo numero il Comunicato dell’Amministrazione Comunale che, oltre a fornire un dato incoraggiante sulla percentuale di raccolta differenziata (quasi il 70%), annuncia un’ulteriore iniziativa nella direzione del potenziamento di tale forma di raccolta. Il Comune chiede la collaborazione dei cittadini ma, al contempo, annuncia controlli quotidiani, da parte degli addetti ai lavori, sulla conformità o meno dei rifiuti a seconda della loro tipologia (organico, carta, vetro,…). Il tutto nella prospettiva di educare al vivere bene ed il Comune non si limita ai controlli ma fornisce un aiuto: la possibilità di scaricare gratuitamente una app che risolve i “drammatici” dubbi su come classificare -e quindi distribuire- i tanti rifiuti che produciamo quotidianamente.
Parcheggi e spazzatura, due questioni “quotidiane” che, come vogliamo dimostrare, implicano scelte politiche o, almeno, di politica economica ed ambientale. Aspetti che sembrerebbero di dettaglio, se non addirittura marginali, ma che rientrano, a pieno titolo, nel nobile obiettivo di spingere alla partecipazione attiva e responsabile. Educare, anche attraverso queste scelte “piccole”, ad una partecipazione attiva a livello più propriamente e direttamente politico: siamo alla vigilia di una importante competizione elettorale e il timore che alle urne vadano in pochi è altissima, visti i precedenti e vista quasi l’indifferenza con la quale è passato il primo comizio a Tricase (Sgarbi in piazza Pisanelli).
Ed allora: diventa prioritario educare ed educarsi ad essere cittadini attivi a partire dal dove si parcheggia, dal come si differenzia la spazzatura, fino a scegliere di partecipare al voto e alla politica.
Tricase- Dal 1° giugno arriva la tolleranza zero per gli errati conferimenti dei Rifiuti.
Il Comune di Tricase chiude il 2023 con una media del 67,58% di raccolta differenziata, con punte oltre il 70% in diversi mesi dell’anno.Per guardare con rinnovata fiducia al futuro occorre, adesso, migliorare la qualità del rifiuto prodotto, facendo particolare attenzione alle regole di corretto conferimento che permettono di limitare al massimo la presenza di impurità, vale a dire di elementi estranei alla singola frazione al momento dell’arrivo ai diversi impianti di selezione.
Per questo motivo, a partire dal 1° giugno partirà la tolleranza zero nei confronti degli errati conferimenti, con gli operatori ecologici di Gial Ambiente, l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana nel Comune di Tricase, che apporranno un adesivo di non conformità nel caso di irregolarità al momento dell’esposizione dei rifiuti.Ad esempio la carta (riviste, giornali, cartoni, contenitori in Tetrapak del latte o dei succhi di frutta, ecc.) ed il vetro (vasetti, bottiglie prive del tappo, ecc….) vanno conferiti direttamente nel mastello senza alcun sacchetto. L’organico (avanzi di cibo, scarti di frutta e verdura, lische di pesce, ecc…) va messo in buste biodegradabili e compostabili. La plastica e metalli (flaconi di detersivi, bottiglie in plastica, polistirolo, ecc…) vanno conferiti in buste trasparenti o semitrasparenti.
Nei cosiddetti rifiuti non riciclabili o indifferenziati sono inclusi tutti quegli oggetti che non possono essere riciclati (cd/dvd, penne/evidenziatori, pannolini/pannoloni, gusci di molluschi e crostacei, ecc) e va conferito con buste trasparenti o semitrasparenti.
ATTENZIONE è vietato l’uso di sacchi neri per qualsiasi tipo di rifiuto.
Qualora gli operatori ecologici dovessero riscontrare un non corretto conferimento applicheranno l’adesivo di non conformità ed il rifiuto non verrà ritirato. In questo caso, l’utente dovrà rientrare il proprio rifiuto all’interno della propria abitazione, differenziare correttamente e conferire nuovamente le diverse frazioni rispettando il calendario di raccolta. Contemporaneamente, il nucleo
della Polizia Locale svolgerà una serie di controlli incrociati sul territorio: i cittadini che continueranno a reiterare errori di conferimento dei rifiuti verranno sanzionati secondo quanto previsto dalla normativa.
<<È arrivato il momento di fare un ulteriore passo in avanti in materia di raccolta differenziata, non solo in termini di percentuale, ma anche di qualità del rifiuto che portiamo ai vari impianti di selezione o in discarica – spiega il Sindaco del Comune di Tricase, Antonio De Donno – C’è bisogno dell’impegno di tutti per migliorare nella cura dell’Ambiente in cui viviamo da cui scaturiscono un maggiore benessere psicofisico dell’individuo; un adeguato decoro urbano che si trasforma in crescita di attrattività della nostra città per i turisti; un beneficio economico per il singolo e per la collettività perché aumentare la percentuale di raccolta differenziata ci permette di evitare l’applicazione dell’ecotassa regionale, un ulteriore aggravio sulle tasche dei cittadini>>.
Per aiutare ulteriormente l’utente a dirimere ogni dubbio sulla raccolta differenziata, il Comune di Tricase entra ufficialmente a far parte del circuito Junker, l’app per la raccolta differenziata che ogni giorno aiuta 3 milioni di italiani a gestire in modo corretto e sostenibile i propri rifiuti. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di dare una svolta digitale al sistema di raccolta dei rifiuti, adottando questa applicazione, il cui uso, per i cittadini di Tricase, sarà gratuito. Una volta scaricata, l’app è in grado di riconoscere tutti gli imballaggi dal codice a barre e indicare in tempo reale come vanno conferite le singole parti. Su Junker sono poi disponibili, tra l'altro, i calendari sempre aggiornati dei ritiri e le mappe dei punti di raccolta. Tutte le informazioni sono geolocalizzate e disponibili in 12 lingue.
<<Dopo la riduzione ad un solo giorno di ritiro del non riciclabile nel calendario di raccolta, a partire dal 2021, ora siamo chiamati ad una nuova svolta – sottolinea il presidente della Commissione Ambiente, Rocco Martella – Occorre migliorare la qualità dei rifiuti che portiamo in discarica o agli impianti di selezione al fine di ridurre i costi di smaltimento e realizzare una raccolta differenziata più pura. Per raggiungere questo risultato ricorreremo ad una duplice strategia: da una parte l’informazione ai cittadini con affissioni statiche e l’introduzione dell’app Junker; dall’altra un’azione di controllo coordinata da parte degli operatori ecologici e della Polizia Locale per educare i responsabili di errati conferimenti che inficiano quanto di buono fatto dalla maggioranza della popolazione>>.
<<Oggigiorno diventa di fondamentale importanza garantire un’alta qualità dei rifiuti prodotti sul territorio comunale che non può trascendere dal rispetto delle regole di corretto conferimento per ogni singola frazione – afferma il responsabile comunale, architetto Alessandro Macchia –Migliorando questo dato, e quindi anche le percentuali complessive di raccolta differenziata, possiamo garantire una maggiore tutela dell’Ambiente ma anche ottenere maggiori contributi ambientali da parte dei Consorzi del CONAI per il recupero dei rifiuti di imballaggi (carta, plastica vetro, ecc..). Più riusciamo a recuperare tali frazioni e più riusciamo ad ottenere contributi dai suddetti Consorzi. Nell’anno 2023 il Comune di Tricase è riuscito ad incassare più di 300.000 euro da tali contributi>>. <<Con un’adeguata campagna di comunicazione e di informazione puntiamo ad accrescere la consapevolezza del cittadino davanti alle problematiche ambientali e a ridurre/eliminare gli abbandoni illeciti. Difatti da alcuni mesi, l’abbandono dei rifiuti da parte dei privati cittadini è divenuto penalmente perseguibile - sostiene la Comandante della Polizia Locale, dott.ssa Anna Grazia Bello - Pugno duro nei confronti dei responsabili di tale condotta. Ad oggi sono stati elevati diversi verbali al fine di contrastare tale fenomeno sul territorio comunale anche con l’ausilio delle fototrappole in dotazione>>.Per ogni informazione, segnalazione o prenotazione ritiro ingombranti sono attivi i seguenti numeri:
800303333 (solo da rete fissa); 3701037842 (da rete mobile e WhatsApp
Tricase Porto- Non è stata detta ancora la parola fine alla vicenda di villa Sauli (meglio conosciuta come Ecomostro).
Il TAR di Lecce, nei giorni scorsi, ha esaminato il nuovo ricorso proposto da uno dei comproprietari della Villa (al quale non era stata notificato l’ordinanza di demolizione) ed ha deciso di fissare l’udienza per la finale decisione per il 20 novembre 2024.
Ovviamente, fino a quella data e poi fino alla decisione, non si potrà dare corso alla demolizione.
Quindi un nuovo stop alla volontà del Comune, che si è costituito in giudizio a difesa delle sue ragioni e quindi sostenendo la legittimità dell’ordine di demolizione
di Giuseppe R. PANICO
Il recente “report “sulla storia patria del nostro PUG (Vol. n 13) seguito da quello sul “Parco Otranto- Leuca e Bosco di Tricase” (Vol. n 15) evidenziano ancor più la continuità di una politica basata su opportunismo e continui ritardi. Lobbismo e Familismo Amorale da parte degli elettori e Populismo e ricerca del Consenso da parte degli eletti, sembrano ancora l’efficace collante di uno stile amministrativo che, favorito da burocrazia senza eguali e frammentazione delle responsabilità, parla di sviluppo ma, di fatto, lo ostacola o lo ritarda.
La recente proiezione al cinema Moderno del docufilm “S. Cesarea, Splendore e Disperazione” di A. De Giuseppe, con folta e interessata presenza di pubblico, nell’ evidenziare vicende storiche, amministrative e territoriali di tale vicina località costiera e delle sue terme, non può che portarci a riflettere anche su politica e sviluppo locali. In particolare, su discontinuità amministrative, carenze programmatiche e inopportune scelte che ne sono spesso derivate.
La attuale decadenza di S. Cesarea, pubblicizzata col docufilm anche su circuiti esteri, sembrerebbe ormai evidente, visto che le terme non sono più attrattive come prima, il turismo culturale rimane marginale e quello costiero preferisce (come spesso succede da noi per gli stessi Tricasini), altri lidi più attrezzati (in particolare per la nautica). Senza poi trascurare i vincoli territoriali e burocratici dovuti al parco “Otranto-Leuca e Bosco di Tricase”, che, dopo quasi venti anni dalla sua istituzione, non ha ancora una approvazione definitiva e dunque una chiara linea di azione.
Una situazione che dovrebbe indurre anche la politica di Tricase e la cittadinanza tutta a più riflessioni, nell’ottica di auspicabili dibattiti e proposte concrete sul tanto atteso PUG, anche per le nostre due marine e la maggiore economia e benessere che potrebbero derivarne ed espandersi su frazioni e vicinato (albergo diffuso etc.). Proposte che, in carenza di economia produttiva e cultura d’impresa (se non di Stato e servizi e di una sofferente Zona Industriale), possano portare a frenare una decadenza, ormai evidente anche da noi, nelle tante famiglie sostenute da pubblici contributi, nelle tante case inutilizzate, abbandonate incomplete o in vendita, nella marginale urbanistica ed ora anche nel timore che la prossima realizzazione di un nuovo vasto complesso ospedaliero in zona Maglie-Melpignano possa ridurci il prezioso apporto economico e sanitario derivante dal nostro ospedale.
A seguito del docufilm, si è accennato come la decadenza di S. Cesarea sia dovuta anche alla assenza di un porto e dunque di un determinante ramo della economia turistica e costiera. Basta pensare allo sviluppo di Otranto e Gallipoli; come anche di Leuca che, pur non avendo spiagge, come anche noi e S. Cesarea, ha avuto, grazie al vasto porto turistico, un deciso sviluppo economico.
Una linea programmatica per il nostro PUG, auspicabilmente da sviluppare dunque verso e sulla costa, anche contraendo/limitando qualche vincolo del Parco e valorizzandone le potenzialità. Purtroppo, l’assenza nel Consorzio di gestione di qualsiasi componente di Tricase, pur facendone parte con un vasto territorio, ci riduce ad essere un “membro minoritario” e con un “…Bosco di Tricase” ridotto a ben poco.
Aumentare dunque le nostre potenzialità nautiche (Tricase Porto e Marina Serra) grazie ad una più efficace gestione e manutenzione di specchi d’acqua e, in particolare, delle infrastrutture portuali e adiacenti aree a secco, ora danneggiate dal mare, dalla protratta inazione manutentiva e da recenti (e ripetute) improvvide scelte, verrebbe anche incontro alle professionalità legate al mare sviluppate, ormai da diversi anni, in un nostro istituto scolastico, ma senza adeguato sbocco locale. Considerati i grandi porti turistici già nelle vicinanze, basterebbero intanto interventi già possibili quali: dragaggio, porti a secco, aree di stazionamento, ampliamento ormeggi etc. Più che per il piacere di andare per mare, per il dovere di non svilirci economicamente ancor più.
Con deliberazione n. 94 del 2 maggio la Giunta Comunale ha approvato il progetto esecutivo per attivare una richiesta di finanziamento per lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’immobile comunale sito in Via Erriquez a Depressa da destinare a Casa Alloggio per anziani.
Il costo preventivato dell’intervento è di un milione di euro.
L’obiettivo è quello di intercettare i fondi PR Puglia FERS-FSE 2021/2027 di cui all’Avviso pubblico della Regione Puglia.
Lo stesso immobile (ex edificio scolastico) ha già visto un intervento per la realizzazione di un centro diurno per anziani con annessa attività di prevenzione di malattie neurodegenerative già completato ed in fase di avvio mediante la creazione di un protocollo di intesa con l’Ospedale Cardinale Panico; nell’ambito di quell’intervento una porzione dell’immobile è stato destinato allo studio e allea prevenzione di quelle malattie neurodegenerative.
Allo scopo di arricchire i servizi offerti e di completare la struttura socio-sanitaria, l’Amministrazione comunale ha chiesto di modificare il progetto approvato con una precedente deliberazione prevedendo la realizzazione di casa-alloggio per anziani.
L’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo ha rilasciato il parere di competenza e quindi il Comune ha approvato il progetto esecutivo.
ACCADE IN COMUNE
Progetti utili
La Giunta Municipale (deliberazione n. 97 del 2 maggio) ha approvato i progetti utili alla collettività per l’anno 2024/2025.
“Progetti Utili” sono quelli nei quali verranno impiegati i percettori del Reddito di Cittadinanza. I Comuni, come Tricase, per poter impiegare detti soggetti devono predisporre ed approvare dei progetti.
Da qui la deliberazione della Giunta che ha approvato i seguenti progetti utili alla collettività (PUC): “Bene comune”; “Virdis – curiamo il nostro verde”; “Pulizia uffici comunali”; “Valorizziamo il patrimonio culturale”. I Progetti dovranno terminare entro il 31 dicembre 2025.