Tricase- Due Assessori della Giunta Comunale sono interessati da procedimenti penali come imputati o come indagati. Ovviamente, fino a sentenza, vale la presunzione di innocenza e tutte le accuse devono essere dimostrate. Per chiarezza: le imputazioni non riguardano attività legate alla loro ruolo di Amministratori comunali ma alla loro professione di tecnici progettisti e/o direttori di lavori.

Tuttavia tali notizie sollevano non pochi dubbi sulla possibilità di rivestire al contempo un ruolo di pubblico amministratore e di chi deve difendersi da accuse che, se provate, vedrebbero come parte danneggiata il Comune che amministrano. I dubbi aumentano ancora di più se si pensa che la Giunta municipale deve decidere se costituirsi in giudizio oppure no in processi che vedono come persone incriminate componenti della Giunta stessa. Le contestazioni che sono state mosse sono legate a presunti abusi edilizi, reati nei quali il Comune si può costituire parte civile anche se –è bene dirlo- ciò non accade quasi mai.

Non sono nuovi i casi di Amministratori, siano essi politici di livello governativo oppure regionale, che, in caso di contestazioni di reati, optano, volenti o nolenti, per le dimissioni. Nessuna responsabilità, ovviamente, ma soltanto la necessità di fugare qualsivoglia dubbio che la loro posizione possa condizionare l’azione dell’Amministrazione della quale fanno parte.

CI TRASFERIAMO AL MODERNO. Il gestore del cinema ha ricevuto prenotazioni superiori ai posti disponibili al Paradiso. Mi ha chiesto cortesemente di spostare l’evento all’altro suo cinema, molto più grande. Ci  vediamo lunedì 6 maggio al CINEMA MODERNO, a Tricase, via Siracusa (pressi piazza Cappuccini) alle ore 20.30

Vi aspetto numerosi

alfredo

SANTA CESAREA

SPLENDORE

E DISPERAZIONE

Il documentario che mostra i due volti estremi del Salento attraverso il sorprendente viaggio nella storia di Santa Cesarea Terme

Lunedì 6 maggio, in anteprima assoluta, prima di prendere la strada di importanti festival in Italia e all’estero, sarà proiettato al Cinema Moderno di Tricase, proiezione unica ore 20,30, l’ultimo lavoro documentaristico di Alfredo De Giuseppe, che ancora una volta graffia la realtà per mostrare un Salento più vero, o almeno meno patinato del solito.

In 40 minuti tra immagini sorprendenti e importanti interviste storiche, il regista ci trascina dentro un paradigma esemplare, quello di Santa Cesarea Terme. Un video ben girato e montato da una valida squadra di collaboratori, che rimane sospeso nel tempo dove c’è la storia, la didattica, le mancate programmazioni, le politiche privatistiche, le opere inutili, le divisioni campanilistiche che fin dall’Unità d’Italia appesantiscono il vivere quotidiano del nostro Sud.

Un appuntamento da non perdere per intuire meglio le dinamiche del mancato sviluppo di tante aree della nostra provincia, con tanti spunti socio-economici, ma in definitiva anche poetici.

di Alessandro DISTANTE

“Cosa succede, cosa succede in Città? C’è confusione ma non succede nulla!”. “Niente di nuovo sotto il sole”.

Due citazioni di diversa e, forse, opposta natura; l’una del Vasco nazionale e l’altra dal libro biblico dell’Ecclesiaste, entrambe utili a fotografare l’attuale, ma atavica, situazione tricasina e non solo.

Se suscita scalpore e fa notizia che un assessore comunale sia imputato in un procedimento penale che vede come parte offesa, ma non costituita, il Comune, certamente pari scalpore avrebbe dovuto fare una deliberazione della Giunta, pubblicata da questo giornale, che invita i cittadini proprietari di zone C, ad oggi inedificate, a “sbrigarsi” ad edificare prima che il PUG venga adottato.

Eppure non succede nulla, perché…niente di nuovo sotto il sole!

Ed infatti se queste notizie di cronaca si leggessero più in profondità e guardando alla storia della politica locale prenderebbe corpo un dubbio e speriamo non una verità: un consolidato e, per certi verso, discutibile connubio o intreccio tra interessi pubblici ed interessi privati se non addirittura, ma così certamente non è e non può essere, tra politica ed affari.

Questo giornale, oltre alla deliberazione della Giunta Comunale, ha pubblicato una analitica cronistoria delle vicende riguardanti il mai approvato PRG o PUG, che dir si voglia. Quello che è emerso è che lo strumento urbanistico venne apertamente avversato sul finire degli anni Cinquanta (amministrazione Cassati), e poi, via via, da tutte le Amministrazioni che si sono succedute sempre annunciato ma mai attuato, al punto che ancora oggi, malgrado i vari incarichi conferiti, non è stato adottato.

Ad avversarlo, i grandi interessi proprietari unitamente a quelli dei tecnici che operano nel territorio comunale in un’intesa che sembra trovare sponda nelle varie Amministrazioni espressione, del resto, degli interessi dei cittadini e attente a ricercare il loro consenso, anche elettorale; il risultato è che si è proceduto con l’edificazione e si spinge, ancora oggi, alla edificazione, addirittura con un invito da parte della Giunta.

Se poi questo conflitto tra interessi pubblici ed interessi privati si trasferisce fin dentro il Palazzo fino ad essere intravisto in nomine assessorili giuridicamente e formalmente ineccepibili, allora evidentemente si deve passare a scelte nette e che diano il segno che nessuna commistione vi è tra i diversi interessi, neppure tra quelli amministrativi e professionali. Ed infatti e certamente non vi è nessuna indebita commistione o interferenza o, peggio, conflitto di interessi, ma, talvolta, la verità non basta che sia tale perché si rende necessario che sia vista e creduta.

Occorre, cioè, fare scelte massimamente leggibili e che pongano chi amministra al di sopra di ogni sospetto. Lo scopo? Rendere credibili le Istituzioni e far emergere il disinteresse che deve guidare e che guida tutti gli Amministratori.

 

 

Sabato 4 maggio torna in distribuzione il Volantino

settimanale cittadino di Tricase

LEGGERETE IN QUESTO NUMERO

Cosa succede? Niente di nuovo!

Il Premio il Volantino a Piergiorgio Giacovazzo

Apriamo un pubblico confronto

Ricordo di Puccetto

Cosa succede in Comune

Il valore del voto

Oltre alla versione cartacea sarà sempre disponibile sul sito redazionale (ilvolantinoditricase.it), la versione online

 

Sabato 4 maggio torna in distribuzione il settimanale cittadino di Tricase

Oltre alla versione cartacea sarà sempre disponibile sul sito redazionale (ilvolantinoditricase.it), la versione online

di Alfredo Sanapo 
 
Entrando a Tricase da Specchia, a sinistra, nella zona dirimpetto allo Stadio San Vito, è possibile osservare le sue siepi completamente capitozzate. Riusciamo a comprendere un intervento volto al riassetto degli spazi pubblici tramite interventi di sfalciamento o taglio siepi, ma non afferriamo i motivi di questo drastico intervento. 
Prima di tutto, non si sono considerate le piante come esseri viventi che, seppur immobili, impiegano del tempo a vegetare: in questo caso, la pianta è costretta a partire da zero e con uno sforzo immane data l'eliminazione totale delle foglie, cioè gli organi deputati alla fotosintesi che consente alla pianta di fare biomassa a spese della luce solare.
Il danno ambientale è evidente per due altri aspetti. Uno si carattere igienico-paesaggistico in quanto il trattamento plateale espone alla vista rifiuti di vetro, plastica, carta e altro che la vegetazione nasconde. Un'altra di natura ecologica dovuta al aumento di massa organica morta che, se bruciata o lasciata decomporre, contribuisce all'aumento della CO2 atmosferica, tanto nobilmente trattenuta nelle piante per costruire la propria struttura vivente.
Infine, non intendiamo la tempistica dell'operazione che avviene in un periodo in cui le ore di soleggiamento aumentano. Quando avremo bisogno di rinfrescarci sotto le fresche fresche, non ci rimarrà altro che l'ombra della luce.

Un progetto in cinque punti inviatoci dal Movimento “Tricase Insieme” relativo alla viabilità delle Marine di Tricase:

1) Piano di messa in sicurezza dell’area portuale destinata ai bagnanti del porto;

2) Rimessa a secco nell’area destinata all’attracco delle imbarcazioni, che permetterebbe ai diportisti di vedersi ridurre il canone annuo, mentre aumenterebbe il numero di posti barca da destinare al turismo nautica di transito, con tutti i benefici che ne deriverebbero a livello economico!

3) Recupero delle discese dirette al mare, che consentirebbero un più agevole accesso al mare, nonché di un vecchio tratturo aperto negli anni ’70, ma mai utilizzato, quale passeggiata lungo costa;

4) Deviazione del traffico privato per Marina di Andrano e Novaglie, con ZTL h24 in entrambe le nostre marine, che dovranno essere servite con efficiente trasporto pubblico;

5) Infine, ma non meno importante, l’adozione di un PUG a stralcio, che preveda un piano di sviluppo per   entrambe   le   marine,   con   individuazione   di   aree   attrezzate   a   servizi   e   piccole   attività commerciali.

Si tratta di pochi importantissimi punti, che hanno lo scopo di migliorare ciò che abbiamo già, senza stravolgere la realtà che viviamo quotidianamente.

 

 

di Alfredo Sanapo 
 
Nell'ultima settimana il territorio salentino, precisamente i feudi di Castrignano del Capo e Tricase, è sotto attacco di una specie aliena. Il pericolo proviene da una marmotta che si sarebbe adattata così bene nelle nostre zone da cambiare le sue abitudini alimentari: anziché cibarsi di rami e radici, si è specializzata a nutrirsi di carta filigranata. Per evitare l'infestazione da parte di questa specie, è necessario eliminarla.
Nelle mie colonne, come è noto, ho sempre difeso a spada tratta piante e animali, ma in questo caso devo fare un'eccezione. Nossignori! Non sono "lo sposo impazzito oppure" che "ha bevuto", come canta De Gregori, e per dimostrarlo vi spiego le mie ragioni. Ma andiamo con ordine.
Negli ultimi giorni gli ATM di due Uffici Postali del Basso Salento sono stati fatti esplodere da rapinatori non certo alle prime armi. I lettori sapranno che gli ATM sono dotati di un sistema di sicurezza che, in caso di tentativo di furto con scasso ai loro danni, impregna con inchiostro indelebile le banconote rendendole inutilizzabili al portatore. I rapinatori, come dimostrato da filmati ampiamente diffusi in rete, riescono ad eludere tale sistema attraverso la cosiddetta "tecnica della marmotta": essa prevede l’uso di un ordigno che viene inserito nello sportello dopo aver preparato il “terreno” con un trapano. L’ordigno, che può contenere fino a mezzo chilo di polvere da sparo, emette un fischio prima dell’esplosione che ricorda il verso del roditore (da cui il nome). Dopo l’esplosione, i ladri raccolgono le banconote che restano immacolate e, perciò, valide. 
Come avete potuto vedere, il presente non è un pensiero incoerente con le mie convinzioni, perché, in questo caso, la marmotta non è un animale. Pertanto, posso concludere che, abbiamo il dovere morale di contrastare, se non eliminare, l'evoluzione di questa specie nel senso criminogeno appena descritto. L'arma migliore che abbiamo è potenziare le tecnologie antirapina che sposti l'ago della bilancia a favore degli onesti risparmiatori. Forza Poste Italiane! Siamo con voi!

di Giuseppe R. PANICO

Quel passaggio a livello in via Roma sembra ormai lo spartiacque che separa il nostro passato da un possibile futuro. Un passato, spesso dimenticato, fatto anche di treni e littorine affollate di passeggeri e soprattutto di studenti di scuole medie superiori diretti a Lecce. Studenti, oggi ultrasettantenni e in parte emigrati, costretti a dedicare, ogni giorno, dalle 4 alle 5 ore per il “transit time” casa- scuola-casa, con oltre 3 ore e 30 m di treno e tantissime fermate intermedie.

La stazione di Tricase era anche uno scalo merci per i prodotti della nostra terra, resa fertile dalle gocce di sudore versate fra quei campi, ora in gran parte abbandonati. Al passaggio al livello di allora, quando chiuso, poche auto, radi passanti e fuggevoli sguardi fra chi viaggiava accanto al finestrino del treno ed i pochi ivi in sosta forzata.

Tutto è ormai cambiato: Tricase è un centro scolastico di rilievo e tantissimi studenti dei paesi vicini viaggiano in proprio o in autobus; la provincia di Lecce è ora una fra le più dotate di auto e reti viarie che incentivano la movimentazione su gomma; molte funzioni lavorative/amministrative non rendono più necessario il viaggio fino a Lecce e non vi è più alcun traffico merci ferroviario ad animare i binari morti.

Al passaggio a livello, si accumulano poi, e più volte al giorno, decine di auto e cittadini, lunghi minuti in attesa, capo chino sul cellulare e occasionali imprecazioni per littorine vuote o quasi.

Ma, dopo oltre 60 anni, molto è rimasto anche invariato: la lentezza del trasporto (ancora un’ora e 50 minuti per Tricase-Lecce); lo spreco in lavori pubblici, come per quelle barriere antirumore, ormai crollate, fatte di sassi tenuti su da gracili gabbie in legno; la memoria di grandi scandali nella gestione FSE e le frequenti promesse di una politica regionale inconcludente o tardiva ed oggi anche chiacchierata ed incriminata. Continua intanto a parlarci di “metropolitana di superficie” e di “motori a idrogeno” per una realtà nei trasporti locali ormai del tutto su strada.

Il nostro territorio urbano rimane intanto spaccato, fra Tricase e frazioni; i vasti terreni ferroviari incolti ed inutilizzati e la stazione ferroviaria deserta e trascurata. Sempre più rari sono poi i fiocchi rosa e blu per darci un giorno nuovi utenti FSE; sempre meno giovani con voglia di restanza, sempre più anziani che del treno di un tempo non sanno che farne. Prevale in aggiunta quella cultura che, rivolta a ingigantire il passato e a lodarsi del suo presente, rivolge al futuro il suo  “depensamento”. Il “Sud dei Sud e dei Santi”, così il geniale Carmelo Bene descriveva il suo e nostro Salento.

 Ad incentivare il trasporto su gomma, avremo a breve anche una SS 275 a quattro corsie che va ad aggiungersi alla SS 274 sul lato ionico. Realtà sociale, economica e nei trasporti, dunque, profondamente mutata e che, a meno di una rivoluzione “copernicana”, continua a rendere alcuni tratti FSE (in particolare il Maglie-Gagliano-Casarano e il Maglie-Otranto), uno spreco di territorio, di fondi pubblici e potenzialità urbanistiche. Realtà, quella di Tricase, non dissimile da altri comuni vicini collegati alla FSE e con una valenza economica e sociale anche minore. Ovviamente i costi km/passeggero avranno raggiunto, con così pochi utenti, cifre da capogiro, pur con un debito pubblico di circa tremila miliardi e un PUG da ridefinire. Per quest’ultimo, l’acquisizione delle aree FSE, già in disuso, potrebbe far accrescere oltre che parchi e verde urbano, viabilità e parcheggi di prossimità, eventualmente coperti, da pannelli solari per energia da immettere in rete.

Alla eventuale soppressione degli accennati tratti ferroviari, dovrebbe far seguito un Hub ferroviario FSE, con vasto parcheggio, all’altezza di Maglie, con più frequenti e rapidi collegamenti e meno fermate per le stazioni di Lecce e Brindisi e poi aeroporto. Più autobus/shuttle FSE (e private) favorirebbero il collegamento con l’Hub di Maglie. L’attuale tracciato ferroviario poi trasformato in pista ciclabile o percorso turistico/ambientalistico. Argomento, quello dei trasporti, e dunque del turismo, ovunque cruciale per uno sviluppo realistico e bisognoso, oltre che di una politica adeguata, di un sano dibattito cittadino.

di Alessandro DISTANTE

La tragica morte del giovane ivoriano a Tricase Porto ci ha fatto comprendere meglio e vivere con grande compassione il dramma di chi, venendo da fuori, cerca –troppe volte invano- la terra promessa. La notizia ha suscitato importanti e significativi segnali di vicinanza e di solidarietà, tra dichiarazioni e attestati di stima per quel giovane.

Proprio in questi giorni il Parlamento europeo ha approvato, tra tante polemiche e divisioni, il nuovo Patto per l’emigrazione: è stato affermato il dovere di solidarietà tra gli Stati membri. Nessuno può sottrarsi al compito di prestare accoglienza a chi giunge sulle nostre coste (e non solo); eppure è stato deciso che questo obbligo può essere soddisfatto anche pagando 20.000 euro a migrante e così stare a posto con la “coscienza”.

Di fronte a noi, dall’altra parte del Mediterraneo, si aggravano, intanto, le situazioni di crisi e la guerra tra Israele e Palestina rischia di allargarsi all’Iran e al Libano (e non solo). 

Più in generale le spinte nazionalistiche e sovranistiche e la crisi delle Organizzazioni internazionali hanno accentuato le contrapposizioni tra Stati e Nazioni; vengono meno quegli scambi e quelle aperture che, attraverso la conoscenza, consentono di riscoprire quanto di comune vi può essere tra storie differenti.

Eppure solo qualche anno fa a Tricase il SIFF dedicava le serate al cinema iraniano e a Tricase Porto da anni vi è un “presidio”, un “avamposto” per costruire legami tra i popoli che si affacciano nel Mediterraneo, così tessendo quella tela della conoscenza e della reciproca amicizia che è l’unica via per la vera pace.

Alcuni decenni fa il Salento faceva scoprire al mondo il suo volto umano e la sua capacità di accoglienza con i tanti albanesi che cercavano l’America in Italia. Proprio in questi giorni l’Università del Salento ha promosso il progetto Otranto-Valona con l’obiettivo di creare uno scambio culturale e scientifico tra le due sponde, favorendo la reciproca conoscenza e ribadendo i legami di amicizia.

“Casa mia, casa tua. Che differenza c’è?”. E’ solo il ritornello di una canzone?

 

Sabato 20 Aprile alle ore 19,30 nello splendido Palazzo Baronale Serafini-Sauli di Tiggiano sarà “In-Canto a Primavera”: protagonisti il soprano Chiara Scatolino, accompagnata al pianoforte da Valerio De Giorgi. Il concerto è organizzato dalla Camerata Musicale Salentina in collaborazione con l'Associazione di Alta Cultura Musicale W. A. Mozart. In programma musiche di Schipa, Bizet, Tosti, Puccini e Mascagni.

Chiara Scatolino, soprano lirico, è nata a Lecce ed è figlia d'arte. Ha conseguito il diploma di laurea di secondo livello in Discipline Musicali (canto) con il Maestro Lorenzo Regazzo. E' diplomata in Canto Lirico con la Prof.ssa Virna Sforza presso il Conservatorio di Musica "T. Schipa" di Lecce. Ha al suo attivo un master di perfezionamento presso l'Accademia del Belcanto "Rossini" di Bad Wildbad in Germania, un diploma conseguito presso la "Opera Studio Academy" di Foggia, una Masterclass Erasmus in Canto lirico e Musica vocale da Camera con Elisabet Frlingsdohir e Amelia Felle, un Master di perfezionamento presso "Akademie Belcanto" con Bruna Baglioni a Turi (Ba) ed un Master "Tosti-Lab" presso l'Accademia Musicale Europea a Napoli.

Vincitrice di numerosi Premi e Concorsi, ha al suo attivo numerosissimi concerti ed affianca la sua attività di cantante lirica a quella di tirocinante presso il Conservatorio di Musica "Tito Schipa" di Lecce. Attualmente è docente di canto presso il Liceo Musicale di Cuneo.

Valerio De Giorgi, pianista e compositore leccese, si è diplomato in Pianoforte col massimo dei voti e la lode presso il conservatorio di Lecce “Tito Schipa” sotto la guida della prof.ssa Vittoria De Donno. Ha proseguito i suoi studi musicali perfezionandosi in esecuzione pianistica col M° Aldo Ciccolini presso le Accademie di Biella e Roma e diplomandosi brillantemente col M° Massimo Gianfreda in Composizione. È stato maestro sostituto nell’allestimento delle stagioni liriche organizzate dalla Provincia di Lecce.

Nel campo compositivo si è distinto con l’esecuzione e la registrazione su CD di brani propri e di altri compositori su testi del celebre latinista Joseph Tusiani. Nel 2004 una commissione presieduta dal M° Gianluigi Gelmetti ha decretato unanimemente l’inno “Tis imesta artena imi”, su testo di Paola Buccarella, musicato e strumentato per grande orchestra sinfonica da Valerio De Giorgi, l’inno della Grecìa Salentina. Dirige vari ensemble strumentali e corali e molta della sua attività creativa è richiesta da Associazioni o Fondazioni per la stesura di partiture originali o adattamenti per le più svariate compagini strumentali e vocali.

È docente di pratica dell’accompagnamento e della collaborazione al pianoforte nel biennio di secondo livello presso il conservatorio della sua città e la sua attività di ricerca riguarda sia il ramo didattico sia quello della sperimentazione nella implementazione e nella valorizzazione dello studio della partitura corredato da competenze tecniche, musicali, culturali ed interpretative finalizzate ad una piena conoscenza dei repertori dell’accompagnamento e della collaborazione pianistica senza tralasciare l’approfondimento delle tecniche di lettura estemporanea e di trasposizione tonale.

Prevendite disponibili presso la sede della Camerata Musicale Salentina.

Fondata dal M° Carlo Vitale nel 1970, la Camerata Musicale Salentina è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia e dal Comune di Lecce. Sponsor della manifestazione Banca Popolare Pugliese.

PROGRAMMA MUSICALE

  1. Bizet, da “Carmen”, Ouverture
  2. P. Tosti, A’ Vucchella
  3. Puccini, da “Gianni Schicchi”, O Mio Babbino Caro
  4. Schipa, da “La Principessa Liana”, Gondolata (Strument.)
  5. Schipa, da “La Principessa Liana”, Ogni dolcezza memore
  6. Mascagni, da “L’amico Fritz”, Son pochi fiori
  7. Mascagni, da “L’amico Fritz”, Intermezzo (Strument.)
  8. Mascagni, da “Cavalleria Rusticana”, Intermezzo
  9. Schipa, Beddha e trista
  10. Schipa, El Coquetòn
  11. Schipa, da “La Principessa Liana”, El Gaucho
  12. P. Tosti, Marechiare

PREZZI dei BIGLIETTI

Posto Unico: Intero € 5, Ridotto*  € 3

* RIDOTTO: Over 65 | Docenti | Studenti | Abbonati 54^ Stagione CMS | Soci e iscritti Ass. Mozart | Soci FAI | Soci Soroptimist | Dipendenti e Studenti Università del Salento | Dipendenti Banca Popolare Pugliese | Studenti e Dipendenti Conservatorio "T. Schipa" di Lecce | Iscritti agli Ordini degli Ingegneri, dei Farmacisti e degli Architetti della Provincia di Lecce | Under 35 | Disabili e Accompagnatori | Gruppi (almeno 8 persone) | Allievi e accompagnatori di scuole di musica convenzionate.

I disabili in carrozzina hanno diritto all’ingresso gratuito.

Le riduzioni verranno applicate dietro presentazione del relativo documento che le consente.

Per l'acquisto online e nei punti vendita del circuito Vivaticket è previsto un diritto di prevendita aggiuntivo di 1,50 €.

CARTA DEL DOCENTE E 18APP

Anche per questo evento è possibile l'acquisto del biglietto o dell'abbonamento utilizzando il Bonus Cultura, scegliendo come tipologia di buono SPETTACOLI DAL VIVO o CONCERTI.

BIGLIETTO SOSPESO

Un “biglietto sospeso” per chi non può permettersi di andare a teatro: solidarietà e cultura si fondono nell'iniziativa della Camerata Musicale Salentina. Il meccanismo è molto semplice: chiunque, con soli 2 €, può offrire un “biglietto sospeso” e fare in modo che il teatro sia davvero uno strumento di cultura per tutti.

Per ogni biglietto sospeso donato, la Camerata ne offrirà un altro. Le Associazioni solidali che vogliono collaborare a questo progetto possono contattare gli uffici della Camerata al 348 0072655.

INFO

Camerata Musicale Salentina

Via XXV Luglio 2B – Lecce

Tel: 0832 309901 - Cell: 348 0072654 (Info) - 348 0072655 (Biglietteria)

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sito: www.cameratamusicalesalentina.com – Seguici su Facebook!

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